2008 Settembre

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

12 Settembre 2008

Lubljana, Sarmellek, poi Spalato. Nulla. La meteo Ë avversa, il tempo sempre meno…e il nostro piano elaborato nelle fredde giornate invernali non sembra sia fattibile.

Tuttavia un’occasione di lavoro mi porta a recarmi ad Abbasanta, vicino ad Oristano. Un altro socio del ns club ha lo stesso problema, anche lui deve andare ad Oristano ed in piu’ lo vorrebbe fare con l’istruttore per fare contestualmente il passaggio macchina sull’Arrow.

Unite le due cose, ecco pianificato il volo.
La meteo questa volta Ë clemente, i temporali sono finiti alle prime luci dell’alba lasciando spazio al sereno.
La partenza Ë fissata per le 08:30, con ritrovo intorno alle ore 08:15.
Visto che l’istruttore abita vicino a casa mia lo passo a prendere e durante il tragitto mandiamo via il flight plan che prevede una rotta diretta sino a Olbia poi da li’ giu’ verso Orsitano.
Mi ero documentato per bene, avevo 3 rotte, una attraverso la R67 e una lungo la Corsica nel caso in cui la zona militare fosse attiva e ci venisse negato l’attraversamento.
L’andata la faccio io, una volta in cabina smetto un po’ per la messa in moto ed il Lycoming sbuffa e parte al primo colpo. Qualche minuto di attesa per il riscaldamento ed iniziamo a rullare.

C’Ë un po’ di instabilit‡ che ci regala pero’ una visibilit‡ ottima: subito dopo il decollo, saliamo a 6.500 (la ns quota di attraversamento) verso il VOR di Firenze che Ë ancora fuori servizio. Prima del crinale e per circa 10 minuti c’Ë un po’ di turbolenza che ci fa saltellare, ma nel complesso, nessun problema a tenera la rotta. Il Radar di Firenze ci accoglie in inglese e continua le sue comunicazioni in questo modo (nessun problema, anche se siamo VFR…ed italiani). Il ballo finisce dopo il Ginar e siamo di nuovo in aria calma, ma con un vento teso che ci spinge sino a 140 nodi di ground speed. Firenze ci lascia con Roma che come al solito ci chiede di riportare ogni 30′. L’Elba la doppiamo in un attimo, la R67 è aperta e ci fanno attraversare.
Avevo pianificato la rotta in arrivo ed uscita da Olbia in modo da non interferire con il traffico, se mi avessero fatto riportare la verticale non avrei avuto problemi seguendo il VOR.


Poco dopo il controllore ci invita a rimanere fuori per denso traffico IFR. Riportiamo cosi’ Capo Testa poi Calangianus fuori dal CTR. Arriva anche il momento di iniziare la discesa, quando Olbia ci passa con Decimo (Decimomannu). Anche li’ c’Ë traffico ma sono Tornado, F-16 ed altri “Ferri” militari. Quando poi li ho sentiti per radio “Cowboy one one, inbound to land” e poi ancora “Cowboy one two diverging”, mi sembrava di sentire i comandi radio che impartivo dal simulatore F-16 delle Microprose, circa 10 anni fa…Posso dire ora, che erano davvero simulati bene. In contatto con Decimo e finita la discesa, appare la piana di Oristano con l’aeroporto, impostiamo il finale e dopo 2 ore e 30 minuti siamo al suolo. Grazie al vento siamo stati dei missili. A questo punto ci separiamo, io vado a lavorare e Catellani e Bertani rimangono ad Oristano. Appuntamento per le 16:00 per il rientro.
Io corro ad Abbasanta con una macchina a noleggio, la’ devo fare un po’ di cose e riesco a sganciarmi solo alle 15:30. C’Ë oltre mezz’ora di strada, verso le 16:15 sono ad Oristano ma la viabilit‡ Ë tutta deviata e finisco per non trovare la strada. Perdo piu’ di mezz’ora avanti e indietro per cercare la via, e gi‡ mi vedo lasciato a piedi. Alla fine arrivo alle 17:00 con l’istruttore che dice “Le Ë andata bene….ancora qualche istante…”. Beh un’errore l’ho commesso: quello di ridargli le chiavi dell’Arrow all’arrivo.

