2005 Gennaio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

28 Gennaio 2005

Ci eravamo trovati in Aeroclub qualche tempo prima ripromettendoci di rompere la monotonia dell’inverno pianificando un’uscita verso un Aeroporto Commerciale. La scelta è ricaduta su Orio al Serio, cosi’ io e l’amico Valler abbiamo pianificato accuratamente la rotta A/R e ci siamo dati appuntamento per il venerdi’ prima di pranzo. Il programma prevedeva la gita in tarda mattinata, stop ad Orio per il pranzo e rientro prima delle effemeridi. Purtroppo il primo venerdi’ si è rivelato proibitivo, a causa di nebbie e foschie che rendevano pressoché impossibile il decollo. Abbiamo dovuto quindi rimandare al fine settimana successivo. Anche qui la meteo è stata inclemente e ci ha tenuti a terra e non abbiamo potuto far altro che aspettare ancora. Nell’ultimo venerdi’ di gennaio (precisamente il 28.01.05) la cosa sembrava fattibile: copertura totale ma con la base delle nubi sufficientemente alta per manovrare e visibilità apparentemente discreta…forse ce la facciamo. Dall’ufficio consulto le meteo e stampo le carte del tempo e dopo un veloce coordinamento telefonico ci diamo appuntamento al campo prima di mezzogiorno. Quella che sembrava una mattinata sufficiente a farci spiccare il volo stava man mano peggiorando: gli ultimi metar davano neve sino a bassa quota in Romagna con possibili nevicate tra Bologna e Modena nella serata. Visto che in due facciamo sì e no ½ pilota ed io sono piu’ restrittivo delle mie già restrittive capacità di pilotaggio aspettiamo l’arrivo del Direttore di Volo che dopo averci guardato nelle palle degli occhi ci fa rifornire il piccolo PA38 e ci spedisce per aria. Io mi faccio la tratta di andata: come back-up ci siamo portati un piccolo GPS palmare, non proprio aeronautico ma almeno ci dirà dove siamo e dove stiamo andando in caso di problemi. Dopo aver trasmesso il piano di volo decolliamo per la 29 direzione Bagnolo, Poviglio, Casalmaggiore. A 1.500 ft la visibilità non è un gran che (dalle 3 alle 5 nm) anche se, come ci dicevano le ns carte del tempo a nord avrebbe dovuto migliorare. Lasciata la frequenza di Bologna coordiniamo con Garda per l’attraversamento del Po. In effetti si inizia a vedere qualche apertura (i metar riportavano broken 8000 ft.). Garda ci consegna quasi subito a Milano informazioni che ci accompagna sino in prossimità di Bergamo. Il volo di andata si svolge senza intoppi, l’idea è quella di fare un inserimento sulla pista 28 di Bergamo con procedura sul localizzatore per addestramento (ci siamo anche portati la carta rigorosamente fotocopiata!). Lasciati i punti standard di riporto inseriamo le frequenze e le radiali sul NAV1 per intercettare il localizzatore. Bergamo torre tuttavia ci mette in attesa su Palazzolo dove circuitiamo alcuni minuti (hanno un IFR in finale ed un altro traffico commerciale in decollo). Nell’attesa ascoltiamo le diverse comunicazioni radio e capiamo che su Bergamo città sta nevicando (ci guardiamo perplessi…). In effetti oltre il fine pista è tutto nero, mentre sull’aeroporto si affaccia un velatissimo sole. Lasciamo perdere la procedura (anche perché se inizia a nevicare è un casino…) e appena ricevuta l’autorizzazzione per l’atterraggio ci allineamo riportando un lungo finale sulla 28. Essendo una pista lunghissima abbiamo tolto motore dopo il primo terzo altrimenti ci avremmo messo piu’ tempo a rullare al parcheggio della G.A. che ad atterrare (essendo dall’altraparte).


