2016 Ottobre

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

30 Ottobre 2016

Evento speciale ieri in aeroporto a Marzaglia.

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La concessionaria Giorgio Ferrari ha presentato la nuova gamma Jaguar.

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Test drive delle ultime produzioni come la berlina sportiva XE- AWD ed XF-AWD, il suv F-PACE ad alte prestazioni e le potentissime supercar  F-TYPE.

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Il tutto coadiuvato da piloti dell’Aero Club di Modena che si sono alternati ai comandi dei Piper 28 della flotta portando in volo gli ospiti di Jaguar.

Un’altra bella giornata all’insegna della condivisione e dello stare insieme…

 

 

P.G.


30 Ottobre 2016

Paura durante la fase di rullaggio pre-decollo dell’aereo dell’American Airlines che dallo scalo internazionale O’Hare di Chicago avrebbe dovuto raggiungere Miami.

 

Secondo i media locali, durante la fase di rullaggio del Boing 767-300 del volo AA383, verso le 14.30 (ora locale) il pilota ha fermato il velivolo segnalando che da una gomma del carrello in avaria si sarebbe innescato un incendio sull’ala destra e che avrebbe ordinato l’evacuazione ai 161 passeggeri e agli altri 8 membri dell’equipaggio.

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Altri media locali indicano invece il rogo di un motore.
Quello che è certo è che si è originata un’alta colonna di fumo nero visibile a grande distanza mentre in passeggeri hanno lasciato l’aereo usando gli scivoli di emergenza.

Proprio in quei momenti nell’aeroporto era in corso un’esercitazione dei vigili del fuoco e questo ha creato inizialmente confusione nelle comunicazioni anche se poi al tempo stesso questo ha permesso un intervento rapidissimo sulla pista visto che i mezzi e i pompieri erano già operativi.

https://youtu.be/mP1R8icwhl4
Fra i passeggeri ci sarebbero nove feriti lievi: quando le fiamme si sono sviluppate sull’ala destra i passeggeri si sono riversati precipitosamente sul lato sinistro della carlinga.

I serbatoi di carburante avio, che erano pieni visto che l’aereo era pronto al decollo, sono in gran parte installati all’interno delle ali e questo spiega la forza dell’incendio.

Frammenti della gomma potrebbero essere stati aspirati dal motore causandone l’incendio.

https://youtu.be/otcfwhru7cA

Fonte: www.ilmessaggero.it/  Fonte:24/7 EYES

Fonte:VIRAL VIDEO

 

 


26 Ottobre 2016

L’ordigno, secondo fonti russe, potrebbe essere pronto entro il 2018. Dotato di 16 testate atomiche ha un raggio d’azione di 10 mila chilometri.

 

WASHINGTON – Flotte in movimento, soldati Nato prossimamente nel Baltico e in Norvegia, voli spia. La Russia e l’Alleanza «duellano» con mosse e accuse. L’ultima news riguarda il progetto di un nuovo missile nucleare annunciato da Mosca: si chiama RS 28, noto anche come Satan 2, e dotato di 16 testate atomiche.

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La propaganda
L’ordigno, secondo le fonti russe, potrebbe essere pronto entro il 2018, un’arma destinata a sostituire gli attuali SS 18. Con un raggio d’azione di circa 10 mila chilometri il Satan «è in grado di sconvolgere con le sue testate multiple un’area grande quanto la Francia o il Texas», proclama l’agenzia Sputnik, voce propagandistica del Cremlino con la tendenza a rullare i tamburi.

Esperti americani sottolineano, invece, che le novità riguardano l’elettronica, aggiornata e resa più precisa rispetto ai vecchi modelli: «La potenza e il raggio non cambiano», ha affermato uno degli analisti. Sempre secondo le indiscrezioni i tecnici hanno testato il primo «stadio» del missile in agosto e una testata in primavera.

La portaerei verso la Siria
La notizia del Satan 2 accompagna quelle sul lungo viaggio della flottiglia russa guidata dalla portaerei Kuznetsov e diretta in Siria. Non appena è partita dalla base di Severomorsk è stata subito «filata» da numerose unità della Nato che hanno diffuso foto e indicato la posizione della nave.
La task force dovrebbe raggiungere le acque siriane entro i primi giorni di novembre. La sorveglianza della Kuznetsov si è tramutata in una grande esercitazione dell’apparato atlantico, con il coinvolgimento di aerei, sommergibili e fregate norvegesi, britanniche, portoghesi, spagnole.

Polemiche con la Spagna
A proposito della Kuznetsov è sorta una polemica nei confronti della Spagna. Le autorità iberiche hanno autorizzato l’attracco della portaerei a Ceuta, operazione prevista per venerdì e legata al rifornimento. Dalla Nato hanno espresso disappunto e preoccupazione, critiche aperte anche dalla Gran Bretagna. Il governo di Madrid ha preso tempo, ma è stata Mosca a risolvere tutto: nel pomeriggio i russi hanno ritirato la richiesta di scalo nel porto iberico.