Comunque alle 17:25 siamo in volo, io sono passeggero, dietro, che mi godo il panorama e riesco a scattare un po’ di foto. Il vento che alla mattina ci aveva aiutato ci respinge e questo ci costa oltre 30 minuti in piu’ di volo. Nei pressi di Olbia andiamo leggermente fuori rotta dentro il CTR ma poi ci raddrizziamo per incanalarci nell’aereovia che ci porter‡ all’Elba e poi a FRZ. Il tempo Ë ancora buono ed alle 20:30 siamo a casa.
Speriamo che l’amico Bertani debba ritornarci perchË anche io tra un po’ la dovro’ rifare.


12 Settembre 2008

Anche per quest’anno ci avviciniamo alla fine dell’estate. Dopo la giornata che avevamo fatto in agosto, passata letteralmente in volo dall’alba al tramonto, volevamo rilassarci un po’. Meta balneare, viste le temperature, ma con tutto il tempo da dedicare al sole al pesce ed al mare. A Spalato abbiamo dovuto dire no al bagno a causa del problema carburante, del tempo rimasto e del dirottamento a Brac (con il caldo che faceva ed il costume appresso, vi garantisco che non è stato facile rinunciare).

L’occhio ci è caduto sull’aeroporto di Orsera (Vrsar) vicino a Rovigno, ad un tiro di schioppo da noi (poco piu’ di un’ora di volo) nella bellissima Dalmazia.

Questa volta, abbiamo fatto le cose con calma. Nei mesi primaverili avevo personalmente (a nome dell’aeroclub) fatto un accordo con la Direzione Doganale della vicina Campogalliano, in modo da poter fare anche noi l’aeroporto “internazionale”. Mediante tale accordo la Dogana ci garantiva il controllo alla partenza ed all’arrivo senza costringerci a scali impossibili (il servizio è ancora valido da martedi’ a venerdi’ – purtoppo sabato e domenica non hanno personale). In virtu’ del pezzo di carta concessoci, e secondo accordi, mandiamo il fax con i ns documenti e fissiamo il take off alle 09:15.

Il primo ad arrivare all’aeroporto è Valler (come sempre) che alle 09:00 piantona l’entrata. I meccanici non sono ancora arrivati e l’aeroclub è deserto (oltre che chiuso). Puntuale arriva anche l’ufficiale Doganale (è una ragazza…). Meno male che Valler è là e la intrattiene a dovere.

Poi arrivano i meccanici ed io ovviamente per ultimo (come sempre…o quasi) con mezz’ora di ritardo. Eh dire che è anche la prima volta che chiamiamo la dogana. Purtroppo quest’estate nessuno di noi ha usufruito dell’accordo.

Comunque, constatato che: non abbiamo sostanze stupefacenti (se non quelle assunte appena alzati da letto ma che rientrano nell’utilizzo strettamente personale), non abbiamo prodotti cinesi (se non forse una radio VHF di emergenza di dubbia funzionalità e provenienza), non abbiamo soldi (siamo praticamente in mutande, ma al posto delle mutande abbiamo il costume), la ragazza ci da una stretta di mano, un bacio in fronte e ci manda in volo dicendoci che al rientro se non l’ avessimo vista per l’orario stabilito, potevamo andare.

Qualche secondo per imbarcare i giubbotti di emergenza e siamo in volo. Io mi faccio l’andata con rotta che piu’ diretta non si puo’. Ferrara, Chioggia Vor, Nord di Labin e quindi Orsera. Al confine Fir Padova info ci passa con Pola, a cui chiedo il sorvolo della bella Rovigno. Non fanno problemi ci danno il benvenuto e ci autorizzano come richiesto.
In pochi attimi siamo già in finale a Orsera in questa pista di circa 700 metri, piu’ stretta rispetto a quelle a cui siamo abituati.

A terra ci accoglie il simpatico Alex, un’istruttore di volo di Zara che in inverno fa scuola ai pilota della Lufthansa (a Zara) e d’estate si rischiera a Vrsar per accoglierei i turisti.
Ci racconta che il week-end precedente è stato invaso da una decina di ultraleggeri italiani un po atterravano da nord verso sud, altri da sud verso nord, insomma ci ha fatto capire che gli hanno combinato un po’ di casino. Comunque, decidiamo di mandare subito via il piano di volo per il rientro previsto per le ore 17:00 e andiamo a fare dogana.

