2012 Dicembre

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

31 Dicembre 2012

Operazione congiunta polizia e carabineri

La Spezia, 31-12-2012

E’ stato liberato l’imprenditore edile Andrea Calevo, rapito il 17 dicembre scorso dopo una rapina nella sua villa a Lerici (La Spezia).

Patron della società edile Calevo Nestore & Figlio srl fondata 120 anni fa dal bisnonno,31 anni, era stato portato via da tre uomini che lo attendevano in casa dopo aver immobilizzato e legato la mamma.

Andrea Calevo è stato liberato grazie a un’operazione congiunta di Polizia di Stato e Arma dei carabinieri, coordinati dalla procura distrettuale antimafia di Genova. L’operazione è stata seguita personalmente dal prefetto Gaetano Chiusolo, direttore della Dac (Direzione centrale anticrimine). A quanto si apprende, l’imprenditore è stato liberato nell’area tra La Spezia e Massa Carrara, in cui si erano concentrate le ricerche delle forze dell’ordine.

Calevo è rimasto tutto il tempo del rapimento all’interno di una cantina nella periferia di Sarzana, a pochi chilometri da casa. La notizia è stata confermata dal maggiore Paolo Storoni del Ros di Genova. Il giovane e’ in buone condizioni.

Fonte:www.rainews24.rai.i


31 Dicembre 2012

Un Tomahawk II Sul piazzale dell’Aeroporto di Modena-Marzaglia

Il Piper PA-38 Tomahawk è un monomotore biposto da turismo con capacità acrobatiche prodotto dall’azienda statunitense Piper Aircraft dai tardi anni settanta.

Caratterizzato da configurazione alare ad ala bassa, impennaggio a T e carrello d’atterraggio triciclo fisso, e destinato al mercato dell’aviazione generale, ebbe molto successo come addestratore in numerose scuole di volo.

Storia

Sviluppo

Il Tomahawk era il tentativo della Piper Aircraft di generare un addestratore a due posti non troppo costoso. Prima della progettazione del velivolo, la Piper ha ampiamente consultato degli istruttori di volo per i loro consigli sulla progettazione. Una caratteristica del Piper Tomahawk è che i controlli di volo imitano quelli di un veivolo molto più pesante. Di conseguenza, i piloti si possono addestrare in preparazione al passaggio a velivoli più grandi, per questo il Tomahawk ebbe molto successo con l’U.S. Air Force flying clubs.

Produzione

Il Tomahawk fu introdotto nel 1977, l’aereo fu prodotto fino a quando venne introdotta una nuova versione chiamata Piper PA-38 Tomahawk II nel 1982. Il Tomahawk II aveva il riscaldamento della cabina, erano state migliorate le prestazioni del decongelatore del parabrezza, la disposizione dell’elevatore, il vettore di spinta del motore, l’isolamento acustico della cabina di guida, furono inserite ruote e gomme per prestazioni migliori sulle piste sporche e sull’erba.

Indice di sicurezza

Secondo l’Aircraft Owners and Pilots Association Air Safety Foundation, che ha pubblicato un rapporto di sicurezza sul Piper Tomahawk, il Tomahawk ha un tasso d’incidenti per ore di volo un terzo più basso del Cessna serie 150/152 (punti di riferimento per l’addestramento). Tuttavia, il Tomahawk ha un maggiore tasso di incidenti mortali negli stalli e nelle rotazioni. L’NTSB ha valutato che il Tomahawk ha un tasso d’infortunio per stallo da tre a cinque volte maggiore del Cessna 150/152.

-La Scuola di volo dell’Aero Club di Modena forma i suoi allievi su 3 Piper Tomahawk 2-

Secondo l’NTSB il disegno dell’ala del Tomahawk è stato modificato dopo le prove di certificazione di FAA e non è mai stato testato nuovamente. I cambiamenti hanno incluso la riduzione del numero delle nervature piene dell’ala ed il taglio di fori di alleggerimento nel longarone principale. Gli assistenti tecnici dell’aereo hanno detto al NTSB che i cambiamenti fatti al disegno hanno provocato un’ala molle e flessibile, questo potrebbe aver causato un comportamento imprevedibile negli stalli e nelle rotazioni.