Fonte:www.corriere.it/


25 Ottobre 2016

Lo schianto ripreso in diretta:

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L’incidente è stato ripreso dalla telecamera di un’automobile. A bordo c’erano 5 persone: tutte morte. Mistero sulla missione che stava compiendo nei dintorni dell’isola del Mediterraneo. Il ministero della Difesa francese: nostro personale.

Ma ci sono dubbi
Chi c’era a bordo dell’aereo precipitato questa mattina a Malta (e ripreso in questo video postato su Facebook dall’utente Laurent Azzopardi)? Molte le risposte, con conseguenti speculazioni sul tipo di missione.

La prima versione ha ipotizzato che il Merlin IV fosse impegnato nei pattugliamenti al largo della Libia nel quadro dell’operazione Frontex. Successivamente si è parlato di tre doganieri francesi e di 2 membri d’equipaggio.

Ma la Dogana ha smentito. Infine è intervenuto il Ministero della Difesa da Parigi: era nostro personale, partecipava a controlli anti-trafficanti nel Mediterraneo meridionale. Il settimanale Le Point, a sua volta, ha sostenuto che sia i piloti che i passeggeri facevano parte della DGSE, ossia l’intelligence francese.

Il rebus della missione
Il velivolo, in servizio con la società lussemburghese CAE Aviation che lo aveva noleggiato negli Usa, operava per conto delle autorità francesi ed era basato a La Valletta.

Alcuni osservatori hanno ipotizzato uno scenario alternativo a quello della perlustrazione: un viaggio verso Misurata, in Libia, magari per trasferire personale dell’intelligence o militari.

E fonti maltesi hanno poi confermato che la destinazione era proprio la cittadina libica. La Francia, infatti, ha schierato nel paese nord africano unità speciali in supporto alle milizie locali, alcune delle quali sono impegnate contro l’Isis (ma non solo). Stessa cosa hanno fatto gli Stati Uniti e l’Italia.

Inoltre va ricordato che questo spazio geografico è attraversato da aerei da ricognizione e per lo spionaggio elettronico. Molto «noti» sono un paio di velivoli statunitensi che decollano dalla Sicilia o dall’isola di Pantelleria. Un altro da Creta. E spesso si tratta di mezzi noleggiati presso compagnie private americane.

Azione parallela
Nella ricostruzione del settimanale Le Point i due piloti, dopo aver fatto parte del GAM 56, unità che assicura i trasporti riservati per la DGSE, sono passati in una societa’ privata formata probabilmente per missioni «sensibili».

I servizi, con il loro budget, pagano stipendi, forniscono materiale tecnologico, personale e utilizzano la compagnia per interventi anche all’estero. Una soluzione spesso adottata dagli Stati Uniti in teatri complessi, compreso quello libico.

La morte dei 5 francesi segue quelle di altri tre loro colleghi – probabilmente sempre della DGSE – avvenuta in luglio a Bengasi. Si trovavano su un elicottero della milizia del generale Haftar precipitato durante operazioni belliche contro i jihadisti.

Fonte:www.corriere.it/


25 Ottobre 2016

Lo schianto ripreso da un automobilista.

Il ministero della Difesa francese: “Nostri dipendenti in missione”. Ma cosa ci faceva a Malta? E soprattutto: dove era diretto?

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Dopo una serie di rimpalli tra Valletta, Bruxelles e Parigi il ministero della Difesa francese ha, infatti, ammesso che tre dei cinque cittadini francesi morti oggi nello schianto del piccolo aereo caduto a Malta subito dopo il decollo erano dipendenti “in missione di ricognizione” nel Mediterraneo. Ma cosa stavano facendo sull’isola nel mezzo del Mediterraneo?

Il video è stato postato su Facebook dall’utente Laurent Azzopardi (guarda il video). Loschianto, le fiamme e la colonna di fumo sono ben visibili.

E hanno subito scatenato la curiosità sull’ideantità del volo. Curiosità amplificata da una riffa di affermazioni e smentite che hanno fatto capolino in agenzia ora dopo oro. Come ricostruisce Guido Olimpio sul Corriere della Sera, “la prima versione ipotizza che il Merlin IV fosse impegnato nei pattugliamenti al largo della Libia nel quadro dell’operazione Frontex”.

Presto, però, la versione cambia. E viene fuori che si tratta di tre doganieri francesi e due membri d’equipaggio. Ma la Dogana si affretta a smentire. Interviene, quindi, il ministero della Difesa francese: tre dei cinque cittadini francesi morti sono francese “in missione di ricognizione” nel Mediterraneo.