Messi i tacchi e recuperati i documenti ci dirigiamo verso l’aerostazione per rifocillarci dopo aver versato la non proprio modica somma di 27 Euro (beh, poteva anche andare peggio visto che con un sistema da portoghesi abbiamo avuto uno sconto dalla ragazza dello scalo…). Decidiamo per un pranzo veloce visto che vediamo avvicinarsi e ad abbassarsi le nubi anche sull’Apt. In effetti mangeremo un primo veloce al Self-Service dell’aeroporto guardando continuamente fuori. Espletate le formalità di rito (il ragazzo preposto alla gestione dell’AG incuriosito dal nostro aeromobile lo ricerca sul suo manuale per identificarlo) ci facciamo consegnare l’aggiornamento del meteo e ci affrettiamo nuovamente sulla pista dove già inizia a scendere qualche fiocco di neve fine fine (ci riguardiamo perplessi…). Il Ground ci assegna pista 10 per la partenza che ci porterà diretti sulla via del ritorno. Il decollo è alle 14:27 con Valler ai comandi ed io diviso tra i compiti di fotoreporter e navigatore.
Eseguiamo il backcourse lasciandoci Orio alle spalle. Inbound Cremona la visibilità scenda di colpo 2 o 3 miglia al massimo, continuiamo attraversando il Po puntando Casalmaggiore. Qui, ci chiamano da Modena inserendosi sulla frequenza di Milano inf. comunicandoci che l’aeroporto di Modena è chiuso per visibilità < ai 500 mt a causa di una improvvisa nevicata e ci consigliano di dirottatare su Parma. Coordiniamo con Milano la nuova destinazione, siamo giusto al traverso di Parma e puntiamo diretti sul campo via Colorno. Con prua a sud, dopo pochi minuti la visibilità migliore e riappare un timidissimo sole. Cambiando con la locale ci assegnano la 02, dove vediamo un piccolo bimotore in decollo. Dopo pochi minuti atterriamo e arriviamo al parcheggio. Nel frattempo ci accordiamo con Modena ed il locale aeroclub per il ricovero del mezzo ed il ns recupero. Rulliamo quindi all’AeC (che è dalla parte opposta) e ne approfittiamo per prendere qualche foto del parco mezzi locale e scambiare qualche chiacchera con i ragazzi del campo (tanto dobbiamo aspettare Marco che ci sta venendo a recuperare in macchina). Scopriamo che uno di loro lo scorso anno è andato in Marocco totalizzando per la gita ben 33 ore di volo!!!….Mentre aiutiamo i ragazzi a spostare gli aerei, dopo circa una quarantina di minuti, Modena ci chiama dicendoci che la nevicata è terminata e le condizioni sono sopra le minime: si puo’ tentare il rientro. Molliamo tutto, avvisiamo Marco di fare dietro front e zompiamo sul piccolo PA38. Accendiamo il motore contattiamo Parma………. che ci dice che l’aeroporto è chiuso come da Notam xyz…. Porc….…Richiamiamo Marco per una inversione di marcia e spegnamo il motore mentre io scendo di corsa per andare a bloccare i ragazzi dell’AeC che stanno rimettendo via gli aerei che avevano sapientemente spostato per far spazio al ns. Contemporaneamente il ns Aeroporto chiama Parma per coordinare lo stesso il ns decollo: la cosa ha esito positivo cosi’, via, di nuovo a bordo ed altra telefonata a Marco per l’ultima (speriamo) inversione di rotta. Decolliamo velocemente per la 02 e puntiamo diretti su Modena dove atterriamo circa 15 minuti dopo. Poco dopo arriverà anche Marco che ci ha seguito sull’autostrada con la macchina per tutto il tragitto di rientro (beh il PA38 non è certo un corridore…). Impareremo poi che quando lo chiamammo l’ultima volta era già in tangenziale a Parma. Beh il fuori programma ci ha divertito e ci ha fatto rientrare nel tardo pomeriggio, cosi’ ho avuto anche la scusa per non rientrare in ufficio…..causa di forza maggiore! Ah dimenticavo, siamo in debito con Marzo di un paio di pizze per il giro forzato a Parma!


23 Gennaio 2005

On Tuesday 24th, October 2006 the maiden flight of the new advanced high performance single engine four-seat SuperCobra was conducted by the Czech aircraft manufacturer Evektor. The all-metal SuperCobra with retractable landing gear, powered by 315 HP Lycoming IO-580A1B, made its first take off at 12:15 p.m. from the Kunovice international airport where the Evektor base is located and made two 30 minute successful demonstration flights for initial aircraft flight testing.

“It’s a real predator in the sky. I’m very impressed with the SuperCobra’s amazing performance – rate of climb and high cruise speed. With its cockpit comfort it will be a fantastic touring airplane” reported Evektor¥s test pilot (INSERT FIRST NAME HERE) Charvat, who has already tested the preceding 200 HP model VUT100 Cobra.

The Evektor designed the SuperCobra with outstanding performance parameters – top cruise speed 175 kts, range 1000 nm and useful load 1260 lbs. The SuperCobra is a unique fusion of power, timeless design, elegance and superior cabin comfort. The airplane’s luxurious cabin is the widest in its class and includes as standard equipment state-of-the-art glass cockpit avionics. The first deliveries are planned after completion of EASA CS-23 / FAA FAR-23 certification at the beginning of 2008; deliveries of the previous 200 HP Lycoming model VUT100 Cobra which is on its way to EASA certification are scheduled in the second half of 2007.

The Cobra is going to be introduced at the largest GA airshows in Europe and USA next year, including Germany¥s Aero in Friedrichshafen and Oshkosh Airventure in the US.


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