2007 Luglio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

21 Luglio 2007

Dopo un mese di peripezie…preso da mille impegni…sbattuto in mille posti (pero’ qualche volta…con l’aeroplanino) alla fine si Ë riusciti a trovare una data per la nostra solita “zingarata”. C’erano in ballottagio due destinazioni: Fig‡ri e Ajaccio. Beh..gi‡ dal nome…avete capito dove siamo andati.

Come al solito io arrivo tardi, sempre per gli stessi motivi, passo dall’ufficio, arriva la telefonata, entra gente, chiedono cose…poi ad un certo punto…gente o non gente a costo di uscire dalla finestra…via verso l’aeroporto. In macchina faccio la solita chiamata a Bologna per le meteo e gi‡ che ci sono gli trasmetto il piano di volo.

Valler Ë gi‡ al campo, munito di costume, io invece l’ho lasciato a casa, amen.
La giornata Ë stupenda con alta pressione “fresca” ovunque che regala una visibilit‡ eccezzionale (sembra gennaio).
Decolliamo poco dopo le 10:00 locali per un diretto su FRZ – Elba – Bonifacio.

Sul Vor di Firenze (dopo aver preso un termicone che ci costringe a mettere 5∞ a picchiare per mantenere la quota – con l’aliante oggi si arrivava a Rieti lungo i crinali) vediamo l’Elba e la Corsica, mai successo in questo periodo. Dopo l’Elba, Roma info ci informa che la D67 Ë attiva con traffico militare e non ci fa proseguire. A questo punto contattiamo Solenzara che bont‡ loro ci accorda la tratta. A sud di Elba viriamo quindi a ovest per fare un lungo costa sino a Portovecchio. I francesi non hanno difficolt‡ a coordinare i loro Mirage di base a Solenzara con noi quindi non ci creano problemi e ci lasciano rotte e quote comunicate.

Lasciata alle spalle la base di Solenzara inbound a Portovecchio (golfo fantastico visto dall’alto), vediamo gi‡ la pista di Figari. Ci fanno riportare un lungo finale e dopo poco siamo al suolo galleggiando parecchio per un effetto suolo aiutato dalle bolle di calore che si staccano dall’asfalto.

In meno di 2 ore siamo all’Apron. Prima di parcheggiare decidiamo pero’ di rabboccare con 50 litri di Avgas per maggior sicurezza sul rientro (avgas che ci fanno pagare 89 Euro, in linea con quello che paghiamo a Modena, non come gli strozzini di Roma…) Parcheggiato il ns “heavy”, scopriamo che le formalit‡ sono inesistenti, per cui usciamo e qui invece ci facciamo “sodomizzare” dall’autonoleggio (tanto per non perdere l’abitudine).

Comunque ora siamo automuniti e diretti a Bonifacio. Arrivati al paese facciamo la ns parcheggiata all’italiana e poi ci improvvisiamo turisti in mezzo a barconi da 30 metri in su. Il posto Ë magnifico, torreggia sul promontorio la cittadina cinta dalle mura con il centro storico. Il mare Ë bellissimo anche se la zona non Ë l’ideale per il bagno (meglio Portovecchio). Dopo la salassata dell’Avis (veri vampiri…) decidiamo di risparmiare sul pranzo e ci accontentiamo di un men˘ turistico a prezzo modico. Poi, per digerire, ci arrampichiamo sulle scalinate delle mura sino a raggiungere il paese per arrivare alle bocche di Bonifacio. Il caldo si fa sentire ma un po’ di brezza aiuta nell’impresa. Dopo tutto la fatica vale veramente la pena per i paesaggi ed il borgo davvero particolare (l’interno delle mura assomiglia alla medina di Marrakesh con tanto di bazar…).


In questo punto, lo stretto di mare che separa la Sardegna dalla Corsica Ë di circa 11 Km e questo tratto di mare Ë molto conosciuto dai naviganti per la pericolosit‡ delle sue acque, disseminate di scogli e attraversate da forti correnti.
Bonifacio invece Ë un comune di circa 2.700 abitanti, ed Ë tutto costruito all’interno di un piccolo fiordo circondato da pareti in calcare bianco, all’interno delle quali sono scavate alcune stanze delle case. La storia del luogo narra che l’insediamento fu occupato da mercanti greci e militari romani, e dopo di loro la citt‡ fu a lungo in mano ai pirati del Mar Mediterraneo.

La tradizione afferma poi che il nome attuale, Bonifacio, le venne attribuito solamente in seguito grazie al marchese di Toscana nell’833 che fondÚ un villaggio a difesa dalle incursioni dei Saraceni. Per due secoli rimase sotto la Repubblica marinara di Pisa fino a che fu presa dal potere dei Genovesi, entrarono in citt‡ a causa di un matrimonio e dello stato di ebrezza della popolazione.
Grazie alla sua posizione strategica sia dal punto di vista geografico, possibilit‡ di controllo sulle bocche di Bonifacio, sia da quello topografico, la citt‡ vecchia venne edificata su delle alte scogliere a picco sul mare accessibile solo dall’interno della baia, ed i Genovesi la fecero diventere una fortezza inespugnabile.

Dopo questi ns pellegrinaggi alle mura ed alle scogliere, si fa alla fine, ora di rientro. Giusto il tempo per un souvenir e ci affrettiamo all’aeroporto per il volo di ritorno. Alla aerostazione c’Ë una saletta per la compilazione dei piani di volo telematici, che manco a dirlo non riusciamo a fare, comumque, quando andiamo verso il ns aeroplano una bella ragazza ci dice che per gli aeromobili sotto le due tons di MTOW non ci sono tasse (ho fatto tre aeroporti francesi e lo standard del personale femminile Ë…notevole…). Di primo acchito con il mio dialetto reggiano che cerco di far sembrare francese chiedo conferma perchË penso di aver capito male, invece no, Ë proprio cosi’.

Questa si che Ë una notizia…A questo punto, fatti i controlli, Valler ai comandi, andiamo via cercando di trasmettere il piano di volo per radio. Devo dire che il ground molto gentilmente ci da il numero dell’aro e ci chiede di farlo per telefono. Li chiamo io e ci inseriscono subito il piano senza la canonica attesa di 30 minuti: pronti e via per il rientro sulla stessa rotta dell’andata.
Quando chiamiamo Solenzara per radio, ci risponde la segreteria…roba da non credere. Un messaggio registrato in francese ed inglese che entra in funzione probabilmente quando si chiama. Ho provato 2/3 volte incredulo…fantastico. In sostanza ti danno le “indicazioni” per l’attraversamento. Non so perchË ma mi sentivo a disagio, e subito dopo Solenzara, ho chiamato Bastia che ci ha accompagnato sino al traverso dell’Elba. Da li’ in poi siamo passati con Firenze sino a FRZ Vor poi giu’ verso Modena per la tratta conclusiva della gita. Anche al rientro ci abbiamo messo poco meno di due ore.

Posto stupendo, volo eccezionale per visibilit‡ e paesaggi, Aeroporto di Figari’, 10 +, autonoleggio…no comment.


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