L’Airworthiness Directive 83-14-08 pubblicato nel settembre 1983 affidò un accoppiamento supplementare di strisce dello stallo da aggiungere al bordo d’attacco interno dell’ala del PA-38 per ” standardizzare e migliorare le caratteristiche dello stallo”.

  Operazioni di rifornimento di un Pa-38 Tomahawk II  della Scuola di volo sull’Aeroporto di Modena Marzaglia

 

A causa delle caratteristiche di virata e di stallo, il PA-38 ha guadagnato il soprannome di “Traumahawk” da alcuni piloti ed istruttori.

 

PA-38 Tomahawk

Un Piper PA-38-112 Tomahawk con marche francesi in volo

Un Piper PA-38-112 Tomahawk con marche francesi in volo
 

Descrizione

Tipo aereo da turismo
Equipaggio uno, (copilota opzionale)
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Piper Aircraft
Data entrata in servizio 1977
Esemplari 2 484
Dimensioni e pesi
 
Lunghezza 7,04 m
Apertura alare 10,36 m
Superficie alare 11,61 m²
Peso max al decollo 760 kg
Propulsione
Motore 1 Lycoming O-235-L2C
Prestazioni
Velocità max 200 km/h al livello del mare.
Velocità di crociera 200 km/h
Raggio di azione 805 km
Tangenza 3920 m

Fonte:http://it.wikipedia.org


31 Dicembre 2012

Sabato, 29 Dicembre 2012 13:32

i dati di ascend

Il 2012 è stato l’anno più sicuro per gli aerei

Si sono verificati «soltanto» 15 incidenti mortali, uno ogni 2,5 milioni di voli. In tutto decedute 362 persone

(Fotolia) (Fotolia)

Volare non è mai stato così sicuro come nel 2012. Negli ultimi 12 mesi gli incidenti aerei e il numero delle vittime sono sensibilmente diminuiti rispetto all’anno precedente. In tutto si sono verificati «solo» 15 incidenti mortali con una media di una tragedia ogni 2,5 milioni di voli. Le cifre, raccolte e pubblicate da Ascend, società britannica che si occupa di statistiche e consulenze in ambito aerospaziale, confermano che nel 2012 sono morte 362 persone contro le 403 del 2011.VITTIME – Quasi tre quarti delle vittime del 2012 viaggiavano su due aerei, il Boeing 737-200 della compagnia low cost Bhoja Air che lo scorso 20 aprile si è schiantato vicino a Islamabad causando 127 vittime e sul velivolo della compagnia low cost nigeriana Dana che lo scorso 3 giugno è precipitato mentre stava volando da Lagos ad Abuja provocando la morte di 163 persone. Ascend dichiara che negli ultimi cinque anni il tasso di mortalità dei passeggeri aerei è quasi dimezzato e la media è di una sola vittima ogni 6,1 milioni di viaggiatori mentre nel periodo tra il 2000 e il 2009 era di una ogni 3,7 milioni e negli anni ’90 una ogni 1,8 milioni. Anche le richieste di risarcimenti alle assicurazioni aeree sono in netto calo. Quest’anno hanno raggiunto un valore complessivo di 980 milioni di dollari, il più basso dal 1991.

OPERAZIONI SICURE – Paul Hayes, direttore della sicurezza della Ascend Aviation britannica, afferma che le cifre del 2012 confermano un trend positivo che si verifica ormai da anni: «Il tasso degli incidenti mortali è costantemente migliorato e in media le operazioni sono ora due volte più sicure rispetto a 15 anni fa. Nell’ultima decade, in media, ogni anno sono morte 335 persone in meno rispetto agli anni novanta».

