2010 Maggio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

29 Maggio 2010

L’anno scorso mi ero ripromesso di organizzare alcune uscite di gruppo all’interno del ns club. Allo scopo avevo anche costruito un sondaggio con alcune destinazioni e periodi in modo da poter raccogliere adesioni e schierare per la gita tutti gli aerei. Purtroppo il maltempo associato al poco tempo ha messo a dura prova i calendari ed anche le ore di volo. I soliti noti pero’ sono pronti a rullare…
Con la scusa del rinnovo dell’ablitazione all’aeroporto di La Mole-Saint Tropez ed essendo la Costa Azzurra tra le mete votate, decidiamo di partire, con sosta a Cannes sia andata che ritorno per pilotare tutti (o quasi).

Trovata una pausa di Alta pressione tra le infinite piovute e coperture basse, ci mettiamo in carrozza. Siamo in 4 (almeno un aereo lo abbiamo riempito). La giornata per fortuna è buona, quasi estiva. Decolliamo alle 09:30 da Modena diretti a Cannes con rotta Sestri, Imperia, Monaco e quindi Cannes. Salita iniziale a 6.500 piedi, Genova controllo ci lascia in quota fino a 10 miglia dal confine Fir dove Nizza ci guida per la discesa giù’ a 500 piedi sul mare. In frequenza c’è parecchio traffico ma i francesi se la cavano bene e dopo poco più’ di un ora e mezza siamo in sottovento sulla pista di Cannes. Per non rischiare decidiamo di rifornire. Io vado al controllo traffico per le formalità e le tasse mente gli altri riforniscono aggiungendo 50 litri di Avgas (a Cannes hanno un self service molto comodo). La sosta è breve e le tasse sono irrisorie (12 Euro). Ci alziamo nuovamente in volo per arrivare a Saint Tropez (aeroporto di La Mole). Dopo il decollo virata a destra e salita a 2000 piedi per uscire dalla zona di Cannes ed in 20 minuti siamo in vista del Golfo. Saint Tropez ci da il benvenuto e ci autorizza al lungo finale. Al suolo ci sono solo 3 aeroplani e stanno anche ristrutturando la torre. Le tasse sono una mazzata! Ben 95 euro per nulla, si vede che siamo a Saint Tropez e qui i francesi se la tirano! Vabbè scotto da pagare. Prosciugati dei verdoni ci facciamo chiamare il tassi’. Dopo 10 minuti si presenta una mora con minigonna da infarto (di poco sotto l’ombelico) a bordo di un BMW 750 nuovo di zecca (che da solo costa di più’ di tutti gli aeroplani che abbiamo a Modena) e chiede se siamo stati noi a chiamare il taxi. Con la lingua per terra che raccoglie i ciotoli del piazzale salgo davanti.
Il viaggio è difficilissimo, quando si siede la gonna scompare, quando frena poi… Purtroppo l’ “entusiasmo” cala quando ci presenta il conto: 90 euro per fare 20 km. Putt… galera… per 90 euro…… a questo punto ci si poteva aspettare di più’. Lei, sicuramente più sveglia di noi ci da anche appuntamento per il ritorno, che intontiti, non riusciamo a declinare. Evvvaaaii.

Ci infiliamo per le viuzze del centro alla ricerca del ristorante possibilmente con vista mare. Ogni angolo profuma di soldi, dalle commesse dei negozi (che sembrano modelle poco vestite) ai prezzi di ogni cosa esposta. Indubbiamente, qui gira bella gente…ma infine chisssenefrega, da bravo contadino, vado oltre (imparato anche dalla salassata del tassi’). Giungiamo alla piazzetta dove ci sono due ristoranti, e siamo a tavola con menu’ di cozze, pesci e crostacei a profusione.

Riusciamo anche a scambiare quattro chiacchere con i ns vicini di tavolo, 2 coppie una australiana e una danese trapiantata in Francia. Il vino è un argomento piuttosto comune e le barriere linguistiche crollano in fretta. Quando capiscono che siamo arrivati in volo e che siamo dei piloti della domenica uno di loro ci allunga il suo biglietto da visita. Risponde al nome di Mr. Hans Moller comandante appena “retired” della SAS. Dopo l’ultimo bicchiere di vino ci chiede da dove veniamo e se saremo in grado di trovare la via di casa. Rispondiamo con un Sauvignon del 2008 appena fruttato e la discussione finisce in baracca totale (cerchiamo anche di vendergli uno dei ns alianti ma senza fortuna). Qui ci rapinano meno che con l’atterraggio e con il taxi, tutto sommato pranzo buono a prezzo non modico ma sostenibile. Salutiamo i compagni di merende e riprendiamo la passeggiata verso il molo (più’ che passeggiare barcolliamo…è già un risultato non finire in acqua).

Alle 16:00 la ragazza è puntualissima, sempre vestita come prima. Vedendo altri taxi qualcuno di noi azzarda l’ipotesi di sceglierne uno meno caro (forse quello che aveva bevuto meno, non ricordo bene, la memoria è sfuocata…) ma gli altri sono già a bordo. Io questa volta sono dietro, pero’ è dura lo stesso. Al ritorno faremo la stessa rotta e scalo a Cannes per cambio pilota. Arrivati a La Mole, mandiamo via il piano di volo Cannes-Modena e ci imbarchiamo.
Due smanettate ed il Lycoming prende vita. Siamo unico traffico così ci fanno rullare subito per attesa 34: significa che dovremo fare la procedura di uscita tra le montagne. Fatti i controlli motore ci allineiamo per il decollo. Sto per dare manetta e sento chiamare “Baule!”…Baule?!?! Quale Baule ?!? Minchia il Baule! Stavamo per decollare con il baule aperto con quanto era grande. Luca zompa di sotto e lo chiude, e per fortuna nel rullaggio non abbiamo seminato (quasi) nulla. Miiiiiiiii che storia, mi era capitato di partire con la porta aperta, con il copri pitot, senza carburante… ma con il baule aperto mai! Eh mi sa che Mr Hans Moller aveva ragione… Vabbè operazione chiusura “on the fly” riuscita, avanti con la manetta sfruttando tutta la pista e siamo per aria. Virata immediata a destra per entrare nella gola continuando la salita per poi rivirare ancora a destra entrando nel punto più’ basso della montagna e passare la barriera. Mantenendo rateo e procedura arriviamo con giusta separazione e siamo sul golfo. Dopo poco vediamo Cannes e ci infilano dietro ad altri traffici. Breve stop, caffè, cambio pilota e ridecollo (a baule chiuso) con uscita sul mare verso il confine Fir. Al traverso di Nizza ci passa a 1000 piedi sopra un 737 in base all’aeroporto e comunica alla torre che ci ha sul TCAS (noi l’abbiamo a vista!). Al confine fir saliamo a 6000 per attraversamento del golfo di Genova e poi della Cisa. Arriviamo a Modena con 40 minuti di margine sulle effemeridi. Non siamo riusciti a mettere insieme più’ aeroplani per questa giornata, ma almeno l’uscita di Aprile l’abbiamo fatta, che non è poco vista l’aria che tira e il meteo disastroso.


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