2015 Marzo

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

30 Marzo 2015

Si tratta infatti di un bellissimo Beechcraft P35V BonanzaI-BXPD (C\N D-7025) basato presso l’Aeroporto di Milano Bresso ed atterrato domenica all’Aeroporto di Modena-Marzaglia..

La lettera lettera “v” viene usata per indicare proprio la singolare forma della  coda, appunto a “V

 

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GUARDA VIDEO

www.youreporter.it/video_Ha_la_V_ma_non_e_un_Visitors_-VIDEO

A mia memoria di velivoli di questo specifico tipo a Modena non ne sono mai atterrati, interessante visita.

P.G.


24 Marzo 2015

Il ministro francese dell'Interno Bernard Cazeneuve vicino al luogo del disastro dell'Airbus 320 di GermanwingsSEYNE LES ALPES, Francia (Reuters) – Un Airbus della Germanwings, compagnia aerea low cost di Lufthansa, con 150 persone a bordo, è precipitato questa mattina in un’area alpina del sud della Francia. Le autorità francesi ritengono non ci siano sopravvissuti.

Secondo la compagnia aerea, il velivolo si è schiantato dopo una discesa durata otto minuti. L’ultimo contatto con i radar francesi si è verificato alle 10,53, a un’altezza di circa 6.000 piedi.

La Dgac, authority francese per l’aviazione civile, ha detto che l’aereo non ha lanciato alcun Sos, ma sono stati gli uomini-radar ad attivare le procedure di emergenza.

Il velivolo è caduto vicino al villaggio di Meolans-Revel, circa 100 km a nord di Nizza, non lontano dal confine italiano, ha riferito la Dgac.

In una informativa al Parlamento francese, il premier Manuel Valls ha detto che un elicottero è riuscito ad atterrare sul luogo del disastro, verificando che non ci sono superstiti.

L’Airbus A320 precipitato era in uso da 24 anni e di proprietà di Lufthansa dal 1991, secondo il database online airfleets.net. Il capitano volava da 10 anni.

Per il momento né Germanwings né le autorità che indagano sul disastro hanno avanzato ipotesi sulle cause dell’incidente. La compagnia ha detto che l’aereo era stato controllato ieri da tecnici della Lufthansa.

Per le autorità francesi ci vorranno “giorni” per recuperare i corpi delle vittime, dato che la zona è montuosa e difficilmente raggiungibile.

Un portavoce del vicepremier spagnolo Soraya Saenz de Santamaria ha detto che a bordo c’erano “45 persone con cognomi spagnoli”. Sarebbero invece 67 i tedeschi a bordo, ha detto Germanwing, avvertendo però che i numeri potrebbero cambiare.

 

Si teme che a bordo ci fosse anche una scolaresca di 16 studenti accompagnata da due insegnanti della cittadina tedesca di Haltern Am See.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detta “profondamente turbata”.

(Jean-François Rosnoblet)

 

Fonte:http://it.reuters.com/


21 Marzo 2015

Poco prima di andare in stampa arriva una amarissima lettera di sfogo di Gianni Zamboni, amico della prima ora e imprenditore illuminato, mosso unicamente dalla passione, con la quale ci comunica che dopo ben 25 anni la storica fiera aeronautica italiana non si terrà più. Finisce un pezzo di storia del volo e finisce nella maniera più paradossale e pazzesca che si possa immaginare, uccisa dall’AeCI, l’ente di diritto pubblico che dovrebbe per statuto promuovere il volo.

Al Direttore di Volo Sportivo
Caro Rodolfo,
ti confermo che nel 2015 la 26a edizione di “Cielo e Volo” non avrà luogo. Se l’atteggiamento dell’Aero Club d’Italia nei nostri confronti non cambierà, possiamo considerare annullati anche tutti gli incontri degli anni futuri, quindi “Cielo e Volo” non si farà mai più. È veramente un peccato, perchè dopo 25 edizioni, tutte di successo, dobbiamo arrenderci di fronte all’atteggiamento ostile di questo sodalizio che, invece, dovrebbe per statuto favorire lo sviluppo e la propaganda del volo. La Skyline Srl, proprietaria della struttura di Ozzano, non è Ente Federato ed è questa la motivazione per la quale ci è impedita l’organizzazione di questo evento. Già nel 2013 Il Gen. Cacciatore, direttore generale di AeCI, ci aveva negato il necessario nulla osta dell’AeCI, dico necessario in quanto le successive autorizzazioni provenienti da ENAC, Prefettura, Vigili del Fuoco e Comune, venivano concesse solo dopo che AeCI aveva dato il suo benestare.

