2013 Agosto

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena


Stamattina attorno alle 09,45 Anche il Piper Pa-28 161 D-ECCN “Warrior II” è ripartito per riprendere il su viaggio verso l’Ungheria…

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 Stamattina un Reims-Cessna F-152 I-CRAB (c\n 1032)  ha eseguito ina serie di emergenze e touch and go.

Tra un touch and go e l’altro l’Aeroporto di Modena-Marzaglia è stato sorvolato a circa 2500 piedi da un Agusta Westland EH-101 della Marina Militare Italiana ( sopra )che si dirigeva al Marconi di Bologna per una procedura ILS sull’Aeroporto Felsineo.

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Stamattina attorno alle 10 sono atterrati all’Aeroporto di Modena-Marzaglia due velivoli. Il primo proveniente è stato un Piper PA-28-161 “Warrior” II D-ECCN (c/n 2816093 ex.N9183X, new Reg) il quale durante un trasferimento dalla Germania verso l’Ungheria, ha deciso di fare tappa da noi.

Il secondo, invece è stato uno splendido Siai Marchetti SF-260C G-ILPD ( C\N714/47-003 ex I-ALPD della pattuglia acrobatica Alpi Eagles Era l’aereo personale di Angelo Boscolo, che per otto anni era stato solista della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”.)(   http://www.aeromedia.it/lb2695.html )

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Portavoce attore smentisce Caine: ‘Problemi salute , ma e’ stato frainteso’

LONDRA – Il portavoce di Sean Connery smentisce categoricamente l’articolo pubblicato dal tabloid tedesco Bild am Sonntag in cui si citano dichiarazioni dell’attore Michael Caine che evocherebbero lo spettro dell’Alzheimer per l’83enne 007. Caine e’ stato frainteso ed e’ stato citato in maniera imprecisa, tuona il portavoce, secondo quanto riferisce sul suo sito online il giornale scozzese Herald Scotland.

”Nello stesso articolo si dice che Connery vive in Spagna e non e’ cosi”’. Quello che tuttavia viene confermato sono una seria di problemi di salute che l’attore, particolarmente amato per la sua interpretazione di James Bond, ha accusato negli ultimi anni. Due anni fa Connery aveva annunciato di non essere piu’ interessato alla recitazione.



PERUGIA – Un evento archeologico di rilievo: è stato ricostruito parzialmente lo scheletro di un mammut che è stato trovato a Ellera di Corciano, alle porte di Perugia.

Il recupero è stato completato qualche settimana fa, ma soltanto ieri è stato messo insieme (parzialmente) lo scheletro di un mammut i cui resti sono databili a circa un milione di anni fa. Lo scavo è stato curato da Marco Cherin, paleontologo del Dipartimento di scienze della terra dell’Università di Perugia.

Nel sito di Ellera di Corciano sono stati portati alla luce più di 200 resti scheletrici di mammiferi databili, anche questi, a circa un milione di anni fa, tra ippototami, cervi, bisonti, cavalli, ghepardi e, appunto, anche mammut.

I dintorni di Perugia dovevano essere una grande pianura alluvionale, con specchi d’acqua qua e là e una ricca vegetazione.

Fonte:www.ilmessaggero.it



Stop di tre ore alla metro. A Fiumicino bloccato per mezz’ora .Tromba d’aria a S. Marinella

Tetto scoperchiato a Boccea con 4 famiglie evacuate. Allagamenti tra Ladispoli e Cerveteri. Ad Aranova un’auto è finita in un fosso

ROMA – Il cielo scuro della sera alle due del pomeriggio e tuoni così fragorosi da far tremare i vetri. In pochi secondi oggi Roma è diventata una città tropicale, con trombe d’aria e violenti acquazzoni che si sono abbattuti sulla città e anche sul litorale, provocando ingenti danni, lo stop per circa tre ore di un tratto della metro A, con 5 stazioni allagate e momentaneamente chiuse e voli deviati dall’aeroporto di Fiumicino a Pisa e Napoli. Anche l’aereo con a bordo il boss Vincenzo Triassi, estradato dalla Spagna, è costretto a fare uno scalo ad Ancona per poi arrivare in ritardo a Fiumicino. Il maltempo era previsto per oggi da giorni, ma molti sono stati colti impreparati dalla violenza del nubifragio che non ha risparmiato nessuna zona di Roma.

