2016 Novembre

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

15 Novembre 2016

Da domani sarà possibile visitare l’interno dell’Aeroporto di Palermo direttamente da un computer, smartphone o tablet grazie a Google Maps. L’Aeroporto di Palermo è il quarto scalo aereo italiano – dopo Linate, Malpensa e Bergamo – e primo nel Centro Sud, ad essere mappato dal Google.

 

Gli strumenti utilizzati da Google per la mappatura sono il Trekker di Street View, uno zaino tecnologico dotato di 15 fotocamere e indossato da un operatore, e il Trolley, un carrellino dotato di fotocamera ad alta risoluzione.

aeropalLe riprese, realizzate nel mese di luglio, riguardano la viabilità esterna e i tre livelli interni dell’aerostazione. Gli utenti avranno la possibilità di scoprire in anticipo il percorso da fare da un settore all’altro dell’aeroporto: dal check-in ai varchi d’imbarco, l’area commerciale, la biglietteria, la zona dove noleggiare un’auto.

Google ha pensato proprio a tutto, perché con le funzioni di Maps sarà possibile calcolare il percorso che vi separa dall’aeroporto, aprendo poi la porta d’ingresso, per dare inizio alla visita in anteprima dell’aerostazione.” Spiega una nota di GESAP, il gestore dello scalo siciliano. “Ma c’è di più. E’ presente anche la funzione “Time Machine” (si attiva cliccando sul piccolo orologio che appare sotto del nome dell’aeroporto) che permette di tornare indietro nel tempo e visionare contemporaneamente anche le immagini del 2008.

Ci fa piacere che Google abbia scelto l’aeroporto di Palermo per continuare a sviluppare il progetto di mappatura degli scali aerei italiani,” affermano nella nota Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta, presidente e amministratore delegato della GESAP. “Per una settimana i tecnici di Google hanno passato nei dettagli tutte le aree dello scalo, comprese le zone esterne, la viabilità, la costa.

La bellezza di questo progetto sta nel fatto che, oltre a visitare gli spazi interni, sarà possibile comparare le immagini dell’esterno tra passato e presente per avere ben chiara la rivoluzione infrastrutturale che stiamo portando avanti.”

Fonte: www.ilvolo.it/


15 Novembre 2016

Il suo aereo si è avvitato e lei si è lanciata con il paracadute, ma è stata falciata dall’ala di un altro apparecchio che volava in formazione stretta con il suo J-10.

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I cinesi piangono la morte in volo della loro prima pilota da caccia. La capitana Yu Xu, 30 anni, era ai comandi di un J-10, apparecchio di punta dell’Esercito di Liberazione Popolare, un jet multiruolo entrato in servizio nel 2004 e considerato il primo caccia cinese capace di rivaleggiare con quelli occidentali. Essersi qualificata per pilotarlo era un onore che aveva fatto di Yu Xu una stella.

di Guido Santevecchi, corrispondente da Pechino

Falciata da un altro aereo
Le circostanze della sua fine sono terribili: Yu Xu, comandante di squadriglia, stava compiendo evoluzioni quando il suo aereo si è avvitato, forse per una collisione con un altro apparecchio o per uno stallo.

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La pilota e il suo secondo hanno fatto in tempo a lanciarsi con il paracadute, ma Yu Xu è stata falciata dall’ala di un altro jet che volava in formazione stretta. Il collega si è salvato e anche il secondo apparecchio è atterrato.

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Yu Xi era diventata la donna copertina dell’Aeronautica militare cinese: era entrata in accademia nel 2005 e con altre 15 compagne era riuscita a conquistarsi il brevetto di pilota da caccia; dopo un’ulteriore selezione Yu era risultata la prima donna a ottenere il comando di un J-10. Fino al suo debutto le donne nell’aviazione militare cinese avevano potuto pilotare solo apparecchi da trasporto. Yu Xi era brava e molto determinata, tanto da essere stata accolta anche nella pattuglia acrobatica «1 Agosto», l’equivalente delle Frecce Tricolori italiane. Aveva sorvolato Piazza Tienanmen durante la parata della festa nazionale nel 2009.

