2014 Gennaio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

26 Gennaio 2014

Mattinata “ operativa ” per l’Aeroporto di Modena-Marzaglia…

Proveniente dal 31° Stormo di Roma – Ciampino è atterrato stamattina un Agusta Westland AW-139  MM-81811 ( c\n 31240 ) il quale trasportava il Prefetto Gabrielli, Capo della Protezione Civile Nazionale.

Sullo scalo Modenese ha poi caricato il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani , Pier Giuseppe  Mucci,  Dirigente del Settore Ambiente e Protezione Civile ed i vari collaboratori per sorvolare l’area interessata dal tragico straripamento del Fiume Secchia della scorsa domenica.
Rientrato dal sorvolo, ha scaricato il personale ed ha fatto rotta verso l’Aeroporto Internazionale G.Marconi  di Bologna per rifornire.

Una quarantina di minuti dopo l’elicottero dell’Aeronautica Militare Italiana è poi riatterrato a Modena-Marzaglia ed in attesa del ritorno del Prefetto Gbrielli , i Piloti si sono rifocillati all’Ostaria Gente Dell’Aria, il ristorante  adiacente all’Aeroporto di Modena con un caffè ed un panino offerto dallo staff del locale il tutto incorniciato da una foto ricordo .

Attorno alle 11,35 , li velivolo  ha rimesso in moto le turbine alla volta di Imperia con a bordo il Capo Della P.C.N. Gabrielli per un’altra missione.

Ancora una volta l’Aeroporto di Modena-Marzaglia è stato in prima linea nella collaborazione durante le emergenze .

Un ringraziamento speciale ai componenti dell’equipaggio dell’ equipaggio dell’ ” I-81811 ” : Capitano Daniele Gamba ,  Col. Ivaldi Sergio ed il M.llo  Di Gaetano Franco  per la simpatia dallo staff dell’Ostaria Gente dell’Aria.

GUARDA VIDEO 1

http://www.youreporter.it/video_AW-139_VIP_del_31_Stormo_per_l_emergenza_SECCHIA_4

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http://www.youreporter.it/video_AW-139_VIP_del_31_Stormo_per_l_emergenza_SECCHIA

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www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight” Goldoni


25 Gennaio 2014

Una giornata spettacolare e una visibilità pressochè illimitata, questi gli ingredienti che hanno dato vita al volo di oggi.

Ore 16.00: Attilio, Mirko ed io siamo decollati a bordo dell’I-EMHW, il Piper Pa-28R 201 (c/n 28R-7737125) dell’Aero Club di Modena per un giro attorno al Monte Cusna .

 

 

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http://www.youreporter.it/video_Facendo_la_barba_al_Cusna

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Piergiorgio”pierinoinflight”Goldoni


19 Gennaio 2014

A rischio Bastiglia, Bomporto e le zone limitrofe. Preallarme per alcuni Comuni: il capoluogo, Castelfranco, Nonantola, Ravarino, Camposanto e Finale Emilia

La pioggia degli ultimi giorni con l’aumento del livello dei fiumi Secchia e Panaro ha colpito alcuni comuni in provincia di Modena. I vigili del fuoco hanno evacuato alcune persone con l’elicottero nelle frazioni vicine a Bastiglia e Bomporto. Il Secchia è infatti tracimato in località Ponte dell’Uccellino, ai confini tra Bastiglia e Modena, dove è stata decisa anche l’evacuazione della casa di riposo ‘S. Anna’. Sono circa un centinaio le persone evacuate dalle abitazioni nella zona di San Matteo di Bastiglia.

Per quanto riguarda invece il Panaro, la Protezione civile ha attivato alle 7 di domenica mattina la fase di preallarme. Riguarda sette comuni del Modenese, tra cui il capoluogo. Gli altri comuni interessati sono Castelfranco, Nonantola, Bomporto, Ravarino, Camposanto e Finale Emilia. Nella zona di pianura sono stati registrati “alti livelli idrometrici con superamento del livello 2″. Sono possibili allagamenti di aree golenali, “con potenziale interessamento di abitazioni o attività private”.

