La settimana precedente (era la fine di Aprile u.s.) avevo incontrato l’amico Ivan, che mi aveva detto che il giovedi’ o la domenica sucessiva sarebbe dovuto andare a Cuneo a ritirare il suo ultraleggero (un muletto in attesa dell’arrivo del nuovo, un MXP 1000 Tyrona). Dichiarandomi disponibile a fare da tassi’ ci lasciammo nell’eventualità di risentirci i primi della settimana entrante (siamo a ai primi di Maggio).

Il mercoledi’ seguente ricevo la telefonata di Ivan e coordino con l’Aeroclub il mezzo per la trasferta del giorno seguente. Il ritrovo è fissato per giovedi’ alle 12:15 sul piazzale. Passo la serata a pianificare le due rotte una dal mare (leggermente piu’ veloce) e una in pianura via Voghera, con ultimo riporto Fossano.

L’indomani la giornata non è complessivamente male, la visibilità è molto buona ma resistono degli impulsi di instabilità che sconsigliano la rotta sull’appennino. Decido cosi’ di trasmettere il piano di volo per la pianura e alle 13:00 siamo in volo.
Dopo l’apertura con Bologna siamo rispettivamente con Parma e con Piacenza per l’attraversamento del CTR via Alpha, Bravo che sono i due riporti del CTR.
Lasciata la zona di Piacenza mettiamo in prua il VOR e l’NDB di Voghera che ci porteranno direttamente a Cuneo. Dopo il Vor tagliamo direttamente la dorsale inferiore degli appenini inbound Fossano come ultimo riporto prima di Cuneo. Torino avvicinamento ci consegna a Cuneo e dopo 1h e 40′ circa atterriamo a Levaldigi.
Il Monviso è tutto coperto da nubi nere e minacciose che si avvicinano velocemente al campo cosi’ decidiamo di salutare Ivan che andrà alla vicina aviosuperficie a ritirare il suo ULM e ripartire subito verso casa (appena il tempo di un toast ed un caffe’). L’aeroporto di Cuneo è nuovissimo, c’è anche diverso personale di terra, ma di aerei (decolli ed atterraggi, non se ne vedono….secondo me siamo uno dei pochi se non l’unico traffico del pomeriggio).

Al ritorno (rotta inversa) abbiamo circa 15 nodi di vendo contrario che limitano la ns crocera (al DME leggiamo 95/97 nodi non di piu’) il che rende la tratta di rientro un po’ piu’ lunga. Arriviamo vicino a Modena appena in tempo, una vasta area temporalesca sovrasta tutta la zona e rende buia quella che era iniziata come una giornata di sole.
Appena giunti a terra cerchiamo di contattare Ivan sul cellulare per dirgli di affrettarsi sulla via del rientro pena non riuscire a raggiungere Modena, ma non riusciamo ad agganciarlo.

Mentre cercavamo di metterci in contatto era già in volo. Ivan mi richiamerà quella serata stessa dicendomi che dopo aver perso due ore sull’aviosuperficie per problemi tecnici si è dovuto fermare a Voghera perchè i temporali avevano già coperto tutta la zona bloccando la via del rientro. Dopo qualche telefonata ci ha confermato tuttavia di essere riuscito ad organizzare il ricovero dell’ULM ed a trovare un mezzo terrestre per il rientro. Se non fosse riuscito a ricoverarlo, con i temporali in atto sarebbe stato costretto a dormirci dentro, sotto l’acqua per fare da zavorra!
Alle fine verso le 22:00 riuscirà a rientrare anche lui trovando pero’ la sua auto dentro il perimetro aeroportuale di Modena (dove l’aveva lasciata) ma senza possibilità di recupero perchè le sbarre e gli accessi vengono chiuse (HJ +-30). Ci accorderemo nuovamente la mattina dopo per il recupero dell’auto, mentre Ivan con altri amici Ulmisti recupererà il suo Ulm a Voghera la domenica approffittando di una splendida giornata.
Alla fine comunque tutto è andato bene, faticosamente…..bene.