2008 Aprile

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

27 Aprile 2008

Nella scaletta della nostre gite, a marzo, Ë il turno per Ljubljana. La settimana prima di Pasqua, la piu’ bassa a memoria d’uomo, sarei dovuto anche andare a nord di Lione per lavoro, in un paese 70 km piu’ su’, dove tra l’altro c’Ë un aeroporto.

Modena, Lione, Modena non era un giro da poco, soprattutto perchË in mezzo ci sono le alpi. Ci ho messo un po’ ma alla fine ho scartato la linea e deciso o il Piper o l’Alfa. Se la meteo non Ë buona, vado in macchina e voglio rendermi conto di quanto sono alte le apli.
Da quel momento analisi scrupolosa e continuativa delle meteo ogni giorno, ma quel lunedi’ nulla da fare, troppo rischio e poi aggirare le alpi passando da Cannes sarebbe stato lunghissimo e assai dispendioso. Cosi’ mi sono fatto il mio giro in macchina per capire che all’andata non ce l’avrei mai fatta, mentre al rientro, sarebbe stato uno spettacolo (fino al valico del Monte Bianco il tempo era splendido anche all’andata ed io ero di molto incazzato, ma il versante francese era tutto IFR sino a destinazione, e l’incazzatura Ë passata).

Rientrato ho proseguito la quotidiana disamina del tempo per il venerdi’ ma la situazione era quella gi‡ vissuta per il mancato Lione: grande instabilit‡, previsioni non facili da azzeccare e situazione…complessa con una Pasqua che si preannunciava piu’ invernale che mai. In effetti c’era qualcosa nelle evoluzioni del tempo che non mi convinceva, e questo mi lasciava nervoso. Intanto mando la ns PPR a Ljubljana che viene accolta, ma che il venerdi’ disdico perchË la situazione non Ë delle migliori: un fronte che arriva da nord est, vento tra il moderato e forte, acqua e nevischio in numerose aree del nord est e Ljubljana proprio in mezzo alla linea del fronte.
Dopo aver guardato e riguardato, io e l’amico Valler, decidiamo per un piu’ comodo pranzo a Rimini, lasciando a tempi migliori la trasferta in Slovenia.
Sono io a sinistra per l’andata, negoziamo rotta diretta con Bologna, a 1.500 agl, seguiamo l’autostrada sino a Rimini. Già dopo il decollo, la turbolenza inizia a farci compagnia, in alcuni casi faccio fatica a modificare le frequenze della radio dal gran che si balla. Ma almeno ci divertiamo un po’. Anche le riprese e le foto sono difficili, ma tant’è…


Passiamo Bologna, Imola, Forli’ sino a che Rimini ci autorizza un lungo finale sulla pista 12.Il vento lo abbiamo in ala destra 10-12 nodi circa, un po’ di piede, un po’ di mano…mettiamo giu’ le ruote dopo meno di un ora di volo.

Per la pausa ci fermiamo proprio fuori dall’aeroporto in un semplice ristorante dove si mangia pesce e non si spende una cifra, per poi farci una camminata sulla spiaggia anche se eravamo gli unici visto il freddo ed il cielo nero.

Ripartiamo quindi alla volta di Modena, questa volta Ë Valler a sinistra ed anche al rientro saltelliamo, ma con il mangiare (e il bere) sullo stomaco (non so perchË ma a stomaco pieno abbiamo la sensazione di essere piu’ stabili…sar‡ il peso? o sar‡ il vino?). Anche questa volta ci permettono la diretta, per cui vermamente in poco tempo siamo gi‡ nei pressi di Bologna e poi dopo poco ancora siamo al suolo. Peccato per Ljubljana, ci riproviamo la prossima.