La fuoriuscita di un ingente quantitativo d’acqua provocata dalle fessurazioni nell’argine del Secchia ha determinato l’interruzione della circolazione sulla strada statale 12 e l’allagamento dei piani bassi di alcune abitazioni rurali. Da qui la necessità di evacuare alcuni residenti. Il prefetto Michele Di Bari ha tenuto una riunione del Centro coordinamento soccorsi per fare il punto della situazione, in stretto contatto con il Centro unificato di protezione civile della Provincia. E’ stato attivato il Piano di Protezione civile per il rischio idraulico ed è stato diramato l’allarme ai Comuni lungo i corsi dei fiumi Secchia e Panaro.

L’Aipo, autorità competente per la gestione idraulica dei corsi d’acqua nell’Emilia Romagna, sta intervenendo per far fronte alla situazione critica. I lavori per la riparazione della rottura dell’argine si protrarranno per le prossime ore e nel più breve tempo possibile, considerando l’evolversi della situazione vista la previsione di piogge per tutta la giornata. L’intervento è stato condiviso dal presidente della Regione, Vasco Errani, questa mattina sul territorio con l’assessore alla protezione civile Paola Gazzolo, il presidente della Provincia Emilio Sabattini, il prefetto di Modena Michele Di Bari, i vigili del fuoco e le strutture tecniche competenti

Infine in mattinata si è alzato in volo dall’Aeroporto di Modena-Marzaglia un velivolo per effettuare una ricognizione fotografica per la mappature dell’emergenza soprattutto nella zona di Albareto.

Fonte:  www.ilfattoquotidiano.it


19 Gennaio 2014

Il famoso canale di marketing Groupon, nato negli Stati Uniti nel 2008, è finito nel mirino dell’Antitrust a causa di centinaia di segnalazioni e denunce ricevute dalle associazioni consumatori.

Un’istruttoria è stata aperta per verificare «la diffusione di informazioni commerciali ingannevoli e l’incapacità del servizio di assistenza-clienti». Sembrerebbe infatti che alcune società legate a Groupon siano state responsabili della messa in atto di alcune pratiche che avrebbero danneggiato i consumatori.

Le società in questione sarebbero Groupon Srl International, International Travel e Goods Global, accusate di aver diffuso informazioni commerciali ingannevoli e di essere dotate di un servzio di assistenza clienti inadeguato a far fronte alle richieste e ai reclami dei consumatori.

La società ha prontamente risposto alle accuse, sostenendo di essere incessantemente al lavoro per soddisfare le richieste dei clienti e per adeguarsi ai sempre nuovi standard qualitativi del business, al fine di garantire il  miglior serzio possibile. Groupon starebbe inoltre «collaborando attivamente con l’Antitrust per fare sì che i diritti dei consumatori siano pienamente rispettati»

(fonte www.ilsecoloxix)

Fonte:www.infooggi.it


19 Gennaio 2014

Un’esperienza unica, irripetibile. Quel 22 febbraio 1996 a Cape Canaveral la Gazzetta c’era, unico giornale modenese ad assistere dal vivo a un momento storico: il primo modenese nello spazio. Fu l’allora direttore Antonio Mascolo ad inviarmi negli Stati Uniti per assistere al lancio dello Space Shuttle con a bordo Maurizio Cheli, 36 anni da Zocca. Nonostante siano passati 18 anni, il ricordo di quell’emozionante giornata è ancora intatto.

IL GIORNO PIÙ LUNGO

Giovedì 22 febbraio 1996. La partenza dello Shuttle è fissata per le 15,18, le 21,18 italiane. Da Cocoa Beach (pittoresco paesello balneare definito, con eccesso di benevolenza, la Rimini della Florida) arriviamo alla base spaziale di Cape Canaveral alle 8 del mattino, sette ore prima del lancio. Varcato l’ingresso, il primo flash che mi riconsegna la memoria è quello di un alligatore che prende placidamente il sole sul bordo di uno dei tanti canali d’acqua che costellano la base. All’orizzonte si materializza la sagoma di una gigantesca astronave: è l’Apollo 11 che nel 1969 trasportò Armstrong, Aldrin e Collins sulla luna. Tre chilometri più avanti ecco la navetta Columbia pronta sulla rampa di lancio.