 

Il 2013 l’abbiamo “tamponato in extremis” con una autorizzazione che Cacciatore ha concesso alla Scuola di Volo Cirrus Aviation che è presente nella nostra Aviosuperficie (non so e non capisco come ciò sia potuto avvenire, perchè Cirrus Aviation è Ente aggregato e non federato), e il 2014 attraverso la gentile mediazione dell’Aero Club di Rimini. Per il 2015 non abbiamo alcuna voglia, né intenzione, di chiedere elemosine ad altri Aero Club federati, con il rischio, in assenza delle necessarie certezze, di mettere in moto una organizzazione costosa e faticosa, per poi eventualmente vedere che qualche passaggio, per ottenere le varie autorizzazioni, si possa inceppare. Ti faccio presente che per 23 anni, quindi fino al 2012, l’AeCI ha sempre concesso il nulla osta senza alcuna difficoltà, ma le difficoltà sono iniziate nel 2013 quando Cacciatore, rispolverando un Regio Decreto del 1925 e un Decreto Legge del 1954, mi comunicò che solo gli Enti Federati potevano organizzare incontri aerei. Quello che però maggiormente non capisco è il motivo per cui questo Ente, che è preposto allo sviluppo del volo, possa e voglia impedire iniziative private dirette a tale scopo, appropriandosi di un potere che sicuramente presenta aspetti anticostituzionali nell’arrogarsi in via esclusiva tali iniziative e nell’impedire l’iniziativa privata. Ritengo, ma non ho la voglia di approfondire, che anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, possa definire illegittimo il potere di cui l’AeCI si è appropriato. Come sai, la Skyline, in un programma di sviluppo generale e con spirito imprenditoriale, nel 2014 ha rilevato da Dagapex i marchi “Cielo e Volo” e “Radio Model Show”, con l’intenzione di portare avanti negli anni questi due storici e importanti incontri, ma dopo le grosse difficoltà incontrate con l’AeCI, questo progetto è morto e l’entusiasmo mio personale si è spento. Pensa quale danno l’AeCI sta infliggendo a tutto il comparto aeronautico italiano… Ozzano è sempre stato il punto di riferimento per tutto il mondo del volo italiano ed estero: costruttori di aerei, di motori e di accessori, presentavano a Cielo e Volo le loro produzioni, con la partecipazione di piloti provenienti da tutta Italia e da molti Paesi d’Europa. Ricordo il 2010: in quel “Cielo e Volo” contammo oltre 800 aeroplani. Caro Rodolfo, tu sai quanto ho fatto per il mondo del volo e quanto mi piacerebbe ancora fare. Non è nella mia indole subire una sconfitta, ma credimi, di fronte a questa assurda burocrazia e cecità di funzionari, mi sono arreso. Un abbraccio,
Gianni Zamboni

RISPOSTA DEL DIRETTORE DI VOLO SPRTIVO

Molti dei nostri lettori conoscono Gianni Zamboni solo per “sentito dire” o solo per l’aviosuperficie di Ozzano “Guglielmo Zamboni”, intitolata a suo figlio scomparso in un incidente aereo e ricordato nel migliore dei modi, facendo volare la gente, più gente possibile; una conoscenza “superficiale” così come probabilmente in maniera superficiale lo conoscono in Aero Club d’Italia. Ed è un male, perché chi si occupa di volo deve avere cultura e memoria storica, deve sapere chi ha di fronte. Gianni è la passione per il volo fatta persona, ma senza eccessi e senza protagonismi, anche se con il mitico Renzo Rosetti andava a volare con gli ULM nel Sahara quando ancora Grand Sud Evasion neanche esisteva; se dovessi in qualche modo definirlo non andrei a scomodare la sua capacità imprenditoriale e forse neanche la sua passione viscerale per il volo. Direi semplicemente “è un signore”, un termine oggi desueto. Anche questo, mi perdonino coloro che non vi si riconoscono, un riconoscimento culturale fatto non di educazione e di buone maniere, ma di quel quid che nessuno yesman potrà mai avere. Perché non si compra. Gianni è il “signore” che, appena letta questa lettera, ho immediatamente chiamato al telefono cercando di fargli cambiare idea e promettendogli tutto il mio possibile aiuto.

