2016 Marzo

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

31 Marzo 2016

Da domani, primo aprile, la compagnia aerea irlandese low cost Ryanair eliminerà sette delle sue attuali rotte che prevedono partenze e arrivi all’Aeroporto di Alghero-Fertilia, che si trova nel nord-ovest della Sardegna ed è uno dei più importanti dell’isola.

rayray

Già negli ultimi mesi Ryanair ha cancellato altre sette rotte e dal primo novembre ne eliminerà altre sei. Fino a qualche mese fa c’erano voli Ryanair verso circa venti destinazioni diverse; dal primo novembre i voli saranno solo verso tre destinazioni nazionali: Bergamo, Pisa e Bologna.

– Non ci saranno più dal primo aprile quelli per: Girona-Barcellona, Madrid, Dortmund, Düsseldorf, Roma-Ciampino, Cuneo e Treviso
– Non ci saranno più dal primo novembre quelli per: Londra, Bratislava, Bruxelles, Eindhoven, Francoforte e Memmingen
–  Non ci sono più da alcuni mesi i voli per: Stoccolma, Göteborg, Parigi, Dublino, Ancona, Torino e Trieste.

Dal 2009 l’aeroporto di Alghero è un hub Ryanair: significa che la compagnia aerea non usava solo l’aeroporto per arrivi e partenze ma ci faceva sostare i suoi aerei e usava lo scalo come sua base operativa. Dal primo novembre l’aeroporto di Alghero smetterà anche di essere una base operativa di Ryanair, che già a fine 2015 aveva anticipato la decisione spiegando di dover gestire diversamente i suoi aerei tra i suoi vari hub. Ryanair non ha fatto nessun esplicito riferimento a questioni economiche ma già nel dicembre 2015 La Nuova Sardegna scriveva che la decisione avrebbe potuto essere collegata ai “contributi non percepiti negli ultimi due anni dalla Regione” e a una “polemica sugli aiuti banditi dall’Unione Europea”.

L’edizione del 31 marzo della Nuova Sardegna ha titolato in prima pagina “Senza voli low cost Alghero muore“, spiegando che in base ai dati dell’ENAC (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) il 71 per cento dei passeggeri che nel 2015 sono transitati dall’aeroporto di Alghero l’hanno fatto con dei voli Ryanair. Secondo i dati di Assaeroporti e della Società di Gestione Aeroporto di Alghero (SoGeAAL) nel 2015 sono passati da Alghero poco meno di un milione e 678mila passeggeri. L’aeroporto perderà quindi più di un milione di passeggeri, molti dei quali turisti. Per arrivare in Sardegna dall’Europa o dalle parti d’Italia non vicine a Bergamo, Pisa e Bologna bisognerà usare gli aeroporti di Olbia o Cagliari.

Sempre secondo i dati di Assaeroporti e di SoGeAAL il 2015 è stato l’anno in cui sono passati più passeggeri da Alghero e nel gennaio 2016 i passeggeri sono stati il 4,3 per cento in più rispetto a quell del gennaio 2015. La Nuova Sardegna scrive che “la speranza, da qui all’autunno, è cercare di fare cambiare idea a Ryanair” e che la trattativa per quanto riguarda la chiusura dell’hub e il taglio dei voli previsto per novembre non è ancora del tutto chiusa. È però ormai tardi per rimediare ai voli che saranno eliminati dal primo aprile e che causeranno problemi a chi, nel nord-ovest della Sardegna, vive di turismo. La Nuova Sardegnaspiega anche che oltre a provare a trattare con Ryanair c’è anche chi sta cercando altre soluzioni

Da una parte [c’è] la SoGeAAL, la società di gestione dello scalo, impegnata a tessere rapporti con numerose compagnie, dall’altra il mondo imprenditoriale che si è unito per raccogliere fondi e cercare, oggi ma soprattutto in futuro, di incidere in maniera importante nelle strategie del trasporto aereo, dialogando con gli operatori e individuando le migliori destinazioni.

 

Gli imprenditori hanno anche creato un fondo chiamato “Destinazione Sardegna”, che già l’11 marzo aveva raccolto circa 500mila euro. Il fondo era stato aperto ancora prima che la decisione di Ryanair diventasse effettiva ma non è ancora bene chiaro come saranno investiti quei soldi. Una delle ipotesi è trovare una nuova compagnia low cost che sia disposta a volare da e verso Alghero, permettendo nuovi collegamenti con l’Europa.