IL TOP GUN DI ZOCCA

Tra i sette astronauti pronti al lancio Maurizio Cheli – primo italiano ad avere il ruolo di mission specialist durante la missione STS-75 – è il più gettonato tra i giornalisti accorsi a Cocoa Beach. In effetti Cheli, rispetto ai compagni d’avventura, è quello che vanta storia e curriculum più curiosi. Innanzitutto è un top gun, ha un carattere estroverso che lo rende simpatico, è sposato con Marianne Merchez (ex astronauta belga) ed è l’unico a potersi fregiare di “tifosi” personali, una cinquantina in tutto, provenienti da Zocca. Una delegazione capitanata dall’allora sindaco zocchese Aldo Preci, dal presidente della Provincia Graziano Pattuzzi e dal fratello di Cheli, Giampietro. Papà Araldo e mamma Eulalia sono invece rimasti a Zocca, davanti a un maxischermo allestito sul sagrato della chiesa.

L’ATTESA

La sera prima del lancio Cheli e i suoi sei compagni d’avventura, come da tradizione, fanno un barbecue sulla spiaggia di Cape Canaveral. La mattina del grande giorno i “magnifici sette” – tra i quali l’altro italiano Umberto Guidoni – si alzano di buon’ora. Dopo la colazione, alle 10 comincia la lunga opera di vestizione: solo per indossare la tuta è necessaria un’ora. Cheli ha il volto tirato per l’emozione ed è l’ultimo a salire a bordo dello Shuttle, non prima di strizzare gli occhi e mostrare un cartello: un cuore con su scritto MC². Tra i giornalisti si scatena la gara all’interpretazione. Questa la nostra: M sta per Maurizio e Marianne, C sta per Cheli. L’astronauta di Zocca ha probabilmente giocato sui doppi sensi: MC² è anche la formula della relatività. Nel “bagaglio” di Cheli anche un pezzo di parmigiano reggiano.

ALTA TENSIONE

L’unica a non voler assistere al lancio è la moglie Marianne: “sono in apprensione, speriamo vada tutto per il meglio” – si limita a dire al telefono dopo aver salutato il marito. Il count down avanza inesorabile, scandito da un maxi cronometro. La giornata è stupenda, temperatura e umidità sono ideali per il decollo. Un leggero venticello scuote l’enorme bandiera americana che fa bella mostra di sè di fronte alla rampa. Negli ultimi minuti che precedono il lancio su Cape Canaveral cala un silenzio religioso, quasi irreale.

IL COUNTDOWN

Il conto alla rovescia si blocca per tre volte, l’ultima a nove minuti dal via. Niente paura, da Houston fanno sapere che è tutto sotto controllo, anche se la tensione si taglia a fette. Del resto negli occhi di tutti è ancora viva l’immagine dello Shuttle “Challenger” che nel 1986 esplode in volo dopo 73 secondi dal decollo. Ma anche negli anni successivi ci furono problemi: nell’89 il lancio della navetta Atlantis, destinata a sganciare verso Venere la sonda Magellano, venne fermato a 31 secondi dal via. Nel 1994 venne evitata un’ altra tragedia: a un secondo dal lancio si spensero i motori dello Shuttle che avrebbe dovuto poi lanciare la navetta Endehaviour.

CHELI NELLA LEGGENDA

L’ultimo minuto prima del decollo lo ricordo come fosse ora. Il Columbia ha ormai terminato di scaldare i motori, con abbondanti fuoriuscite di fumo bianco. Tutti siamo in apnea, da Cape Canaveral fino ai controllori di volo a Houston: meno tre, meno due, meno uno, go! Il boato causato dai motori dello Shuttle è terrificante e si sovrappone all’incontenibile entusiasmo e agli applausi della tribuna, gremita da spettatori e vip. Dopo il decollo tutti seguono trepidanti col naso all’insù il tragitto della navicella che scompare tra le nuvole dopo un minuto e 45 secondi. Lo Space Shuttle passa da quota zero e velocità zero a circa 400 chilometri di quota e a 25 volte la velocità del suono. Maurizio Cheli è già nella leggenda.