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Sessanta milioni di messaggi
Sul web cinese la notizia ha dato origine a una veglia funebre con 60 milioni di commenti addolorati. Molti hanno ricordato che il successo di Yu li aveva ispirati e incoraggiati a inseguire i loro sogni personali.

Dibattito sul web
Si è anche aperto un dibattito sull’efficienza del J-10 e sulle capacità fisiche di una donna di pilotare un caccia in condizioni estreme. «Voglio sapere se è stato un problema dell’apparecchio o un errore di pilotaggio», ha chiesto un blogger. La stampa di Pechino ha citato diversi esperti di aeronautica che hanno spiegato come «il volo acrobatico è una sfida costante con la morte». «Di solito i piloti sono addestrati per evitare i rischi, mentre quelli della pattuglia acrobatica debbono prenderne di più, per questo Yu merita un rispetto ancora maggiore».


Pavone dorato
Ora gli amici ricordano che Yu era «gentile e umile» e la gente la piange. Era nota al grande pubblico come «Pavone dorato». «Yu era la Hua Mulan dei nostri tempi», ha scritto un blogger riferendosi a una leggendaria donna guerriera cantata in un poema di era imperiale.

Fonte:www.corriere.it/


14 Novembre 2016

Lunedì ultimo viaggio del velivolo che verrà esposto Museo Volo.

 

Il MC Donnell Douglas MD-82 di Meridiana, meglio conosciuto come MD80, lunedì 14 novembre alle 9 atterrerà a Malpensa per poi essere trasportato a Volandia, Parco e Museo del Volo, a Somma Lombardo adiacente all’aeroporto di Milano-Malpensa, dove rimarrà esposto.

Meridiana 1984 consegna I-SMEL Alisarda

Si tratta del primo esemplare di MD80 della flotta Meridiana, entrato in servizio nel 1984, quando arrivò direttamente da Long Beach a Olbia.

Lunga la carriera del velivolo che ha oltre 56mila ore all’attivo. L’MD80 una volta a Malpensa sarà trasportato con una speciale gru all’interno dell’area del museo che arricchirà così la propria collezione di un importante velivolo che ha una apertura alare di oltre 32 metri, una lunghezza di 45 ed una capienza di 165 posti. Troverà collocazione nel pratone di Volandia, fronte aeroporto.

E’ con grande soddisfazione – ha detto il presidente di Volandia, Marco Reguzzoni – che annuncio la buona, anzi ottima riuscita dell’accordo con Meridiana che ha portato ad arricchire la collezione del nostro museo di un gioiello come l’MD 80.

 

E di questo voglio ringraziare pubblicamente Meridiana e il suo presidente per aver scelto Volandia come sede in cui esporre uno dei fiori all’occhiello della compagnia, nonché primo in assoluto della flotta, a dimostrazione di quanto il nostro museo stia diventando sempre più punto di riferimento per l’intero settore, anche per le macchine di grandi dimensioni.

Non dimentichiamo infatti che l’aeromobile in arrivo lunedì affiancherà il Dc 9 presidenziale, che oltre ad aver trasportato alcuni Presidenti della Repubblica, fra cui Sandro Pertini, è stato anche l’aereo di Papa Woytila“.

Grande soddisfazione anche per il presidente di Meridiana Marco Rigotti: “Volandia ha fortemente desiderato ospitare il primo Super 80 entrato nella flotta di Meridiana. Siamo orgogliosi di contribuire all’entusiasmante progetto di Volandia e per questo siamo grati al presidente Reguzzoni“.

FONTE:www.ansa.it/


14 Novembre 2016

Il neo Presidente degli Stati Uniti potrà usare solo l’Air Force One e il Marine One ma possiede anche una flotta personale: ecco quali sono e quanto hanno pesato nella strada verso la Casa Bianca.