Intanto i problemi conseguenti alle scelte di Ryanair non riguardano solo Alghero: dal primo aprile anche l’aeroporto di Cagliari perderà cinque rotte Ryanair, da aggiungersi a tre che erano già state eliminate in autunno. Rispetto a quello di Alghero l’aeroporto di Cagliari è però più grande e frequentato da più compagnie aeree: si prevedono problemi e cali di passeggeri, ma non saranno tanto grandi e problematici quanto quelli di Alghero. Sia EasyJet che Eurowings hanno da poco fatto partire nuove rotte da e verso Cagliari.

I principali siti d’informazione della Sardegna scrivono che l’aeroporto che sembra poter trarre vantaggio dalla situazione generale è quello di Olbia-Costa Smeralda, che si trova a nord-est della Sardegna. L’aeroporto di Olbia e quello di Alghero sono entrambi nel nord della Sardegna ma sui due lati opposti dell’isola: distano 128 chilometri e per andare in auto da un all’altro ci voglio, in normali condizioni di traffico, tra l’ora e mezza e le due ore. L’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda è in crescita e al momento ha voli verso 56 destinazioni in 17 paesi.

Fonte:www.ilpost.it/


31 Marzo 2016

La società americana si concentrerà sulla produzione di aerei a medio raggio, ridotta al lumicino quella dei famosi 777 o 747. L’azienda ha attivato un piano per incentivare l’esodo e limitare le sforbiciate involontarie, insieme ad altri interventi per contenere i costi.

jumbo

ROMA – Mamma Boeing taglia posti di lavoro. Roba da far tremare i polsi in ogni azienda quando si parla di 4mila persone in uscita. Ma il colosso aerospaziale americano è abituato a queste improvvise scalate di marcia e tagli pesanti visto che la sua forza lavoro media è di circa 160mila dipendenti. Ma oggi Boeing piange una riduzione dei flussi nelle catene di montaggio degli aerei passeggeri e quindi la riduzione di personale nella parte commerciale del gruppo è, come da manuale, la prima via d’uscita alla crisi.

I modelli un tempo galline dalle uova d’oro per il gruppo, come i 777 o i 747 (il noto “Jumbo”), stanno vivendo un atteso e forse un po’ triste finale di carriera con ordini in costante calo. Dal prossimo anno, la produzione dei 777 scenderà da una media di 8,3 aerei al mese a 7, mentre i 747-8 fin da settembre caleranno drammaticamente da 1,3 aerei assemblati al mese a 0,5 al mese, ovvero sei all’anno. Crescerà invece la produzione dei velivoli di breve-medio raggio 737: nel 2017 passerà da 42 a 47 al mese mentre l’anno successivo le catene di montaggio porteranno i modelli del 737 a 52 esemplari finiti al mese e nel 2019 a 57 ogni quattro settimane.

Il taglio della produzione costringe così Boeing a diminuire entro giugno la manodopera, anche se la riduzione di posti di lavoro nell’azienda con fabbriche sparse per gli States, da Los Angeles alla sede originaria di Seattle, avverrà in maniera morbida, vista la cura e l’attenzione (lodevole) indirizzata dal gruppo verso i propri dipendenti.

Ecco allora che Boeing annuncia la dipartita di 4mila persone – molte delle quali quadri e i dirigenti – attraverso incentivazioni, pensionamenti, blocco del turn over. “Solo nel caso estremo di un ulteriore riduzione della produzione”, dice l’azienda, si procederà con tagli più netti e non volontari. Oltre al costo del lavoro, Boeing è impegnata in queste ore a rivedere tutta la catena dei costi e della produzione per un cambiamento a lungo termine delle dinamiche di spesa che incideranno molto più del calo dei dipendenti sulle uscite.

 

finanziarie previste nei prossimi anni. Per il 2016, secondo un annuncio fatto nelle scorse settimane dal numero uno Dennis Muilenburg, i conti e la produzione sono “annunciati” in calo rispetto al 2015. Un rallentamento che la stessa Boeing definisce come “solo temporaneo”.

 

 

FONTE:www.repubblica.it/

 


30 Marzo 2016

L’incidente è avvenuto nei pressi dell’Aeroporto di Iles-de-la-Madeleine. Forse il maltempo le cause dell’impatto

Canada, si schianta aereo: 7 mortiFra le vittime anche un ex ministro

Un piccolo aereo è caduto in Quebec, in Canada: nell’impatto hanno perso la vita sette persone. Secondo i media locali e la Bbc, fra le vittime c’è anche un cameraman ed ex ministro canadese, Jean Lapierre. L’incidente è avvenuto nei pressi dell’Aeroporto di Iles-de-la-Madeleine, forse a causa di condizioni meteorologiche non ideali per volare. Le autorità hanno avviato indagini.

