2010 Luglio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

19 Luglio 2010

Ubi major, minor cessat, diceva un tale tanto tanto tempo fa. Così’, alla fine anche noi abbiamo capitolato rovinosamente sotto la scure della burocrazia. Il 7 giugno alla vigilia di una serie di voli pianificati per il mare esce l’impietoso notam che chiude anche l’aeroporto di Modena (insieme a Carpi, Ferrara, e altri) a causa della mancanza del servizio antincendio.
Arrivare all’aeroporto in piena esatate con cavok e vedere gli hangar semi chiusi ed il piazzale vuoto è stato come prendere un pugno in faccia. E dire che avevamo avviato le pratiche mesi prima…
Raccolte le forze, abbiamo dato corso ad una serie di investimenti e attività (di non poco conto) per uniformarci alle normative ed il via libera è arrivato i primi di luglio. Sono state settimane di continui incontri, acquisti di materiali, rincorsa e ricerca di chi poteva fare le visite mediche. Alla fine, ironia della sorte il 5 luglio ci arriva dall’Aero Club d’Italia la notifica del provvedimento di legge che semplifica la disciplina antincendio degli aeroporti minori e che se fosse arrivato con qualche tempo di anticipo ci avrebbe evitato la chiusura (seppur temporanea) e l’ingente sborso monetario per creare le infrastrutture necessarie ai dettami di legge. Viva l’Italia.
Con un po’ di incavatura alle spalle ed un mese di arretrati da recuperare ci buttiamo subito in un giro marittimo, verso le coste della Corsica: destinazione Figari.
Il gruppo è rodato, io Valler e Filippo. Ci troviamo la mattina alle 08:30 al campo. Mandiamo via il piano di volo per telefono e Valler prende i comandi di I-IKIM per la tratta di andata. La rotta prevista è via Elba, poi lungo costa attraversando la zona di Solenzara e quindi l’avvicinamento a Figari.
Nella parte toscana cè una copertura BKN ma la visibilità è ottima per tutto il volo ed il livello 075 ci consente di stare ben al di sopra dello strato.
Lasciamo Roma info dopo l’Elba e contattiamo i francesi che senza troppa burocrazia ci lasciano in quota e ci autorizzano l’attraversamento con un lungo costa anche se la zona militare è attiva. Comunichiamo l’inizio della discesa e passiamo con Figari Approach. A 10 miglia gli comunichiamo un “full establish on the localizer”, a cui pero’ riceviamo un secco “Sir you are a VFR flight, report on Final…”. Vabbè, pochi minuti e siamo a terra, parcheggio a discrezione nell’ampia zona adibita all’AG e in un attimo ci trasformiamo con costume e ciabatte.
Optiamo per un autonoleggio e dirigiamo verso Portovecchio, destinazione Cala Rossa.
L’auto la guido io. Appena fuori dall’aeroporto intercettiamo una pista di Go-Kart che decidiamo di visitare nel pomeriggio. Tra sgommate, frenate ed accelerate per testare tenuta e freni, in vista anche delle prove del pomeriggio arriviamo al mare.
Il posto è stupendo, non c’è molta spiaggia ma per noi è sufficiente e ci sono anche 2 bei ristoranti. Bagno monumentale e trasferimento al ristorante (sempre sulla spiaggia). Il ristoratore ci mostra i pesci e ci consiglia quello da mettere sulla brace. Noi scegliamo il vino.
Secondo tuffo dopo pranzo, pennica al sole e passeggiata prima del rientro.
Filippo è alla guida della minicar che ci hanno dato. Altra lisciata alle gomme con testacoda fuori dal mini-autodromo di kart e davanti ai militari della gendarmerie… di cui non ci eravamo accorti della presenza.
Ci leviamo le ciabatte e ci mettiamo le scarpe per la ns gara. L’autodromo è nuovo e sono organizzatissimi, hanno i rapporti telemetrici giro per giro con classifica puntuale e tempi sul giro. Dopo un brief sicurezza ci fanno indossare sottocasco, salvacollo, casco e ci assegnano le ns vetture. Sono kart 250 cc a presa diretta. Uno spettacolo.
Primo giro di ricognizione poi giù’ di brutto…giro dopo giro. E’ troppo divertente entrare in curva e derapare con correzioni mostruose. Io sono dietro Filippo dopo 2 giri gli sono addosso, si distrae per tenermi d’occhio e va in testa coda; lo centro in pieno e finiamo fuori. Si riparte nuove derapate. Valler quatto quatto con guida pulita ci mette tutti in fila e arriva primo. Si’, la guida sporca non paga e fa perdere mediamente 8 decimi a giro (ma è divertentissima) Primo Valler che scendo sotto il muro dei 56 secondi poi io (alla mia seconda esperienza sui kart) e poi Filippo (che era al battesimo).
Purtroppo è giunto il momento di rientrare, ma sicuramente i kart sono da riprendere in considerazione, magari con più’ persone.
Ci dividiamo in compiti, io restituisco la macchina, Valler e Filippo si occupano di rifornire.
Niente tasse qui a Figari e le formalità sono davvero nulle. Filippo ai comandi. Dopo il refuel tra l’altro a prezzi competitivi (se ricordo bene paghiamo l’Avgas intorno agli 1,75 euro/lt), mettiamo in moto e ripartiamo per Modena sulla rotta inversa. Sugli appennini dobbiamo fare qualche slalom per evitare i cumuli più’ grandi ma dopo poco meno di 2 ore siamo già a Modena. Direi che abbiamo avuto la ns rivincita, non siamo riusciti a mettere insieme più’ aeroplani per questa gita di metà estate, ma è andata davvero bene.


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