Che fine farà il Trump Force One ora che Donald Trump è stato ufficialmente eletto 45° Presidente degli Stati Uniti?

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Forse non tutti sanno che il tycoon statunitense possiede una flotta mista di aerei e elicotteri (cinque aeromobili in totale, tre ad ala rotante) che hanno giocato un ruolo decisivo nella sua campagna elettorale, macinando chilometri senza sosta dalla West Coast alla East Coast per supportare Trump nella sua strada verso la Casa Bianca.

Non è chiaro quale sarà il destino degli aeromobili di Donald Trump: dal suo insediamento in avanti, il neo presidente potrà infatti impiegare esclusivamente l’Air Force One e il Marine One per gli spostamenti aerei: ecco la sua flotta da privato cittadino.

LA FLOTTA DI DONALD TRUMP
Il neoeletto Presidente degli Stati Uniti conta su una flotta di Boeing 757, jet Cessna Citation X e di Sikorsky S-76B. La particolarità della flotta di aerei e elicotteri di Donald Trump è senza dubbio nell’età media degli aeromobili (20 anni, una rarità tra i super ricchi d’America) e nei sontuosi allestimenti custom degli interni.

 

https://youtu.be/0Tmbn5QMIlw

Fino a ieri l’aeromobile preferito da Donald Trump era il suo Boeing 757 (soprannominato Trump Force One): prodotto nel 1991 (e acquistato dal neo presidente nel 2009) il 757 ha anche prestato servizio per qualche anno come aereo di linea in Messico prima di passare tra le mani del miliardario Paul Allen, uno dei fondatori della Microsoft.

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Il bireattore può accogliere a bordo un massimo di 200 persone ed è stato al centro di un eccentrico progetto di rinnovo degli interni che ha visto l’installazione di una stanza da letto e di rifiniture in oro a 24 carati. Lusso anche nelle toilette: le tavolette dei WC, si legge su un focus del New York Times, sono state rivestite di pelle Edelman, la stessa utilizzata per le sedie dello studio della figlia Ivanka.

Nonostante lo sfarzo, la scelta del Boeing 757 (un aeromobile di vecchia concezione) è piuttosto insolita per un uomo da 11 miliardi di dollari.

Più che per veri e propri spostamenti all’estero, piuttosto rari, Trump ha però spesso utilizzato il 757 come testimonial del suo brand e della sua capacità di fare affari: negli anni ‘80 acquistò un Boeing 727 del 1968 da una compagnia sull’orlo del fallimento per una manciata di dollari, risparmiando considerevolmente sull’acquisto di un jet privato di nuova costruzione.

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GLI ELICOTTERI DI DONALD TRUMP
Oltre al Boeing 757 e al Cessna Citation X, Donald Trump è un grande estimatore del costruttore nazionale Sikorsky: possiede tre elicotteri Sikorsky S-76B immatricolati tra il 1989 e il 1990 e acquistati a più riprese tra gli anni ‘90 e il 2014. Gli aeromobili sono stati protagonisti a più riprese nella campagna elettorale del tycoon e hanno giocato un ruolo importante nella pubblicizzazione del brand Trump.

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Uno degli aeromobili è stato anche protagonista di un progetto di rinnovo degli interni, una sorta di “Pimp my Chopper” prodotto dalla CNBC.

 


Tra gli spostamenti in elicottero più noti autorizzati dalla FAA ci sono il trasporto dei bambini alla Iowa State Fair e il noto volo dalla Florida alle Bahamas del 2015 per festeggiare il capodanno con la famiglia.

Il valore medio degli aeromobili si aggira intorno gli 850mila dollari, in linea con la policy di “usato sicuro” intrapresa da Trump per i suoi mezzi personali. Il Sikorsky S-76B di costruzione più recente è stato inviato in Scozia nel 2015 ed è impiegato per il trasporto dei clienti del lussuoso Trump Turnberry Resort.