Secondo alcuni testimoni, lo schianto è stato violento e l’aereo di sarebbe spaccato in tre parti. Il piccolo velivolo era partito dall’Aeroporto regionale di St. Hubert, a sud di Montreal.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


29 Marzo 2016

Un Airbus dell’Egypt Air con 81 persone a bordo in volo da Alessandria al Cairo è stato dirottato a Larnaka (Cipro), dove l’aereo è atterrato.

Il dirottatore, che è armato, ha fatto scendere dal velivolo prima donne e bambini e poi quasi tutti gli altri passeggeri, compreso un italiano.

Alla fine l’uomo, che il ministro degli Esteri di Cipro ha identificato in Seif Eldin Mustafa, si è arreso. Il dirottatore avrebbe agito per motivi personali e non sarebbe un terrorista. Secondo il ministro degli Esteri cipriota sarebbe una persona “instabile”.
Aereo Egypt Air dirottato su Cipro. Liberati ostaggi e arrestato attentatore

Anche l’ex moglie del dirottatore, Marina Parashkou, avrebbe partecipando ai negoziati. Lo riporta Al Arabiya. Secondo alcuni media citati dalla Bbc in un tweet, il dirottatore aveva chiesto di vedere la sua ex moglie, che vive attualmente a Cipro.

Sull’aereo il volo è l’MS181 – oltre al dirottatore erano rimasti alla fine tre passeggeri, il pilota, il co-pilota e tre membri dell’equipaggio.

Il dirottatore aveva chiesto il rilascio di prigionieri in Egitto. Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha detto che il dirottamento dell’aereo dell’Egypt Air non è legato al «terrorismo». Ci sono motivi personali dietro il gesto del dirottatore. «È una questione relativa a una donna. Stiamo facendo tutto il necessario per rilasciare gli ostaggi», ha aggiunto Anastasiades nel corso di una conferenza stampa.

Anche il ministero degli Esteri egiziano ha confermato la versione dei motivi personali, affermando che il dirottatore sta chiedendo asilo politico e di parlare con la sua ex moglie. «Non è un terrorista, è un idiota. I terroristi sono folli, ma non sono stupidi. Questo ragazzo lo è», hanno detto fonti ufficiali del ministero degli Esteri egiziano citate dal Guardian.

Inizialmente le autorità egiziane avevano identificato il dirottatore con Ibrahim Samaha, 27 anni, professore di medicina veterinaria ad Alessandria. L’uomo però ha detto di non essere l’autore del dirottamento, ma di essere uno dei passeggeri del velivolo che sono stati rilasciati. Lo riporta il Guardian che cita la Bbc.

«Non sapevamo cosa stesse succedendo», ha detto Samaha. «Siamo saliti sull’aereo e siamo rimasti sorpresi quando i membri dell’equipaggio hanno cominciato a prenderci tutti i passaporti, che è inconsueto per un volo interno – ha proseguito -. Dopo un po’ ci siamo resi conto che stavamo salendo di altitudine. A quel punto sapevano che ci stavamo dirigendo verso Cipro. All’inizio l’equipaggio ci ha detto che c’era un problema con l’aereo, solo più tardi abbiamo appreso che l’aereo era stato dirottato».

In un primo momento si era sospettato che il dirottatore avesse una cintura esplosiva. Successivamente tuttavia  le autorità di Cipro hanno fatto sapere che «non c’era esplosivo a bordo dell’aereo egiziano dirottato». Lo riferisce l’agenzia ufficiale egiziana Mena citando «fonti della sicurezza». Anche il pilota dell’Airbus, Amr al-Gamal, aveva raccontato al ministero dell’Aviazione civile egiziano di essere stato minacciato dall’attentatore con una cintura esplosiva, che poi però si è rivelata una falsa minaccia. Samaha, avrebbe inoltre chiesto di atterrare in Turchia, ma il pilota gli ha spiegato che non c’era carburante sufficiente a coprire la rotta. È stato il piota Gamal a contattare per primo la torre di controllo del Cairo per segnalare il dirottamento, come ha spiegato al Arabiya.