Anche il centro storico con le boutique chic, come quella di Cavalli, allagate. Anche Santa Severa, sul mare, duramente colpita da una tromba d’aria domenica, ha subito nuovi danni. Bombe d’acqua a Ladispoli, allagamenti a Passoscuro, Fregene, Fiumicino e Aranova dove un’auto è finita in un fosso. Circolazione rallentata e deviata sulla Pontina, allagata in alcuni tratti. E se non bastano le foto dei tombini o i rami a terra e le pozzanghere che sembrano quasi laghi a rendere l’idea di quanto è successo, a dare la misura della situazione è il numero di telefonate giunte al 118 tra le 13.30 e le 15: ben 400. In molti hanno contattato i sanitari perchè preda di attacchi di panico, altri perchè hanno avuto incidenti. Ma la situazione delle strade non ha facilitato i soccorsi e una donna incinta è stata raggiunta a piedi dal personale del 118.

Bloccata parte della linea A della metropolitana: il nubifragio ha parzialmente allagato le stazioni di Battistini, Ottaviano, Cipro, Lepanto e Termini e ha reso inevitabile la loro momentanea chiusura al pubblico. Interrotta per circa tre ore anche la linea nel tratto San Giovanni-Battistini. la circolazione è ripresa regolarmente solo verso le 18. La stazione di Cipro, quella rimasta chiusa più a lungo, è stata riaperta in tarda serata. Acqua anche all’entrata delle stazioni di San Giovanni e Colli Albani, ma i tecnici di Atac sono riusciti a mettere in sicurezza i siti ed evitarne la chiusura. Circolazione sospesa fra Pontegaleria e Fiumicino, sulla linea FL1, quella che porta all’aeroporto, chiuso un tratto della tangenziale est.

Danni anche in centro a Roma, dove si è allagata la boutique di Cavalli, a due passi da Piazza di Spagna, e il Museo di arte contemporanea Carlo Bilotti a Villa Borghese. Un pino alto 25 metri è crollato all’Eur. Questo lo scenario dopo un’ora e mezza di pioggia torrenziale. Attimi di paura anche in via di Boccea, dove parte di un tetto di una palazzina è crollato sotto la spinta di una tromba d’aria. I residenti, alcuni feriti altri colti da crisi di panico, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco e dal 118. Quattro le famiglie evacuate.

Intanto dal Campidoglio l’assessore al Lavori pubblici Paolo Masini, che ha parlato di «danni ingenti» dopo il violento nubifragio di oggi, ha annunciato che il 2 settembre partirà una task force per la pulizia dei tombini. Perchè è il mancato deflusso dell’acqua piovana il principale responsabile degli allagamenti come quelle delle linee metro. I romani potranno scrivere mail e sarà attivo un numero verde dove potranno essere segnalate criticità e luoghi dove intervenire. Dopo un’ora e mezza, è tornato a splendere il sole. Una badante filippina, in Italia da qualche anno, ha confidato alla donna che assiste: «Sembra il clima delle nostre parti, e mi fa paura».

Una tromba d’aria ha attraversato alcune località del litorale romano. In particolare sono state colpite Santa Marinella, Santa Severa e Ladispoli. Già domenica scorsa nella stessa zona si era abbattuta un’altra tromba daria, provocando diversi danni. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco.

Il violento acquazzone che si è abbattuto sull’aeroporto di Fiumicino ha provocato la chiusura dello scalo per mezz’ora, dieci voli sono stati dirottati sull’aeroporto Capodichino di Napoli. Appena avranno fatto rifornimento e soprattutto lo scalo romano tornerà a regime, i voli torneranno a Fiumicino. Lo si apprende da fonti della Gesac, società di gestione dell’aeroporto napoletano. Tre voli Alitalia che dovevano atterrare a Fiumicino sono stati dirottati a Pisa mentre un volo Ryanair proveniente da Manchester, il cui atterraggio era previsto a Ciampino, è stato dirottato a Pescara. Il volo con a bordo il «boss» Vincenzo Trianni proveniente dalla Spagna sarebbe stato dirottato in altro aeroporto. A quanto si apprende la sede scelta per l’atterraggio sarebbe quella di Ancona.