IL RITORNO DA EROE

Il viaggio tra le stelle dell’astronauta modenese dura 15 giorni, 17 ore, 41 minuti e 25 secondi. Lo Space Shuttle Columbia torna a toccare terra il 9 marzo 1996 alle 7.58 (le 14.58 ora italiana) sulla pista del Kennedy Space Center di Houston in Texas. Anche in quell’occasione la Gazzetta è lì ad aspettarlo.

Fonte:http://gazzettadimodena.gelocal.it


18 Gennaio 2014

Con il lancio dei satelliti della Aireon, dal 2018 la copertura delle comunicazioni interesserà anche poli, deserti e oceani. E l’Italia partecipa al 12.5% con Enav.

Dal 2018 gli aerei transiteranno per i Poli. Merito anche dell'ItaliaRedazione– Dal 2018 gli aerei potranno attraversare i poli mantenendo le comunicazioni con i controllori di volo. Lo stesso varrà per oceani e deserti.

A permettere questa innovazione sarà il lancio di diversi satelliti: i primi 66 saranno portati in orbita nel 2015, gli ultimi nel 2017.

Grazie a una ricetrasmittente a bordo si potrà conoscere identità, posizione e quota di tutti i velivoli in volo per il mondo, anche in quelle aree attualmente scoperte.

Un sistema che garantirà maggiore sicurezza, un incremento delle rotte, un accorciamento di molte tratte intercontinentali e di conseguenza anche un risparmio sul carburante, sull’inquinamento e sui costi.

A permettere tutto questo la società americana Aireon, a cui l’Italia partecipa con una quota del 12.5% -investimento di 61 milioni di dollari- tramite l’Enav, la società che si occupa dell’assistenza al volo. Questo consentirà al Belpaese di avere un ruolo di primo piano nell’area del Mediterraneo e in quello dell’Asia sud-orientale.

Fonte:www.articolotre.com


18 Gennaio 2014

Nuova vita ai serbatoi di carburante in Vietnam oggi veloci imbarcazioniC’era una volta una moltitudine di serbatoi di carburante aerei risalenti agli anni della guerra in Vietnam. C’era, appunto, ma c’è anche oggi. Solo che questi strani e apparentemente inutili oggetti, hanno trovato nuova vita, grazie all’inventiva dei vietnamiti che li hanno tramutati in veloci imbarcazioni pronte a sfrecciare nelle acque fluviali. Ma facciamo un passo indietro e torniamo con la mente ai terribili anni della guerra in Vietnam. A quel tempo i piloti erano soliti sganciare i serbatoi di carburante e lasciarli cadere a terra per alleggerire il peso dell’aereo.

I serbatoi esterni, infatti, sono estremamente importanti per gli aerei militari in quanto forniscono una quantità di combustibile che va ad integrare i serbatoi interni aumentando quindi l’autonomia dei caccia bombardieri. Tuttavia, i serbatoi ausiliari rappresentano comunque un peso  supplementare che si traduce, quindi, in una ulteriore resistenza che compromette la facile manovrabilità dell’apparecchio. Per rendere l’aereo più agile, quindi, il pilota sgancia i serbatoi non appena essi sono vuoti e inutilizzabili. Questo accadde, ovviamente, anche durante i bombardamenti della guerra in Vietnam, lasciando nelle terre del sud-est asiatico diverse migliaia di serbatoi sganciati ed espulsi. Ma l’ingegno degli abitanti del luogo ha dato prova di estrema attitudine al riciclo, trasformando questi oggetti (ormai rifiuti) in utili imbarcazioni.

Fonte:www.newnotizie.it


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