Per la seconda volta, quest’anno, è capitata l’occasione di approfittare di un incontro di lavoro per spostarsi in aereo. La destinazione? Isola d’Elba. Si’è vero ho detto un incontro di lavoro. Nonostante fosse fine maggio siamo dovuti andare in giacca e cravatta e non in ciabatte e bermuda. Comunque, la settimana era all’insegna dell’alta pressione già il giovedi’ era buono ed il venerdi’ non dava problemi quindi perchè non andarci in aereo e risparmiare cosi’ due notti di albergo (essendo in due). L’occasione era fornita dal rinnovo dei contratti annuali di distribuzione che abbiamo sull’isola, che tra impegni e posticipi forzati non eravamo ancora riusciti a siglare (giuro non l’abbiamo fatto apposta!). Cosi’ ancora una volta con un pizzico di fortuna per la meteo siamo riusciti a imbarcarci. Nello stesso giorno tutti gli allievi di Modena erano in partenza per il raid lungo a Brindisi, raid che sancisce la fine del corso e permette cosi’ l’accesso agli esami.

Alle 09:00 ci siamo trovati tutti al campo e dopo aver rifornito il ns PA28 ci siamo posizionati davanti alla colonna dei 5 velivoli che stavano per rullare con destinazione Brindisi.
Siamo pariti per la 11 e abbiamo aperto il piano di volo con Bologna che ci ha autorizzato sin da subito alla salita a livello 075 per l’attraversamento degli appennini. Pochi minuti dopo, a rotazione, gli aeroplani dell’aeroclub di Modena chiamavano tutti Bologna App per l’attraversamento del CTR con destinazione Brindisi.
Su Firenze Vor Bologna ci passa a Pisa per il coordinamento della seconda tratta. La visibilità è davvero buona. In prossimità dell’Elba pero’ vediamo che tutta l’isola è coperta da uno strato abbastanza basso di nuvolaglia (da 3000 a 1500 ft). Iniziamo la discesa, piccola “bucata” delle nubi su Elba Vor (mantenendoci ben al largo dalle alture dell’isola) e poi via in discesa verso l’aeroporto per pista 34. Il vento è teso e con una componente al traverso, ma con qualche piccola correzione siamo al suolo esattamente 1 ora e 12 minuti dopo il decollo.
All’arrivo i ns interlocutori ci aspettano e cosi’ trascorriamio la giornata con loro e alla fine strappiamo le attese firme sui contratti senza nemmeno dover sudare troppo (beh, segno che da queste parti siamo ancora considerati). Per dare piu’ enfasi alla cosa finiamo ovviamente in bellezza davanti ad un lauto pasto a base di pesce, rigorosamente offerto! Verso la fine del pomeriggio ripartiamo per Modena con rotta inversa e con la meteo che nel frattempo ha dissolto lo strato di nubi sopra l’isola e ci offre una visibilità ancora migliore del mattino. Lasicata la frequenza di Marina, passiamo con Pisa che ci tiene schiacciati sino a ridosso delle montagne causa traffici IFR in arrivo sull’aeroporto di Pisa (mah, e dire che non è cosi’ vicino alla ns rotta). Con un po’ di insistenza alla fine ci fanno salire per l’attraversamento (anche perchè in galleria non possiamo entrare). Alle 18:40 chiudiamo il piano di volo con Bologna e dopo pochi minuti siamo a terra pronti a ricoverare il ns mezzo.