FONTE:www.helipress.it/


13 Novembre 2016

FLIGHT: GRODNO AVIAKOMPANIA AN-30M EW-281CN MINSK-GRODNO

Being tempted by the idea to join the final scheduled flight of Belavia’s legendary TU-154M on a rotation from Minsk to St. Petersburg and back, it just made sense to change my usual access to Belarus from a direct flight from Frankfurt to a Motor Sich Airlines flight from Zaporizhia, Ukraine.

 

 

Especially, because a YAK-40 and an AN-140 have been planned for scenic flights out of Minsk, the possibility was likely to get a two hour YAK-40 and a two hour AN-140 ride in and out of Minsk for 150 EUR.

Once in Zaporizhia, I could not resist the idea to explore once again the network of this very unusual and unique fine little airline, operating solely aircraft of Soviet and Ukrainian production, equipped with engines developed and manufactured by the Motor Sich Engine Plant.

It was a tough decision whether or whether not to join a very tempting ferry flight back from Minsk to Grodno airport close to the Polish border on board Grodno Avia’s AN-30 right after arrival from Zaporizhia.

 

Weather forecast for Minsk on this Saturday could not be worse, ground visibility of Zero forecasted. However, the low pressure zone accompanied by a gigantic rain front moved forward slower than expected and was not to reach Minsk before Sunday night.

 

So, it was a quick decision to spend money and jump on board my very first flight on board AN-30 with a passenger load on only two ! The crew was very accomodating and understanding and provided all possible seats including cockpit for filming on this 47 minute ride.

This flight on board AN-30 was the third flight on this tour.

History of Antonov 30M EW-281CN

Airframe 1402 was manufactured 1978 at the Aviant factory, delivered to the Division of Central Provinces of Aeroflot on March 27, 1978 and based at Myachkovo, registered CCCP-30001.

 

CCCP-30001 was registered RA-30001, September 23, 1993. RA-30001 was temporarily stored at Myachkovo after October 6, 1999. She was sold to Geodynamika based at Myachkovo
August 7, 2002. Stored from June 16, 2010 and sold to Grodno Aviakompania based at Grodno, Belarus. RA-30001 was registered EW-281CN, September 27, 2011 and is currently active.

Watch and enjoy with me the Sights & Sounds of Classic Aviation.
Thank you for watching my channel

Flight details
Flight : GRX 3003
Date : Saturday, October 8, 2016
Aircraft : AN-30M
Registration : EW-281CN
Previous registrations :
CCCP-30001 (Aeroflot)
RA-30001 (Geodynamika)
Built : 1978
From : Minsk (MSQ)
To : Grodno (GNA)
Take off : 16.16 h (13.16 UTC)
Touch down : 17.03 h (14.03 UTC)
Flying time : 47 minutes
Flying distance : 264 km
Altitude : 10.000 ft
Speed : 390 km/h
Captain : Trushkin
2nd Pilot : Larin
Flight Engineer : Deun
Navigator : Kachalov, Oleg Vladimirovich
Technician : Zayac
Technician : Chuchel

Fonte:Daniel Frohriep-Ichihara


13 Novembre 2016

On Friday July 10th 2015 the Air Clips Team has joined a flight of Ukraine Air Alliance’s 1968-built Antonov 12 freighter UR-CAH from Luxemburg Findel to Las Palmas airport, Gran Canaria (Spain).

Flight UKL 4075 took off at 12:57 hrs local time and almost seven hours later it touched down at 18:34 hrs LPA local time. The airplane was chartered by DB Schenker, the world’s leading specialist for logistics to include special air cargo.

The mission was to bring one huge piece of oilwell equipment to the Canary Islands, where it was desperately needed. The single pipe (1001 x 99 x 99 cms and 10.100 kg weight) arrived on a scheduled Cargolux B747F flight from the United States the same morning and in the absence of suitable scheduled cargo flights, the Antonov was exclusively chartered for the last part of the journey.