Le autorità cipriote hanno schierato le proprie forze dell’antiterrorismo. L’aeroporto è stato chiuso dopo l’atterraggio dell’Airbus dirottato. Allo scalo sono giunti i ministri della Difesa, degli Esteri e dei Trasporti di Cipro.

L’Airbus 320 della EgyptAir dirottato su Cipro sarebbe dovuto atterrare al Cairo alle 7 e 15 di questa mattina, ora locale. Alle 8 e 30, però, i dirottatori hanno contattato la torre di controllo dell’aeroporto internazionale di Larnaca per chiedere l’autorizzazione ad atterrare. L’aereo è così atterrato a Cipro alle 8 e 50, ora locale.

Fonte:www.ilmessaggero.it/


29 Marzo 2016

Non si tratta di operazioni di sicurezza legate agli attacchi terroristici recentemente avvenuti in Belgio, ma solo di un ordine ricevuto dai due piloti italiani dei caccia

eurofighter

Ventimiglia. Il pomeriggio di pasquetta molti cittadini e turisti in visita all’estremo ponente ligure lo hanno trascorso con il naso all’insù, cercando di capire perché ci fossero due aerei velocissimi e altrettanto rumorosi in cielo.

Erano due Eurofighter dell’Areonautica Italiana, che si sono alzati inscramble a caccia di un velivolo non identificato che stava sorvolando lo spazio aereo nazionale.

Decollati dalla base di Grosseto, i due Eurofighter – che viaggiano al doppio della velocità del suono – hanno raggiunto la Liguria e, sopra Sarzana, hanno intercettato un velivolo monomotore, decollato da Ajaccio e diretto in Germania. Colpevole di non aver stabilito un contatto radio con gli enti del traffico aereo nazionale, il pilota dell’aereo si è visto affiancato dai due caccia, dotati tra l’altro di cannoncino da 30 millimetri e missili a guida radar.

Agganciato dai due Eurofighter, il pilota del piccolo monomotore ha chiesto di poter atterrare ad Orange, in Francia. I due caccia lo hanno così scortato fino a destinazione.  E il “giallo” della pasquetta che ha tenuto con il fiato sospeso centinaia di persone ha trovato così una soluzione.

Non si tratta di operazioni di sicurezza legate agli attacchi terroristici recentemente avvenuti in Belgio, ma solo di un ordine ricevuto dai due piloti italiani dei caccia: quello di raggiungere e agganciare l’aereo non identificato. Questo il motivo per cui due esemplari del più avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa hanno sorvolato il nostro cielo.

Fonte:www.riviera24.it/


28 Marzo 2016

Pilota e copilota avrebbero litigato e, nell’audio delle scatole nere, si sente un ufficiale urlare “Dove vai? Fermati”

E’ l’errore umano la causa più probabile dell’incidente aereo del 19 marzo, quando un jet della FlyDubai si è schiantato in Russia a Rostov, sul Don. Il quotidiano Kommersant ha pubblicato la trascrizione delle scatole nere: pilota e copilota avrebbero litigato e si sente un ufficiale urlare “Dove vai? Fermati“. Dopo un fallito tentativo di atterraggio, il pilota alza la prua dell’aereo per correggere la manovra, ma così facendo aggrava la situazione.

Dopo il fallito tentativo di atterraggio, causato dal maltempo, c’è stata una drammatica diminuzione nella portanza. Stando al quotidiano, è stato proprio il tentativo di correzione della manovra a causare lo schianto. Tutte le 62 persone che erano a bordo sonomorte nell’incidente.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


28 Marzo 2016

Stava effettuando una missione di ricognizione…

Dodici soldati morti e due gravemente feriti è il bilancio dello schianto di un elicottero da trasporto Mi-17 militare, avvenuto in Algeria, nella provincia di Adrar, a sud-ovest del paese.

Lo ha reso noto il ministero della Difesa. Le cause dell’incidente non sono ancora chiare. Secondo l’emittente radiofonica privata, Ennahar, l’elicottero si sarebbe schiantato in un contesto di scarsa visibilità e in una regione che, nei giorni scorsi, è stata attraversata da forti tempeste di sabbia.

L’elicottero – sempre secondo Ennahar – stava effettuando una missione di ricognizione.

Fonte:www.lastampa.it/


28 Marzo 2016

(ANSA) – ALGERI, 28 MAR – Dodici persone sono morte e altre due rimaste gravemente ferite nello schianto di un elicottero militare nel Sahara durante una missione di ricognizione, rende noto il ministero della Difesa algerino.