 

Gianni è il “signore” che con toni amareggiati, ma fermi e affatto astiosi, neanche verso chi ha ucciso 25 anni di storia del volo italiano, mi ha confermato con poche e amare parole la sua decisione, e la sua profonda delusione. Non è servito a nulla dirgli che io al suo posto sarei andato sino in fondo, avrei dimostrato con esposti e ricorsi in tutte le sedi, anche in ambito europeo, l’incostituzionalità di quanto sta facendo AeCI (a quale scopo poi? Chiudere tutto? O solo poter dire di controllare tutto ciò che vola? Il tutto basato poi su un Regio Decreto del 1925 “ante Costituzione” e su una legge di 61 anni fa emanata sulla base della situazione di allora?); a nulla è servito dirgli che io avrei addirittura citato in sede civile i dirigenti AeCI che impediscono, probabilmente in maniera illegittima, ai privati di organizzare manifestazioni aeree (accade solo in Italia!), e che avrei loro richiesto, sempre in sede civile, il risarcimento del danno quantificato (si, perché sono dirigenti di un ente di diritto pubblico, pagati anche un centinaio di migliaia di euro l’anno per promuovere il volo, pagati con i soldi delle nostre tasse, e se non fanno correttamente il loro lavoro e se mi procurano un danno io voglio che ne rispondano personalmente, sapendo che se un giudice mi da ragione devono darmi le chiavi di casa loro o l’intero loro conto corrente bancario per risarcirmi). Come dice un mio caro amico, esperto di questioni giudiziarie: “alcuni dirigenti pubblici a volte prendono decisioni apparentemente assurde, spesso sconfessate dalla storia, dai tribunali o dal furor di popolo, e lo fanno contando su una sorta di impunità assoluta che si riassume nel “tanto nessuno dice mai nulla, nessuno si oppone, nessuno mi può toccare”. Ma il primo che si oppone, semplicemente perché ha la legge dalla sua, e che ha ragione in sede di giudizio, a seconda dei casi li spedisce in galera o azzera i loro conti correnti, o semplicemente li manda a casa e impedisce loro di continuare a guardarsi allo specchio vita natural durante”. Io non avrei mai mollato, ma Gianni mi ha risposto con pacatezza: “no, mi fermo qui, finisce tutto, sono stanco di combattere”.

 

 

Queste parole sono la peggiore delle sconfitte per un motivo che non è ben descrivibile o quantificabile. Ma ci provo lo stesso a spiegarlo: Gianni Zamboni è la persona che ha speso una intera esistenza e un patrimonio, anni di vita vera e soldi “pesanti”, per creare forse la più bella pista italiana, oggi anche asfaltata, con scuole di volo, rifornimento h24 con bancomat, ristorante, officina assistenza e con un plus che non ha prezzo: l’essere sempre accolti con il sorriso sulle labbra e con un abbraccio, chiunque tu sia. Riuscire a far desistere una simile persona, il cui entusiasmo è una risorsa preziosa per l’intero mondo del volo, è il peggior delitto che si potesse commettere. Ma capire questo è ancora una volta una questione culturale, per questo non mi aspetto che sia compreso da tutti. E se qualcuno si sentisse diffamato dalle mie parole gli chiedo pubblicamente di querelarmi, non aspetto altro: avrò modo di spiegare di fronte a un giudice i fatti, la storia di un pezzo di volo italiano e i motivi per i quali ciò che sta accadendo è, a mio giudizio, anticostituzionale. E se avessi ragione, chissà… magari qualcuno sarebbe chiamato a rispondere personalmente delle centinaia di migliaia di euro di danni sofferti da Skyline con la rinuncia alla attuale e alle future manifestazioni, per le quali aveva acquisito i diritti e varato un piano di investimenti a vantaggio di tutti noi e, so che è difficile da capire, a vantaggio anche dell’Aero Club d’Italia. Già, perché se il mondo del volo crescesse sarebbe una vittoria anche per AeCI. Ottenuta a costo zero. Ma anche questo, purtroppo, è un ragionamento culturale, lo comprenderanno in molti, ma non tutti; lo comprenderanno, ad esempio, i nostri lettori e tutti i veri appassionati del volo. E, probabilmente, solo loro. Caro Gianni, un abbraccio a te da tutti i piloti italiani e grazie di cuore per i 25 fantastici anni che ci hai regalato (Rodolfo Biancorosso)

 

FONTE: www.volosportivo.com


18 Marzo 2015

Partito da Washington, l’aereo era diretto a Denver. 

777unitd Un uomo è stato bloccato su un volo della United Airlines da Washington a Denver, dopo aver seminato il panico tra i passeggeri.

Poco dopo il decollo, infatti, l’uomo si è alzato e,urlando “jihad, jihad”, si è messo a correre nel corridoio dell’aereo verso la cabina di pilotaggio.

E’ stato fermato e neutralizzato dagli altri passeggeri prima che potesse raggiungerne la porta.

 

L’aereo è rientrato subito a Washington, ma le autorità avrebbero escluso legami con l’Isis.