The Antonov An-12 (NATO reporting name: Cub) is a four-engined turboprop transport aircraft designed in the Soviet Union. It is the military version of the Antonov An-10 and was made in many variants.
The first prototype flew in December 1957. Over 900 had been built, in both military and civilian versions, before production finally ended in 1973.

The An-12BP entered Soviet military service in 1959. In terms of configuration, size and capability, the aircraft is similar to the United States-built Lockheed C-130 Hercules. Military Soviet and former-Soviet examples have a defensive tail gun turret.

In the 1960s China purchased several An-12 aircraft from the Soviet Union, along with a license to assemble the aircraft locally. However, due to the Sino-Soviet split, the Soviet Union withdrew its technical assistance.

It was not until 1974 that the first Chinese-assembled An-12 had its maiden flight. The Xi’an Aircraft Company and Xi’an Aircraft Design Institute worked to reverse-engineer the An-12 for local production.

In 1981, the Chinese copy version of the An-12, designated Y-8, entered production. Since then the Y-8 has become one of China’s most popular military and civilian transport/cargo aircraft, with many variants produced and exported. A Tu-16/H-6 bomber navigator cockpit design was chosen for Y-8 instead of the original An-12 shorter navigator cockpit design, as the H-6 bomber had been in serial production for some time.

Although the An-12 is no longer made in Russia or Ukraine, the Y-8 continues to be upgraded and produced in China.

The latest Y8-F600 is a joint venture between Shaanxi Aircraft Company, Antonov Aeronautical Scientific-Technical Complex (ASTC), and Pratt & Whitney Canada.

The Y8-F600 has a redesigned fuselage, western avionics, PW150B turboprop engines with an R-408 propeller system, and a two-crew glass cockpit. It is unknown whether the Shaanxi Y-8 remains in production, yet many believe it will remain in production for the foreseeable future.

The here seen An-12BK has an increased 30-tonne (66,140 lb) payload, improved avionics suite, TG-16M APU and the widened cargo door of the An-12BP characterized the An-12BK, which was built exclusively for the VTA (Komandovaniye voyenno-transportnoy aviatsii), a major component of the Soviet Air Force.

Ukraine Air Alliance is an airline based in Kiev, Ukraine. It operates cargo and passenger charters as well as services to Asia, Africa and Europe. Its main bases are Boryspil International Airport (KBP) and Zhulyany International Airport (IEV).

The airline was established on 28 February 1992 and started operations in 1993. It registered with the Ukrainian authorities as a joint stock company and was one of the first private air enterprises in Ukraine to obtain international status through registration at ICAO. The airline has taken part in UN relief flights.

The Ukraine Air Alliance fleet includes the following aircraft (at January 2015): 6 x AN-12 – Registration UR-CGV, UR-CGW, UR-CAJ, UR-CAK, UR-CZZ, UR-CAH

DB Schenker is a wholly owned subsidiary of Deutsche Bahn AG that focuses on logistics. The company, created by reorganisation and rebranding of Deutsche Bahn subsidiaries, comprises a logistics division encompassing air, land, and sea freight, and a rail division made up from European rail freight companies.

Since December 2007 DB Schenker has been the freight logistics subsidiary of Deutsche Bahn.

DB Schenker combines all transport and logistic activities of Deutsche Bahn (DB Schenker rail and DB Schenker logistics) employing over 94,600 staff spread across about 2,000 locations in about 130 countries and now is the biggest freight operator in the UK after buying out English Welsh and Scottish Railway (EWS).
From 1 January 2009 the logistics operations of DB-Schenker, Railion, EWS, and Transfesa were combined under the brand “DB Schenker”

Fonte:Air-Clips.com


13 Novembre 2016

E’ disponibile per iOS e Android il videogioco ufficiale delle Frecce Tricolori il suo nome è “Frecce Tricolori Flight Simulator”, ed il suo costo è di 4.99€ sia su Google Play che Apple Store.