Francesco Tortora

 29 dicembre 2012

 Fonte Corriere

Fonte:www.notiziarioitaliano.it


31 Dicembre 2012

L’Associazione dei Piloti Olandesi ha chiesto alle autorita’ di controllo sull’aviazione civile di aprire un’indagine sull’operato della compagnia aerea Ryanair, a seguito di un ‘reportage’ in cui quattro piloti dell’aerolinea irlandese criticano la politica di sicurezza del vettore. La denuncia e’ stata rilanciata dalla tv fiamminga KRO, secondo cui i piloti hanno detto di essere sotto pressione da parte di Ryanair per risparmiare carburante e volare con meno combustibile possibile. I piloti intervistati ricordano quanto accaduto nello scorso mese di luglio, quando tre aerei di Ryanair chiesero l’atterraggio di emergenza all’aeroporto di Valencia, in Spagna, perche’ il livello del carburante a bordo era al di sotto dei livelli di sicurezza. Il presidente dell’Associazione dei piloti olandesi, Evert Van Zwol, ha espresso tutta la sua preoccupazione per le accuse e ha sollecitato l’apertura di un’inchiesta da e’arte dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea sull’operato della compagnia irlandese .


(29 dicembre 2012)

Fonte:www.repubblica.it


30 Dicembre 2012

Signora della scienza e dell’impegno civile

Con il suo sorriso lieve e lo sguardo intenso se ne è andata una delle donne che per rigore d’impegno civile e di dedizione alla ricerca e allo studio rendono grande il nostro paese: Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, è deceduta a Roma. Aveva 103 anni ed è morta nella sua abitazione in via di Villa Massimo. La scienziata era stata nominata senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il primo agosto del 2001. Come si legge sulle agenzie, il 118, intervenuto nella sua residenza, ha “soltanto potuto constatare il decesso”.

Rita Levi Montalcini era nata a Torino il 22 aprile 1909. Dopo aver studiato medicina all’universita’ di Torino, all’età di 20 anni entra nella scuola medica dell’istologo Giuseppe Levi e inizia gli studi sul sistema nervoso che prosegue per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della Seconda guerra mondiale. Si laurea nel 1936. Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista a emigrare in Belgio con Levi, dove continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) furono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1947 accetta l’invito a proseguire le sue ricerche al dipartimento di Zoologia della Washington University (nello stato Usa del Missouri), dove rimane fino al 1977. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita nervoso noto come Ngf (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche.

Per circa 30 anni prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d’azione, per le quali nel 1986 viene insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del riconoscimento si legge: «La scoperta del Ngf all’inizio degli anni ’50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza, i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell’organismo».

Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Roma in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’eta'” continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di ricerche di Neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’eta'” continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

E’ stata sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all’educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario, con l’obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese. Sempre a favore dei giovani scienziati, nel marzo 2012 rivolge un appello al Governo Monti insieme al senatore Ignazio Marino(Pd), «affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia. Il decreto legge su semplificazioni cancella i principi di trasparenza e merito alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il meccanismo della peer review, la valutazione tra pari».

Levi Montalcini è stata particolarmente sensibile anche nei confronti dei temi della difesa dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Nel 1998 fonda la sezione italiana di Green Cross International, organizzazione non governativa riconosciuta dalle Nazioni Unite e presieduta da Mikhail Gorbaciov, di cui è consigliere. Significativo l’impegno sulla prevenzione e sulle conseguenze ambientali e sociali delle guerre e dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali, con particolare riferimento alla protezione e all’accesso alle risorse idriche. Con la vittoria dell’Unione di Romano Prodi alle elezioni politiche del 2006, la Levi Montalcini, in qualità di senatrice a vita, accorda la fiducia al governo Prodi II.

Stefano Biolchini

Il Sole 24 Ore

Fonte: www.ilsole42ore.com


30 Dicembre 2012

Premio Nobel e senatore a vita, aveva 103 anni

Si è spenta nella sua abitazione di Roma.