Le altre due vittime erano “dipendenti di un’azienda privata”, probabilmente due contractor.

https://youtu.be/MRWUYd2d_-E

 

Secondo la stampa maltese, il velivolo – sembra un bimotore turboelica sviluppato dall’azienda statunitense Fairchild Metro – era diretto a Misurata, in Libia, dove avrebbe dovuto trasferire militari o personale dell’intelligence francese. Il quotidiano libico al Wasat, però, ha subito smentito tutto.

Fonte:www.ilgiornale.it/


25 Ottobre 2016

Chi sostiene che i graffiti siano solo vandalismo, dopo aver visto queste immagini provenienti dalla città di Perm, negli Urali, si dovrà ricredere.

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E’ durato quasi sei mesi il lavoro di diversi artisti, che a Perm, sulla facciata esterne delle mura perimetrali delle locali Officine Meccaniche hanno disegnato a grandezza naturale diversi aerei che hanno fatto la storia dell’aviazione russa fin dai tempi della Grande Guerra Patriottica: un vero e proprio museo dell’aviazione disponibile per tutti a cielo aperto.

Fonte: it.sputniknews.com


25 Ottobre 2016

Una delle fonti della NATO del Telegraph dice che le navi russe passeranno attraverso la Manica già all’inizio della prossima settimana.

La Marina britannica in collaborazione con le forze NATO prevede di scortare una squadra di navi da guerra russe, dirette verso le coste della Siria come previsto, all’inizio della prossima settimana attraverso La Manica, scrive il quotidiano Telegraph.

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Alla fine di settembre, il portavoce della Flotta del mar Nero ha riferito che l’unità navale mediterranea comprendeva fino a dieci navi e tre flotte di imbarcazioni.

Sabato l’ufficio stampa della flotta del Nord ha riferito che il gruppo navale guidato dalla portaerei “Admiral Kuznetsov” e l’incrociatore atomico “Pietro il Grande” avrebbero cominciato la spedizione nel Mediterraneo.

“La Russia in questo mese ha intenzione di dirigere la sua portaerei attraverso La Manica proprio durante le tensioni in corso tra Londra e Mosca a causa della crisi siriana.

La Marina e i suoi alleati NATO hanno pianificato di scortare le otto navi da guerra russe, che hanno lasciato il porto di posizionamento” si legge sul quotidiano.

Nell’articolo si legge anche che il comando della NATO si prepara a dare il via ad una massiccia operazione “in stile gioco gatto e topo” con l’ “Admiral Kuznetsov” e un gruppo di navi da guerra russe nel nord Atlantico, nel golfo di Biscaglia e nel Mediterraneo.

Una delle fonti della NATO del Telegraph dice che le navi russe passeranno attraverso la Manica già all’inizio della prossima settimana. “Questo non ci ha colti di sorpresa, ci prepariamo a gestire la situazione.

Con grande probabilità le navi passeranno attraverso il mare del Nord, Pas-de-Calais e la Manica.

Possono anche fare una sosta lungo la costa nord-orientale inglese” scrive l’autore dell’articolo. L’autore non esclude che il gruppo di navi da guerra russe possa dividersi e una parte delle navi attraverserà il mare d’Irlanda “per creare più problemi”.

Fonte: it.sputniknews.com


25 Ottobre 2016

Gli elicotteri Ka-52 Alligator con funzionalità avanzate saranno trasferiti all’Aviazione russa alla fine del 2016, è stato comunicato ai giornalisti dagli addetti stampa della ditta Vertolioti Rossii.

Il 21 ottobre 2016, al Ministero della Difesa della Russia durante il giorno del collaudo dei prodotti militari, per il rapporto di fornitura degli elicotteri, ha parlato Yuri Denisenko, l’amministratore delegato della compagnia aerea Progress e Vertolioti Rossii, sulla capacità di distribuzione e per la produzione degli “Alligator”.
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“Attualmente Progress svolge le attività necessarie per aumentare le capacità degli elicotteri Ka-52, in dotazione del Ministero della Difesa, sulla base dell’esperienza del loro funzionamento in condizioni climatiche estreme.

Durante l’anno sono previste ancora consegne di altre partite di “Alligator”, che si trovano in fase finale di produzione e di prova”, ha detto Denisenko.

Durante una videoconferenza con il Ministro della difesa Sergeij Shoigu, Denisenko ha riferito che un’altra partita di elicotteri Ka-52, con successo, ha superato tutti i test militari.

Il Giorno dedicato alla produzione militare al Ministero della difesa della Russia si tiene dal 2014, con l’obiettivo di riassumere la fornitura di armi e di equipaggiamenti per le imprese del complesso militare-industriale nazionale e anche per esercitare un controllo dello Stato sul suo avanzamento.

Gli elicotteri Ka-52 Alligator sono tra le macchine da guerra più perfette nella loro classe. Sono stati progettati per la distruzione di carri armati e blindati.

Le loro avanzate capacità sono di combattimento e abbattimento di elicotteri nemici in prima linea, hanno profondità tattica, funzionano in tutte le condizioni atmosferiche.

Fonte: it.sputniknews.com

 


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