Realizzato da RORTOS, azienda italiana leader mondiale nei simulatori di volo, promette d’essere un esperienza davvero realistica ed esaltante, un gioco dove sarai un pilota della Pattuglia Acrobatica Nazionale, meglio nota come Frecce Tricolori.

Di LaSere

Il comandante delle Frecce Tricolori, maggiore Mirco Caffelli ha detto: “La cura dei dettagli grafici, l’alta definizione degli scenari ed il realismo della simulazione di questo gioco permetterà’ finalmente ai nostri appassionati, di sedersi ai comandi dei velivoli della PAN e provare, in parte, le emozioni dei voli in formazione, la fatica richiesta dal duro addestramento ed il successo di un eccellente lavoro di squadra”.

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All’interno del gioco sono presenti alcuni acquisti in app per lo sblocco di tre nuovi velivoli, ma totalmente opzionali; piloterai uno dei 10 jet Mb339 PAN, Eurofighter Tornado, F-104 Starfighter, per realizzare le famose acrobazie per cui tutti conoscono le nostre frecce.
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Nella sezione piloti e hangar, potrai conoscere meglio tutti i piloti sfogliando le loro schede ed esplorare i veicoli nei dettagli all’interno dell’hangar 3D.

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Le opzioni sono infinite, grazie al meteo realistico le condizioni climatiche influenzeranno la risposta del veicolo, potrai scegliere in che ruolo giocare e provare tutte le virate più famose.

Una volta imparate le configurazioni a Rombo, Cigno, Piramidone e molte altre, cimentati nell’otto cubano e nella virata di Immelmann e sarai pronto per un esibizione.

Sulla carta un simulatore davvero interessante e ricco, aspettiamo di provarlo, ma siamo sicuri non deluderà le aspettative, conoscendo le capacità di Rortos.

FONTE: www.fantagiochi.it


13 Novembre 2016

Un aereo della compagnia Ryanair, decollato dall’aeroporto di Charleroi a Bruxelles e diretto ad Ancona, ha effettuato un atterraggio di emergenza per un problema agli stabilizzatori alari.

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Nello scalo marchigiano è subito scattato il piano di sicurezza, ma l’allarme è poi rientrato e il velivolo è atterrato senza problemi.

Lo hanno reso noto i vigili del fuoco. A bordo c’erano 166 passeggeri.

FONTE : www.tgcom24.mediaset.it/


13 Novembre 2016

Segnaliamo agli appassionati di aviazione e dell’Aeronautica Militare che è disponibile da oggi il simulatore di volo ufficiale delle Frecce Tricolori, noto come Frecce Tricolori Flight Simulator. Il gioco è scaricabile su AppStore e Google Play.

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“Il gioco è nato dalla collaborazione tra Rortos, Aeronautica Militare e Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa. Sotto l’insegna del “Made in Italy” le due eccellenze italiane hanno dato vita ad un prodotto tecnologicamente innovativo: Il nuovo sistema di controllo per mobile infatti consentirà a chiunque di cimentarsi nelle complesse manovre che hanno reso la pattuglia delle Frecce Tricolori famosa in tutto il mondo.”

Apprendiamo anche dettagli sul corpo delle Frecce Tricolori: “nate nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti, la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), meglio conosciuta come “Frecce Tricolori”, debutta nel più realistico dei simulatori di volo realizzato da RORTOS per dispositivi iOS ed Android.”

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Anche il comandante delle Frecce Tricolori, il Maggiore Mirco Caffelli, ha espresso il suo entusiasmo per l’app:la cura dei dettagli grafici, l’alta definizione degli scenari ed il realismo della simulazione di questo gioco permetterà finalmente ai nostri appassionati, di sedersi ai comandi dei velivoli della PAN e provare, in parte, le emozioni dei voli in formazione, la fatica richiesta dal duro addestramento ed il successo di un eccellente lavoro di squadra, caratteristiche che identificano l’impegno quotidiano delle donne e degli uomini dell’Aeronautica Militare.