 Nel 1986 vinse il Nobel per la medicina grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa

ROMA –  E’ morta la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Il premio Nobel per la medicina si è spenta nella sua abitazione a Roma in via di Villa Massimo, a due passi da Villa Torlonia. Aveva 103 anni ed era nata a Torino. La scienziata era con alcune persone care che, di fronte al peggioramento delle sue condizioni di salute, hanno subito chiamato un’ambulanza per portarla alla vicina casa di cura Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando. Quando il personale del 118 è arrivato sul posto, non ha potuto fare altro che costatarne il decesso.
 
Rita Levi Montalcini nel 1986 vinse il Premio Nobel per la medicina grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa (foto). E’ stata, inoltre, la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 fu nominata senatrice a vita, dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che la scelse per i suoi meriti sociali e scientifici.

La scienziata sarà sepolta nel cimitero monumentale di Torino accanto alla sorella gemella Paola, nota pittrice scomparsa nel 2000.
 

I messaggi di cordoglio. “Tutta Roma è addolorata per questa tristissima notizia”, commenta il sindaco della capitale Gianni Alemanno: “La scomparsa di Rita Levi Montalcini è un gravissimo lutto – continua-  per l’Italia e per tutta l’umanità”.
 
Anche Walter Veltroni manifesta il suo compianto: “Con Rita Levi Montalcini se ne va una personalità  straordinaria – dice l’esponente Pd – una donna che nella sua lunghissima splendida vita ha mostrato impegno, forza, ingegno straordinari. Ci mancherà”.
 
Parole di cordoglio arrivano dal presidente del Senato, Renato Schifani: “Con lei l’Italia perde un grande scienziato e una grande donna, ma la sua figura e il suo insegnamento rimarranno sempre vivi nel nostro ricordo e continueranno a costituire motivo d’orgoglio per il nostro Paese”. Mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini la ricorda così: “Con Rita Levi Montalcini scompare una grande italiana animata da un profondo amore per il suo Paese e per le sue istituzioni democratiche”.

“È stata una donna che ha testimoniato la sua passione per la scienza ed è stata educatrice delle giovani generazioni, credendo fermamente nella trasmissione del sapere”, dice il presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, mentre per Piera Levi-Montalcini, nipote della scienziata e consigliere comunale a Torino nel gruppo dei Moderati: “E’ un faro di vita che si è spento. La sua più grande lezione? La tenacia. Ha insegnato ai giovani a non mollare mai, impegnando se stessi nella ricerca come nella vita”.

Roberto Cota, governatore del Piemonte, esprime il cordoglio della regione: “Per noi è un vero onore che sia nata a Torino e che da qui abbia poi fatto tanta strada, dedicando la sua vita alla scienza, raggiungendo altissimi meriti in campo scientifico”. Mentre il sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino, così ricorda la senatrice a vita, alla quale nel 1987 Torino conferì la cittadinanza onoraria: “Ci sono personalità destinate a interpretare simboli e a incarnare ideali. Così è stato per il premio Nobel Rita Levi Montalcini, mente straordinaria con la forza morale delle anime più nobili”.
 
Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi  esprime il suo pensiero su Facebook: “Una donna che allo stesso tempo ci ha reso orgogliosi di essere italiani e cittadini del mondo”. Per Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale Pd, la Montalcini “lascia un segno inconfondibile in tutto il mondo del genio femminile non solo nel campo della medicina, dove aveva conquistato il premio Nobel e prestigiosi riconoscimenti internazionali. La ricorderemo non solo per i suoi successi, il suo infaticabile lavoro, ma anche per la sua autentica passione civile, l’amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia, la pace”. E su Twitter Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, scrive: “Ci inchiniamo alla memoria di Rita Levi Montalcini, grande donna che ha onorato la ricerca le istituzioni e prima di tutto la Repubblica Italiana”.