Il tipo della dogana, con il mio documento in mano, in italiano/inglese/croato mi dice: “purtroppo la devo arrestare, il suo documento non è valido, lei si fermi qui”.


Tra l’incredulo, l’imabarazzato ed il ridicolo, constato che la mia carta d’identità è scaduta la settimana prima. Azz.. e meno male che in Italia l’avevo mandata a Dogana e Carabinieri.

Inizio a mercanteggiare sfilandomi dalle tasche la tessera di pilota, patente…ecc. ecc…tutto non valido. Inizio con la storia del turista, poi del poveraccio, poi del coglione con il capo cosparso di cenere. Quest’ultima parte sembra piacergli e funziona. Alla fine mi restituisce il documento, e ci lascia andare facendoci promettere di non farci fermare in suolo Croato, di non fare i pirla (questa è la cosa piu’ difficile) e di rientrare entro le 18:00 perchè poi lui stacca il turno e sono cazzi.

Non fa in tempo a finire la frase che siamo in taxi. Vista la situazione non andiamo a Rovigno che dista circa 40 minuti ma ci fermiamo a Orsera. La zona è bellissima, siamo a 4 minuti dall’aeroporto ed abbiamo tutta la giornata.

Ci infiliamo nella zona sud est della fascia costiera e via in acqua: il mare è stupendo e fa caldo al punto giusto. E uno! Abbiamo recuperato il bagno mancato di Spalato. Dopo un po’ di sole e relax identifichiamo il ns ristorante e ci abbandoniamo alle libagioni di pesce. Un po’ di nervosismo ci prende quando dietro di noi si accomodano due polizziotti. Io metto la mia gigantesca Canon sul tavolo per far vedere che sono il classico turista sprovveduto. Se ne vanno comunque prima noi.

Nel pomeriggio visitiamo la borgata e scendiamo dalla parte nord ovest della penisola. Ancora piu’ bella della zona sud. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Altra spiaggia, assai invitante, altro bagno. E due!!

Facciamo persino in tempo ad asciugarci e a prendere un souvenir da portare a casa.
Alla fine, verso le 16:30 il tassista ci aspetta puntuale nella piazzetta convenuta e ci riporta al campo.

Esperienze passate ci hanno ormai insegnato a portarci appresso almeno i documenti di volo (licenze, visite, ecc) e non avendo altro, appena arrivati al campo, li indosso mettendomi al collo i tesserini (non so perchè l’ho fatto).

Apriamo con il sorriso la porta dell’ufficio doganale per scoprire che quello della mattina se ne è andato. Minchia!

Valler è il primo a costituirsi estraendo i documenti, io con colpo di tosse, sguardo vitreo apostrofandolo in dialetto reggiano lo invito a metterli via.

Comunico con l’ufficiale dicendo semplicemente che siamo i piloti di I-Modu facendo dondolare i tesserini al collo, puntando il dito sul mezzo e dicendo …casa… (la mia postura è la seguente: sguardo bovino, parlata lenta, sorriso ebete…).

Il tipo segna diligentemente le marche dell’aeromobile su di un foglio e ci saluta.
Siamo scivolati via come solo in certe animazioni televisive si puo’ vedere.
Dentro il perimetro il gioco è fatto. Il tempo intanto si è fatto scuro, si sentono i tuoni e si vedono i lampi che si avvicinano. Sapevamo che nel pomeriggio sarebbe peggiorata, ed infatti è da circa 30 minuti che la temperatura è scesa di colpo. Aprendo l’aereo che di solito è un forno non si sente caldo. In quel momento è finita davvero l’estate.

Alex ci offre caffè, una cartina di Orsera da appendere al muro e ci saluta.
Al rientro è Valler ai comandi. Sull’adriatico prendiamo acqua a tratti, siamo con copertura a 2.500 piedi e noi navighiamo a 2.000. La visibilità nel complesso rimane comunque buona.

Il rientro avviene in poco piu’ di un’ora e la ragazza della dogana non viene a riceverci a Modena…evidentemente si fida!

A parte l’inconveniente del documento Orsera è davvero un bel posto, comodo ed economico, poi 2 bagni….pesce…vino…grande giornata! Il sabato la temperatura è precipitata di oltre 10 gradi ricordandoci che siamo entrati in autunno! Mi sa che per quest’anno basta bagni. Ma abbiamo chiuso alla grande.


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