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Data di uscita: 11 novembre 2016

 

FONTE:www.spaziogames.it/


13 Novembre 2016

L’authority italiana sperimenta per la prima volta al mondo su scali commerciali il controllo a distanza del traffico aereo. Già gestiti in totale sicurezza oltre 100 voli.

Il progetto coordinato con altre autorità europee e alcune compagnie potrebbe diventare operativo dal 2020 consentendo di coordinare il traffico di più aeroporti da un unica sede lontana anche centinaia di chilometri.

di ETTORE LIVINI

MILANO. L’era futuribile delle torri di controllo remote e degli aeroporti commerciali gestiti a distanza è da oggi una realtà più vicina. E l’Italia (per una volta) è in prima fila nella rivoluzione prossima ventura dell’aviazione civile.

Malpensa è stata teatro in queste ore di una prima mondiale assoluta: la gestione sperimentale degli atterraggi e dei decolli di un altro scalo (Linate) in remoto.

L’Enav – parte del Progetto Racoon assieme ad altre autorità dei cieli europei, a Sea e alcune compagnie aeree tra cui Alitalia – ha dotato il Forlanini di un sistema di telecamere ad altissima definizione le cui immagini sono spedite su linee dedicate e a prova di cyberattacchi all’ex-hub internazionale.

Qui, a 50 km. in linea d’aria di distanza, è stata ricostruita una sala di controllo-bis di Linate che “negli ultimi giorni ha gestito con successo, senza incidenti e in assoluta sicurezza oltre 100 movimenti al city airport meneghino”, spiega Maurizio Paggetti, direttore operazioni dell’Enav. Con i controllori di Linate pronti a intervenire in caso di problemi.

Ci sono schermi panoramici a 360 gradi che monitorano tutto il sedime aeroportuale, le immagini degli aerei – con tanto di identificativo in bella evidenza – i dati meteorologici e dei radar in tempo reale. “Il modello di torre remota che speriamo possa entrare in funzione operativa in tempi stretti dopo l’ok alle autorizzazioni“, dice l’ad di Enav Roberta Neri.

Forse, secondo il tam tam di settore, già dal 2020, consentendo di gestire più aeroporti da un’unica postazione.
La torre di controllo del futuro: a Malpensa aerei gestiti a km di distanza

Quella di Malpensa è la prima vera applicazione di questa tecnologia (per ora sperimentale) in un aeroporto commerciale di grandi dimensioni. Il sogno degli scali telecomandati a distanza però ha già trovato uno sbocco operativo in scala ridotto in giro per il mondo. E tutte le agenzie del pianeta stanno lavorando per introdurre il servizio in tempi stretti.

La Svezia gestisce il piccolo aeroporto di Örnsköldsvik da una torre di controllo remota a Sundsvall a 123 km. di distanza. La Saab – che ha disegnato questo modello – sta mettendo a punto una torre di controllo in Australia che seguirà da Adelaide (a 950 km. di distanza) decolli e atterragi di Alice Springs. La Norvegia ha approvato un piano per unire in un’unica struttura la supervisione di 15 aeroporti mentre gli Stati Uniti sperimentano il servizio in scali regionali come Leesburg in Virginia e Fort Collins.

Il futuro, insomma è dietro l’angolo e non tutti sono d’accordo con la direzione in cui ci si sta muovendo.

L’associazione piloti europei ha espresso alcune preoccupazioni ventilando “il rischio di malintesi ed equivoci operativi che potrebbero mettere a rischio la sicurezza”.

Il timore è che dover operare su molti scali assieme, diversi tra loro e con procedure spesso non simili possa generare confusione tra i controllori. “Questo modello operativo dovrà ricevere l’ok da tutte le autorità e partirà solo quando sarà perfettamente a punto” assicura Paggetti.

Tranquillizando chi come Patrik Peters, presidente della International Federation of Air Traffic Controllers (IFATCA) pensa che “è perlomeno complesso formare i controllori per gestire diversi aeroporti con sistemi differenti tra di loro. oggi

FONTE: www.repubblica.it/


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