Per Ignazio Marino, chiurgo e senatore Pd, “la valorizzazione dei giovani e delle donne era il suo obiettivo, insieme alla promozione dei talenti e delle idee più promettenti”. Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, ne ricorda l’impegno: “E’ per noi motivo di commosso orgoglio ricordare la sua prolungata collaborazione con il Cnr: dal Centro di Ricerche di neurobiologia, al Laboratorio di Biologia cellulare, fino all’Istituto europeo di ricerca sul Cervello-EBRI”.

“Una donna carismatica che ha dato lustro al nostro Paese”, è il commento del presidente del Consiglio Mario Monti. “Ha saputo unire l’eccellenza della ricerca con una forte passione civile” dice il ministro della Salute Renato Balduzzi. “Grande donna, ha onorato l’Italia”, afferma il leader del Pd Pierluigi Bersani. E anche Silvio Berlusconi, in una nota, “si unisce a tutti gli italiani che in questo momento le rendono omaggio”. “Onoriamola fermando la fuga di cervelli dall’Italia”, dice invece Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio. Per il leader di Sel Nichi Vendola “con lei si spegne una delle voci più nobili e cristalline dell’Italia democratica”.

Fonte:www.repubblica.it


30 Dicembre 2012

All’aeroporto moscovita di “Vnukovo” sono iniziate le operazioni di una speciale commissione governativa per indagare sul disastro che ha interessato l’aereo di linea Tupolev Tu-204 della compagnia “Red Wings”.

Dopo l’atterraggio l’apparecchio, per ragioni ancora da determinare, è uscito da limiti della pista d’atterraggio e si è sfasciato in più parti. A bordo c’erano solo otto membri dell’equipaggio, in quattro hanno perso la vita, incluso il comandante. Gli altri quattro si trovano in ospedale ed un uomo è in condizioni estremamente gravi.

Questa mattina gli esperti del Comitato dell’Aviazione Internazionale (Interstate Aviation Committee – IAC) hanno cominciato a decifrare la scatola nera dell’aereo. Ci vorrà circa una settimana per chiarire le cause dell’incidente.

La compagnia “Red Wings Airlines” appartiene alla società finanziaria russa “Nacional’naja rezervnaja korporacija”. Il proprietario, il noto miliardario russo Aleksandr Lebedev, ha già promesso di dare aiuto materiale alle famiglie delle vittime, come ha pubblicato nel suo blog su Twitter. Le autorità di Mosca hanno anche annunciato che le famiglie delle vittime verranno risarcite di un milione di rubli.

Gli inquirenti stanno esaminando tutte le possibili ragioni della catastrofe, il fattore umano è fra le principali opzioni considerate. Non sono da escludere anche cause tecniche. Dal Ministero dei Trasporti della Russia hanno comunicato che si trattava di un equipaggio esperto, alle cui spalle c’erano 10-15mila ore di volo. L’aereo era stato sottoposto alle ultime manutenzioni tecniche il 14 dicembre. Nessuno aveva sollevato lamentele a proposito del suo stato.

Sergej Dement’ev, direttore generale della fabbrica “Aviastar-SP” di Ul’janovsk, dove si producono anche questi apparecchi, ritiene che il Tu-204 sia un aereo sicuro:

Chiaramente la commissione esamina ogni cosa. L’aereo è stato prodotto nel 2008. La fabbrica adempie completamente a tutte le misure di sicurezza garantite. L’ultimo periodo nel quale l’aereo è rimasto presso la “Aviastar” è stato il 2010. Da quanto ho compreso dopo questo periodo la compagnia “Red Wings” ha fatto entrare in servizio i suoi velivoli a Vnukovo. Penso che anche lì ci siano ottimi specialisti e che l’aereo fosse a posto.

