2006 Novembre

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

10 Novembre 2006

Era da piu’ di tre settimane che mancavo dall’aeroporto, complice il solito lavoro e con il cambio dell’ora, a Novembre ormai avviato, tra foschie ed effemeridi precoci mi diventava sempre piu’ difficile trovare il momento giusto per tornare in volo. Ma chi la dura…si sa’…

Come i carabinieri ormai io e Valler facciamo coppia fissa cosi’ qualche giorno prima avevamo deciso di andare a Locarno, un bell’aeroporto sul versante Svizzero del lago Maggiore (avevo visto una pagina di recensione di questo sito sull’ultimo numero di una rivista di Volo e la cosa sembrava attraente). La ns rotta prevedeva un diretto su Cremona per poi proseguire su Trezzo e quindi a nord evitando il CTR di Linate lungo la pedemontana sino al lago Maggiore e poi via lago sino a Locarno. Il giorno prima ci accordiamo per l’ora e mi ricordano che per quella destinazione è necessario fare dogana: sarà che in Svizzera ci lavoro e che tutte le volte che passo il confine in macchina non mi fermano, sarà che sto invecchiando…comunque proprio alla dogana non ci avevo pensato. Comunque sia, con una piccola variazione al piano scegliamo Parma come stop per dogana e lasciamo inalterato gli altri punti del log (se non fossi pervaso da senilità precoce mi sarei ricordato prima della dogana e avendo siglato un accordo con quella vicina di Campogalliano avremmo potuto farla sul campo. Beh, pazienza, sarà per la prossima volta).

La mattina ci ritroviamo in aeroporto ma la foschia è molto densa, il campo di alta pressione che c’è sulla zona garantisce uno Sky Clear in quota ma giu’ è tutta un’altra cosa. Dopo esserci consigliati con il direttore di volo partiamo alla volta di Parma con il PA28 per la dogana. La visibilità è bassa 2,3 miglia al massimo e dopo pochi minuti siamo già al traverso di Reggio in contatto con Parma. Il controllore ci rifiuta dicendoci che non ci sono parcheggi disponibili (ci dice che avremmo dovuto telefonare prima) e ci invita a rimanere fuori dal CTR.
Da quanto hanno la Rayanair con un decollo al giorno mi sa che se la tirano di brutto…Va bene che non abbiamo telefonato ma non farci sostare 10 minuti per la dogana…mi sembra davvero fuori dal mondo…Va bene, incassiamo, e passiamo al piano B. La foschia nel frattempo è nebbia e di quelle ben fitte. Per rimanere VMC saliamo a 2.000 e cartina alla mano andando con tempi e bussola decidiamo di proseguire verso Milano, dove abbiamo diverse opzioni per la dogana o per altre destinazioni (i rapporti meteo che abbiamo ci dicono che a nord la visibilità è buona). Rimanendo fuori dal CTR di Parma passiamo con Milano Informazioni e gli chiediamo, visto che siamo senza piano di volo, se possiamo fermarci a Linate per le pratiche doganali.
Il Fis coordina per noi e ci fa proseguire. Dopo Cremona la nebbia finisce di colpo e la visibilità è buona, vediamo la cordigliera delle montagne a nord ed a ovest. Il traffico è intensissimo sia con Milano info che con Linate, Valler è ai comandi io faccio da navigatore visto che il nostro piano ormai è da buttare. Chiediamo l’ingresso via Spino d’Adda che ci viene autorizzato ed arriviamo direttamente sopra l’idroscalo. Il controllore della torre di Linate (che ha le palle!) ci infila tra due A320 in sequenza di decollo. Con il primo dei due che ruota a fine pista sulla 36R ci fa tagliare la pista principale e ci porta direttamente in finale sulla 36L turistica. Questo si’ che si chiama coordinamento! A terra, poi, il Ground ci guida sino ad incontrare il Marshall al parcheggio dell’ATA senza alcun problema. Se penso che Parma ci ha rifiutato con un unico traffico…Eh dire che tempo fa avevo letto alcune dichiarazioni non proprio positive sul CTR di Linate: io mi devo ricredere e voglio farei ns complimenti al controllore che ci ha vettorato direttamente sull’idroscalo, senza attese e ci ha infilato tra due traffici commerciali in sicurezza, ripetendo i comandi e chiedendo conferme in maniera rapida, precisa e professionale. Per un attimo credevo di non essere in Italia.

Arrivati al parcheggio, il piazzale dell’ATA è pieno di jet (sicuramente è un momento in cui la borsa di Milano tira), e ci fanno incastrare in ns piccolo PA28 tra due Executive di gran classe.
Al controllo traffico, effettuiamo dogana e presentiamo il piano di volo per Locarno. Abbiamo giusto il tempo di un caffè per poi uscire di nuovo sul piazzale per rifare i controlli e ripartire. Qui l’altoparlante ci chiama: rientro io al controllo traffico e l’Aro mi avvisa che Locarno non ci accetterà prima delle 12:30 zulu in quanto sono chiusi per il pranzo. Questo cambia ancora i ns piani: apriamo un delay con l’Aro e vediamo il da farsi. Conti alla mano i tempi iniziano a stringere per la meta finale. Siamo partiti tardi a causa della foschia/nebbia, sono già le 12:15 (locali), prima delle 13:00 non possiamo partire (arriveremmo troppo presto), la nebbia della mattina ce la ritroveremo ancor piu’ densa al rientro se tradiamo troppo, quindi con rammarico, decidiamo di far saltare la meta finale e di rimanere a Linate per il pranzo. Cancelliamo il piano con l’Aro e ne approfittiamo per goderci la saletta Vip di relax per poi sederci al ristorantino dell’ATA a mangiare un boccone.

Usciamo nuovamente sul piazzale, pronti a partire. Ragazzi…non ci crederete…all’aeroplano ci aspettava il Marshall ed il PUSH-BACK!!! Si’ avete capito bene: il pushback degli aerei di Linea. Rimango per un istante senza parole e mi guardo intorno: valler sale sul ns mitico 28 e io da terra seguo incredulo le operazioni di Push-Back che immortalo con una foto ed un filmato (questa poi…). Di nuovo a bordo contattiamo il Ground per la taxi clearance “I-MODU…Heavy…VFR to Modena….Ready for taxing…”. Rulliamo sino alla 36L, ci preannunciano tre primi di attesa e nuovamente ci infilano tra un 737 ed un MD-80 autorizzandoci la virata a destra per l’uscita dal CTR via il punto E1. Ancora ottimo il coordinamento del controllo che lasciamo per passare con Milano informazioni. Come previsto la visibilità è calata drasticamente, dopo Cremona non abbiamo che un 1 massimo 1,5 miglia di visibilità.
A nord di Parma e tra Parma e Reggio scende ancora, vediamo solo sotto di noi. Con l’aiuto del GPS (e meno male che lo avevamo preso) troviamo la pista di Modena che riusciamo a vedere a meno di 1 miglio di distanza: via motore, flap tutto giu’ ed atterriamo dopo poco piu’ di un ora di volo con condizioni che secondo me sono piu’ sotto le minime che sopra.

Devo dire che anche se non siamo riusciti a raggiungere Locarno ci siamo divertiti lo stesso e la foto del Push-Back al ns 28 finirà come ornamento nella sala corsi dell’aeroclub.


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