12 Aprile 2008

Ljubljana. Questa era ancora la nostra meta. Bucata per la meteo il mese prima, tutti i log gi‡ pronti e noi anche. Il ritrovo Ë sempre al campo, studio delle meteo, in pianura OK, grossi dubbi nell’aera di Ljubljana, i metar ed i taf non sono confortanti. L’indecisione Ë totale siamo tra il go ed il no-go. Prevale il no-go, tutto sommato Ljubljana non scappa, prima o poi ci arriveremo. Cosi’ decidiamo di fermarci a Portoroze, consolandoci con un pranzo di pesce. Mandiamo i piani di volo e dopo circa 20 minuti apriamo con Bologna e siamo gi‡ per aria.

Sulla nsotra pianura ci sono diversi cumuletti tra il bianco ed il grigio ma non danno problemi, e lasciano spazio al sole subito dopo Ferrara.
Facciamo rotta diretta, Modena, CHI Vor, Rotar e poi appena autorizzati dentro per Porto. L’attaraversamento Ë a circa 2.000 piedi, rimaniamo con Padova Info sino al confine Fir, poi passiamo con Portoroze per l’avvicinamento. Ci assegnano la pista dall’entroterra e con una stretta base siamo a terra.
Il motorino con il Marshall ci accompagna al parcheggio e la graziosa signorina ci offre la nostra grappa che a stomaco vuoto Ë un vero pugno, ma non si puo’ rifiutare.

E’ quasi ora di pranzo, cosi’ la signora del tassi’ ci porta in centro e anche oggi ci sediamo al Pavel 2 sul molo di Pirano. Il pesce come sempre Ë ottimo, il conto questa volta un salasso: negli ultimi 3 anni (siamo passati da 25 euro a 50 euro!). Anche qui l’Europa inizia a farsi sentire.


Ci prendiamo tutto il tempo per una bella passeggiata e questa volta dopo aver aggirato il promontorio arriviamo sino sopra Pirano per vedere le mura.

La giornata Ë splendida, calda, ed in giro si sta davvero bene, quasi un peccato rientrare. Verso le 16:15 iniziamo a scendere i gradini delle mura per ritrovarci in piazza. Decidiamo nel frattempo di telefonare all’aeroporto per prendere appuntamento con il taxi: la prima cosa che ci dicono Ë che siamo in ritardo, la seconda che l’aeroporto chiude alle 17:00 e che Ë ancora in vigore l’orario invernale. Scatta il panico, ed io gi‡ mi vedevo dormire per strada. L’attesa del taxi diventa lunghissima, non so qui, ma da noi quando ti dicono che chiudono allo scattare della fatidica ora, non un minuto di piu’ rimani a terra e facendo due conti il tempo non basta…

Arriviamo all’aeroporto ed alle 16:50 scendiamo dal taxi. Ci rimproverano ancora, mentre annuendo e sfoggiando uno smaliante sorriso, ci dividiamo i compiti: Valler paga le Tasse, io all’aro per il piano di volo. Compilo il foglio in un nanosecondo, chiedo all’operatore se ci accetta subito e non dopo i canonici 30 minuti e alle 16:57 siamo a bordo. Il motore lo scaldiamo rullando le prove motore anche queste rullando mentre chiamiamo una immediate departure che ci viene concessa. Alle 17:01 del mio orologio siamo airborne con una partenza a dir poco rocambolesca, ma almeno adesso non ci fermano piu (secondo me, non essendo in Italia, avrei potuto andare anche con piu’ calma).

Il rientro avviene senza problemi in un’ora e mezza di volo circa, con il tempo che Ë andato via via migliorando.
Al rientro, guardiamo l’evoluzione nella giornata delle nubi, per valutaere la nostra decisione di rimandare Ljubljana: oggi saremmo risuciti ad arrivarci, ma meglio un “missed approach” che un “fatal approach…”. E Ljubljana intanto rimane in Schedulazione a cui si aggiunge Sarmellek in Ungheria. Se la meteo non migliora quest’anno sar‡ dura recuperare il ns calendario di gite.


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