 Anche i rappresentanti della Permskij motornyj zavod (PMZ – Fabbrica di Motori di Perm’), che produce i motori per il Tu-204, respingono le supposizioni che la colpa di tutto sia da imputare ad un difetto dei motori. Ne parla in particolare Grigorij Bujlov, rappresentante ufficiale della PMZ:

La nostra impresa realizza un completo servizio di manutenzione e funzionamento degli apparati motori nell’aereo. Tutti i lavori vengono eseguiti in conformità con i regolamenti. L’aereo ha già volato per più di una decina di ore. Forse per più di un centinaio. Naturalmente sono stati eseguiti tutti i lavori che devono esser fatti sui motori. Non è possibile che l’aereo abbia volato con qualche difetto al motore. Chiaramente forniremo tutte le informazioni necessarie e delegheremo un rappresentante per chiarire le cause dell’accaduto.

 L’aereo Tu-204 è stato elaborato dalla compagnia “Tupolev”, famosa a livello mondiale, alla fine degli anni ’80, inizio degli anni ’90, e la sua produzione commerciale è iniziata nel 1995. E’ in grado di accogliere a bordo fino a 214 passeggeri. Ad oggi sono stati prodotti 72 apparecchi di questo tipo, e si progetta di costruirne altri sino al 2016.

Smentite dall’Agenzia Federale per il Trasporto Aereo le notizie circa la sospensione, a causa dell’incidente di “Vnukovo”, dei voli di linea della “Red Wings” e l’uso degli aerei Tu-204.

Fonte:http://italian.ruvr.ru


30 Dicembre 2012

Almeno 4 i feriti, a bordo c’erano 8 persone: tutti membri dell’equipaggio. Il velivolo, di una linea aerea russa, è uscito di pista durante l’atterraggio all’aeroporto Vnuokovo e ha preso fuoco. Il Tupolev Tu-204 ha travolto le protezioni ed è finito sull’autostrada vicina. Lo scalo è stato chiuso.

MOSCA – Ci sarebbe un errore del pilota all’origine dell’incidente dell’aereo Tu-204 all’aeroporto di Vnukovo, a Mosca. Lo ha dichiarato il portavoce dell’agenzia investigativa che si occupa del caso, Vladimir Markin. Lo schianto si è verificato mentre nevicava leggermente e i venti soffiavano a 30 metri orari. Sull’aereo viaggiavano soltanto otto persone, tutti membri dell’equipaggio. Quattro di loro sono morti, fra loro anche il capitano, mentre altri quattro sono feriti in modo grave. L’aereo è uscito di pista, schiantandosi in parte su campi e in parte su una autostrada. Nessuna autovettura è stata coinvolta nell’incidente e la strada è stata riaperta. 

IL DISASTRO. L’aereo della “Red Wings”, una compagnia russa, ha preso fuoco dopo essere uscito fuori pista durante l’atterraggio all’aeroporto di Vnukovo nella capitale. Il Tupolev Tu-204, proveniente dalla Repubblica Ceca, avvolto dalle fiamme ha travolto le protezioni ed è finito sull’autostrada che corre accanto allo scalo. A bordo del veivolo c’erano 11 persone compreso l’equipaggio. Intanto la strada su cui è atterrato l’aereo è stata chiusa e il tarffico aereo dirottato sull’altro aeroporto di Mosca. La cause dell’incidente, secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno, non sono ancora chiare. Il premier, Dmitry Medvedev, ha istituito una commissione speciale d’inchiesta sull’incidente.

Fonte:www.tg1.rai.it


30 Dicembre 2012

Mosca, 29 dic. (Adnkronos) – Almeno due persone sono morte nello schianto dell’aereo della compagnia low cost Red Wings e altre tre sono in gravi condizioni. Lo ha reso noto il ministero degli interni russo. L’aereo, proveniente da Pardubice, nella Repubblica Ceca, e’ stato costretto a effettuare un atterraggio di emergenza ma dopo un primo tentativo non riuscito, alle 16.35 (ora locale) e’ finito sull’autostrada Kievskoye, vicino all’aeroporto Vnukovo, dove ha preso fuoro e si e’ spezzato in tre. La compagnia Red Wings e’ di proprieta’ di Alexandr Lebedev

Fonte:www.adnkronos.com


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