 © EPA

Il dicastero spiega in un comunicato che sarebbe stato un “guasto tecnico” a causare l’incidente avvenuto tra le città di Adrar e Reagan, nella regione di Tamanrasset.

Avviata un’indagine. Le forze di sicurezza algerine sporadicamente si scontrano con estremisti islamici, solitamente membri della branca nordafricana di Al Qaeda basata in Algeria.

 

Fonte:www.ansa.it/


28 Marzo 2016

Nonostante l’attività “volatoria” dell’Aero Club di Modena, fosse ferma per la festa della Santa Pasqua la passione del volo non si è fermata.

SAM_5794 SAM_5811

Vando e Stefano Grazioli, aeromodellisti del sodalizio aviatorio modenese, so sono intrattenuti tutta la mattinata esibendosi per piacere proprio ed anche di alcuni avventori dell’Ostaria Gente dell’Aria, in voli acrobatici con i loro aeromodelli a turbina.

SAM_5809 SAM_5800 SAM_5797SAM_5803

Stefano col suo fantastico Fiat G91R nella livrea dell’Aviazione Militare Portoghese, Vando con una riproduzione di un McDonnell F-3H “DEMON” della U.S. NAVY, la Marina Militare degli Stati Uniti D’America.

Insomma, qui non ci si ferma mai…..

P.G.


27 Marzo 2016

Annullato il “progetto Fano”, una mangiata di pesce sul mare, a causa dell’indisposizione di alcuni membri dell’equipaggio, avevo già tirato i remi in barca  con la convinzione di passare un tranquillo “sabato pre pasquale” a far chiacchiere in Aero Club

…Invece…

 

L’inatteso arrivo di Roberto, protagonista dell’avventura a Portoroz di un paio di settimane fa, mi sono trovato a far parte di un bellissimo volo sul Lago di Garda, a bordo dell’I-EMHW, il Piper 28R Arrow, dell’Aero Club, seguito da un touch and go, sull’Aeroporto di Verona-Boscomantico, per poi rientrare al campo di Modena.

20160326_110232

20160326_130937 SAM_5714

La squadra era completata da Mirko, anch’egli della “compagine slovena” e da Loris, altro protagonista di raid “avioculinari”

volovoletto

La rotta prevedeva il decollo da Modena, sorvolo dell’incrocio autostradale di Campogalliano, Carpi, Luzzara, Mantova, su fino a Peschiera del Garda, punto d’inizio del tour panoramico del lago che, in senso orario  ci avrebbe portato da Sirmione a Salò, su su fino a fino a Malcesine e giù verso Torri del Benaco per poi virare a sinistra verso il secondo scalo veronese per un touch and go.

SAM_5732 SAM_5718 SAM_5725 SAM_5734 SAM_5745 SAM_5743 SAM_5738 SAM_5727 SAM_5719 SAM_5721

Di li verso Soave (VR) poi Montagnana, rientro su Carpi , Campogalliano ed in fine l’Aeroporto di Modena.
Un paio di orette di volo per lo più accompagnate da una noiosa turbolenza data da cumulaglia di calore.
Unico momento di relax sul lago dove abbiamo potuto ammirare lo splendido scenario che ogni volta ci regala emozioni nuove.

SAM_5750

Rientrati al campo abbiamo mangiato all’Ostaria Gente dell’Aria, ristorante dell’Aeroporto.

Il pomeriggio è proseguito poi in tranquillità con vari movimenti di aerei elicotteri ed ultraleggeri attorno e sul campo di Modena.

Attorno alle 17,30 mi vedo nuovamente catapultato a mia insaputa in un altro volo, stavolta sul Piper 31-325C/R I-LUAN, bimotore dell’Aero Club di Modena, con il quale, insieme ad Hans, Attilio, Valler, Roberto, istruttore della Scuola di Volo, Mirko e Loris, quest’ultimo “ammutinatosi” per impegni famigliari, abbiamo fatto rotta verso il Monte Cimone ed il Libro Aperto, per poi rientrare sulla città di Modena e da li atterrare all’Aeroporto di Marzaglia.

SAM_5785 20160326_172333

20160326_172755

SAM_5788 SAM_5789

SAM_5791

20160326_173859

20160326_173927

20160326_173942

SAM_5792

SAM_5793

20160326_175630

Come si dice, “si chiude una porta e si apre un portone…
…In questo caso di portoni se ne sono aperti due….e belli grossi… 🙂

Che dire…

Una giornata meravigliosa..

P.G.


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.