2006 Luglio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

27 Luglio 2006

Come tutti o quasi tutti, ho avuto il piacere di gustarmi la finale della coppa del mondo di calcio incollato alla tv con il classico birrone ghiacciato stile Fantozzi…e se anche la prestazione calcistica non è stata delle migliori, alla fine le strombazzate le ho fatte anch’io (a dire il vero i miei figli armati di bandiere mi hanno trascinato per le vie del paese a furor di clacson – sono durato 10 minuti – poi coprifuoco militare e tutti a casa).

Direte voi cosa centra la partita…Beh poco, pero’ il fatto di varcare i confini con l’aeroplano, posteggiarlo in un aerodromo francese con il cruscotto coperto dalla bandiera italiana la settimana dopo la ns vittoria mi divertiva non poco.
Cosi’ visto che il corpo non deve soffrire e la ns giornata al mare in costume non ce la toglie nessuno abbiamo deciso di andare in Corsica,a Calvì. Questa volta il problema meteo proprio non sussisteva: una serie concatenata di alta pressione che domina l’Europa del sud ristagna da ormai un mese con temperature africane (38 gradi di giorno). Quindi la possibilità della trasferta era abbastanza certa. Nel week-end della terza settimana di luglio ci diamo quindi appuntamento sul piazzale con rotta già programmata (quasi diretta) per Calvì, via Cimone Ovest, Viareggio, Capo Corsica (la punta del dito, per intenderci) e poi dentro ai cancelli di ingresso per Calvì.

Come al solito arrivo tardi e non riusciamo a partire prima delle 10:30 locali. Io sono ai comandi per l’andata, apriamo il piano con Bologna che ci guida sino al Cimone (dove emuliamo Tomba tra i cumuli) e poi ci passa con Pisa Radar. Per tutto il tragitto ci fanno mantenere il livello 065 richiesto (e meno male, visto il caldo).
Nonostante il bel tempo l’afa genera una foschia che riduce la visibilità sul mare e l’orizzonte è indistinguibile: con un vento da ovest che ci sposta dalla rotta faccio parecchia fatica a mantenere la prua anche guardando solo gli strumenti. Comunque dopo circa mezz’ora di mare iniziamo a vedere la punta nord della Corsica e iniziamo a manovrare per la discesa e l’inserimento nell’area di Calvì. Abbiamo qualche piccola incertezza dovuto ad un secondo aeromobile con un nominativo simile al nostro, poi capiamo che è un executive in avvicinamento strumentale quando la torre ci mette in attesa a circuitare sull’Echo point. Dopo un paio di passaggi ci istruiscono per il sottovento sinistro e da 3.000 ft. scendiamo a quota circuito per l’inserimento in finale. Il vento è teso a 12 nodi e con due tacche di flap e l’effetto suolo galleggiamo a meraviglia per oltre 200 metri. Al suolo ci fanno posteggiare temporaneamente a motore acceso in un’area di parcheggio in erba per far atterrare un C172 (avrei fatto il contropista tranquillamente) poi ci dirigono al parcheggio.


Noi, presi da euforia posteggiamo di fianco ad un bimotore, cercando informazioni per il refuelling. Infatti l’andata ci ha bruciato piu’ di 14 galloni e vogliamo avere un po’ di margine per il rientro. Ci viene incontro un signore del locale AeC che ci dice in primis di spostarci da li’ poi ci indirizza alla fuel pump. Riforniamo (paghiamo l’avgas 1,72 Euro/litro – se pensiamo che all’Elba te lo fanno pagare 2,72 Euro/Litro) e posteggiamo questa volta nel parcheggio giusto pronti per la parte balneare (di fianco ad un cub giallo – le marche mi sono famigliari..sembra quello dell’anno scorso che abbiamo incontrato a Lussino).

Io la bandiera per coprire il cruscotto alla fine l’ho lasciata a casa…non si sa mai…siamo ospiti in terra straniera..se qualche invasato l’ha presa male e mi taglia un tubo…ci accontentiamo quindi di aver portato le marche italiame li’.
Veniamo poi gradevolmente accolti nell’aeroporto e ci facciamo portare da un tassi’ al Lido che è a 3 minuti di auto dallo scalo. Individuato nell’ordine: ristorante per il pranzo e spiaggia per il bagno ci cambiamo e ci buttiamo in acqua. Già qui una prima differenza rispetto all’Italia o alla Francia continentale: in Corsica producono costumi femminili con solo il pezzo di sotto (quest’ottica minimalista ci piace molto).

Il caldo è davvero torrido e la cosa buffa è che dietro all’aeroporto nuvoloni neri borbottano intrappolati tra le cime delle montagne. Dopo le abluzioni plurime in acqua di francia non ci facciamo mancare il ns pranzetto a base di pesece sulla spiaggia: il cameriere ci porta un vassoio con tre pesci abbastanza grandi, crediamo di identificare una triglia e ce la facciamo mettere sulla griglia.

La giornata la concludiamo passeggiando per le viuzze di Calvi’: facciamo anche un tentativo per raggiungere la cima delle mure, ma il caldo è soffocante, cosi’ rinunciamo e prendiamo la scusa di ritornare.
Alle 16:30 rientramo in aeroporto e devo dire che ho apprezzato l’aria condizionata. Una volta cambiati con il mio splendido francese ordino una aranciata al bar dell’aeroporto e mi vedo consegnare una acqua minerale naturale. Vabbè, vista la sete che avevo va bene anche quella.

Paghiamo circa 28 Euro di tasse e dopo poco eccoci pronti al rientro: siamo i primi sulla taxiway pronti al contropista ma ci lasciano li’ 5 minuti in attesa e ci fanno precedere da un ATR72 e da un Executive (se almeno avessi avuto la bandiera la tiravo fuori…).

Alle 17:00 finalmente decolliamo per Modena, con rotta inversa ed un vento contrario di 15/20 nodi con una velocità al suolo di 92 nodi. Lasciata la Corsica e le frequenze francesi passiamo nuovamente con Pisa che ci fa allargare un po’ sul mare poi ci chiede un diretto sul punto Berok. Dopo il Berok (che è nell’entroterra di Viareggio, tutto sommato non distante dalla ns rotta pianificata) riprendiamo la ns navigazione per Modena. I cumuli si sono sviluppati parecchio nel pomeriggio e dobbiamo fare 110 di livello per infilarci in mezzo ai cunicoli x un passaggio sull’appennino. La discesa avviene senza problemi e dopo quasi due ore (l’allargamento ed il vento ci hanno perdere quasi mezz’ora) atterriamo a Modena. Giornata fantastica e Calvi’ è davvero bella, un secondo giro lo merita sicuramente…e sapete com’è…l’estate è ancora lunga…


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