«Un pino alto circa 25 metri è caduto intorno alle 1.40 di stanotte sulla villa che ospita gli studi televisivi di Roma Uno all’Eur. La caduta dell’albero ha causato danni a tre muri perimetrali e alle due parabole di ricezione e di trasmissione satellitare. Allagamenti all’interno dello stabile».

Allagamenti sparsi in zona Ladispoli e Cerveteri. A Ladispoli, si è allegata piazza Rossellini e alcune vie della città. Allagamenti anche a Cerenova. Ad Aranova una automobile è finita in un fosso. Il conducente è riuscito a salvarsi. I vigili del fuoco hanno allestito un punto mobile in via dei Bolivi a Ladispoli.

Traffico congestionato sulla via Pontina a causa di due incidenti stradali tra lo svincolo Via Di Decima/Ospedale S.Raffaele e lo svincolo Pratica Di Mare/Torvajanica in entrambe le direzioni. La circolazione è fortemente rallentata.

Fonte:www.ilmessaggero.it



Biden: nessun dubbio sull’uso di armi chimiche. Cameron: prepariamo risposta militare. No di Mosca e Iran: conseguenze catastrofiche.

NEW YORK – A ritmo serrato, la potente macchina da guerra Usa scalda i motori: già da giovedi potrebbe arrivare la luce verde per una dura azione punitiva contro il regime di Damasco, accusato di aver oltrepassato la ‘linea rossà usando micidiali armi chimiche contro i ribelli e la popolazione civile in Siria.

Ufficialmente, il presidente Obama non ha ancora preso una decisione definitiva, fa sapere la Casa Bianca, ma i suoi più stretti collaboratori e i suoi alleati incalzano con dichiarazioni pubbliche inequivocabili.

L’annuncio del vice di Obama. «Non c’è dubbio» che il regime siriano ha usato i gas, ha detto il vice-presidente americano Joe Biden. «Armi chimiche sono state usate, e il regime di Damasco è il solo che le ha», ha detto Biden parlando all’American Legion a Houston.

Allo stesso tempo, la Russia continua ad ammonire sulle possibili ricadute di un intervento, anche per l’intera regione: L’occidente, ha detto il vice-premier Dmitri Rogozine, si muove nel mondo islamico «come una scimmia con una granata». Per la Russia, ha inoltre affermato, i tentativi di aggirare l’Onu «creano per l’ennesima volta pretesti artificiali e infondati per un intervento militare nella regione, gravidi di nuove sofferenze in Siria e conseguenze catastrofiche per Medio Oriente e Nord Africa».

La posizione dell’Italia. Anche l’Italia tira il freno sulla possibilità di passare all’azione senza un mandato delle Nazioni Unite. «L’Italia non prenderebbe parte a soluzioni militari al di fuori di un mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu», ha precisato il ministro degli Esteri Emma Bonino alle Commissioni Esteri congiunte. Fonti governative hanno poi precisato che senza un mandato dei Quindici è escluso anche l’uso delle basi militari italiane. Ma un passaggio attraverso le Nazioni Unite sembra del tutto improbabile.

Anche Pechino – che come Mosca ha diritto di veto in Consiglio di sicurezza – attraverso un editoriale dell’ agenzia Nuova Cina ha affermato che «è imperativo che gli Usa e i Paesi che la pensano come loro si astengano da qualsiasi avventato intervento armato e lascino le Nazioni Unite giocare la loro parte nel decidere come agire». Una soluzione negoziata sembra però sempre più lontana, anche perchè le relazioni tra Washington e Mosca si fanno sempre più tese. Il Dipartimento di Stato ha infatti oggi comunicato all’ultimo momento di aver rinviato l’incontro fra diplomatici americani e russi in programma domani a L’Aia, in seguito «alle consultazioni in corso per trovare una risposta appropriata» all’attacco del 21 agosto in Siria. In attesa che sia reso noto il rapporto dell’intelligence sull’uso di armi chimiche in Siria nei prossimi giorni, continuano a rullare i tamburi di guerra.

Le forze armate Usa sono «pronte ad andare» se il presidente Obama, ‘Commander in Chief’, ordinerà di passare all’azione, ha reso noto il segretario alla difesa, Chuck Hagel. Il Pentagono, ha detto, ha spostato tutti «gli asset necessari per essere in grado di onorare e assecondare qualsiasi opzione il presidente» decidesse di seguire. Opzioni, ha poi precisato il portavoce della Casa Bianca, che non riguardano un cambio di regime a Damasco e non sono solo limitate al solo uso della forza.