 

Gli attimi di panico sono stati ripresi da un telefonino e il video è stato postato su Reddit: nelle immagini l’uomo a terra, con il viso insanguinato, si è scusato e ha pianto.

Una volta a terra l’uomo è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Gli investigatori hanno detto che non hanno trovato armi né sulla persona né in stiva. Nessun passeggero è rimasto ferito.

 

 

www.articolotre.com


14 Marzo 2015

Accidenti, si parla di almeno 10, 15 anni fa‘, durante una delle prime gite di gruppo dell’Aero Club di Modena, in questo caso in quel di Venezia.

 

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In questa foto compare gente che da anni, per i motivi più disparati non frequenta più il gruppo di volo del sodalizio modenese , chissà a volte però ritornano……

P.G.


14 Marzo 2015

Una suggestiva fotografia scattata pochi istanti prima di un lancio dal Cessna U206B Super Skywagon I-CJAO (C\N U2060782) di un gruppo di Paracadutisti dell’Esercito Italiano durante una campagna addestrativa sull’Aeroporto Ferdinando Bonazzi di Reggio Emilia.

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P.G.


7 Marzo 2015

INDIANA JONES3L’attore Harrison Ford ricoverato in ospedale dopo un incidente aereo. Le Ultime notizie arrivano direttamente dal figlio dell’attore che su Twitter ha rassicurato i fan sulle condizioni di Harrison Ford, dicendo che si rimetterà presto. Harrison Ford stava guidando un monomotore d’epoca, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, quando all’improvviso per un’avaria al motore, l’aereo si è schiantato su una pista da golf in California.
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Le condizioni di salute non sembrano essere preoccupanti, ma c’è chi ha riferito che l’attore aveva il viso insaguinato quando sono arrivati ​​i soccorsi, ma era ancora cosciente. L’attore, al momento, è in ospedale per tutte le cure del caso, ma le condizioni di salute non sono allarmanti, anche se ha riportato molte ferite.Il mondo di Hollywood tramite i social network sta facendo gli auguri di pronta guarigione all’attore di Indiana Jones, ma si attende il primo bollettino medico diramato dall’ospedale per chiarire se Harrison Ford è davvero fuori pericolo.

 

Di Paola Gioia

 

 

Fonte: http://it.ibtimes.com/


6 Marzo 2015

INDIANA JONES2L’attore era alla guida di un velivolo a elica degli anni ’40. L’incidente per problemi tecnici poco dopo il decollo: lo schianto in un campo da golf vicino Los Angeles

 

 

 

Harrison Ford è rimasto ferito gravemente in un incidente aereo. L’attore era ai comandi di un piccolo velivolo di sua proprietà, quando si è schiantato al suolo nel campo di golf Penamr a Venice poco fuori Los Angeles. Lo riferisce il sito web TMZ. Harrison Ford, 72 anni, ha riportato diversi tagli profondi alla testa ed è stato ricoverato in un vicino ospedale. Secondo alcuni testimoni aveva il volto completamente insanguinato, ma era cosciente.

 

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«L’incidente è avvenuto alle 14,25 locali (le 23,25 in Italia) a causa di un malfunzionamento meccanico che ha causato l’accaduto», ha riferito la polizia.

Secondo quanto riferiscono alcuni media Usa, Harrison Ford aveva segnalato difficoltà tecniche già subito dopo il decollo chiedendo di poter atterrare.

 GUARDA IL VIDEO DEI SOCCORSI

http://pstream.lastampa.it.dl1.ipercast.net/lastampa/2015/03/06/uPGUpgwC.mp4

 

Ford, celebre per i ruoli, tra i tanti, di Indiana Jones e Ian Solo in Guerre Stellari (per cui doveva partecipare alle riprese dei nuovi capitoli delle due saghe) è un patito di aerei. Al momento dell’incidente pilotava un Ryan PT-22, un rarissimo aereo ad elica da addestramento militare degli anni ’40.

 

 

Fonte:www.lastampa.it/


1 Marzo 2015

Partita nel solito grigiore padano e tramutatasi in calda e soleggiata, questa giornata d’inizio Marzo ha visto la solita squadra di svitati dell’Aero Club di Modena capeggiata dal buon Santino, ai comandi del Piper PA-32R-301 Saratoga SP I-TECO (C\N 32R-8113038), da Elvio,  Giancarlo, Gino ed il sottoscritto, trasferirsi per una bella mangiata in compagnia all’Aeroporto di Ferrara.

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GUARDA VIDEO

www.youreporter.it/video_Gita_in_terra_Estense

 www.youreporter.it/video_Gita_in_terra_Estense_2

 

 

PG


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