Anche Londra ha fatto sapere che le forze armate britanniche stanno mettendo a punto un piano di emergenza nell’eventualità di una azione militare, mentre il premier David Cameron ha affermato che «la comunità internazionale deve rispondere» all’attacco chimico in Siria, e ha richiamato il Parlamento dalle ferie, convocandolo proprio per giovedì. «L’attacco chimico su Damasco non può restare senza risposta», e la Francia è «pronta a punire chi ha preso la decisione di colpire col gas degli innocenti», gli ha fatto eco da Parigi il presidente Francois Hollande.

Il possibile scenario. Contemporaneamente, varie fonti di stampa raccolgono da fonti dell’amministrazione Usa indiscrezioni sui possibili obiettivi e sui tempi dei raid. Secondo la Nbc l’attacco scatterebbe giovedi e potrebbe avere la durata di tre giorni. Secondo il Washington Post nel mirino di «attacchi chirurgici» ci sono obiettivi di alto valore delle difese aeree, navali e di terra del regime, così come i centri di sostegno logistico e comando delle forze armate. Secondo l’agenzia Bloomberg, i piani all’esame non considerano truppe di terra o l’imposizione di una no-fly-zone, nè tantomeno di colpire direttamente il presidente al Assad. Damasco, intanto, si mostra a sua volta bellicosa: «In caso di attacco ci difenderemo con ogni mezzo a disposizione», ha detto il ministro degli esteri Walid al Muallim, minacciando anche una risposta con «mezzi di difesa che sorprenderanno».

Di certo, di quest’atmosfera sembrano farne le spese gli ispettori dell’Onu sul campo: la loro visita prevista oggi ad un nuovo sito, hanno fatto sapere, è stata rinviata di un giorno, «al fine di migliorare la preparazione e la sicurezza per la squadra».

Fonte:www.ilmessaggero.it



La rivelazione di Michael Caine

Secondo il collega e miglior amico, lo ‘007’ per eccellenza soffrirebbe di Alzheimer

A dare la notizia il collega e miglior amico, secondo il quale Connery, “non avrebbe più il controllo dei suoi sensi”

Londra, 26 agosto 2013 – Sean Connery, lo ‘007’ per eccellenza, soffirebbe di Alzheimer. A dare la notizia il collega e suo migliore amico, Sir Michael Caine, secondo il quale Connery, 83 anni, “non avrebbe più il controllo dei suoi sensi”. Lo ha riferito per primo ieri il tabloid tedesco Bild am Sonntag, ripreso oggi dal Daily Mail.

Secondo il tabloid tedesco, “Connery ha dimenticato la sua vita” e la moglie, Micheline Roquebrune, 77 anni, ha steso un cordone sanitario per proteggerlo ed impedire che la notizia si diffonda. La situazione è tale che l’attore spesso non ritrova la strada di casa.
Connery interpretò l’ultimo film nel 2003, “La leggenda degli uomini straordinari”, e due anni fa rivelò di non aver piu’ alcun interesse nel recitare.

Fonte:http://qn.quotidiano.net



Precipitato nel Mare del Nord nei pressi delle isole Shetland con 18 persone a bordo. Appartiene a una società che gestisce il trasporto da e per le piattaforme offshore

Sono state salvate 15 delle 18 persone che si trovavano a bordo dell’elicottero precipitato nel Mare del Nord nei pressi delle Isole Shetland, nel nord della Scozia, mentre tre persone risultano ancora disperse. Lo riferisce la guardia costiera, aggiungendo che le ricerche continuano. Sul posto sono al lavoro tre elicotteri e due battelli di salvataggio.  

 Le squadre di soccorso sono intervenute dopo avere ricevuto una segnalazione da parte dell’elicottero, che era operato da Chc, una società che gestisce il trasporto delle persone da e per le piattaforme offshore petrolifere e di gas. Chc fa sapere che l’incidente è avvenuto mentre il velivolo si avvicinava all’aeroporto di Sumburgh e ha perso i contatti con il controllo del traffico aereo. A bordo si trovavano 16 passeggeri e due membri dell’equipaggio. 

Fonte:www.lastampa.it


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