Business Flight a Budapest (Parte 2)

8 Ottobre 2016da admin

Lasciato l’aeroplano alle spalle, ben sigillato, al Tokol ci recuperano e ci dirigiamo verso la ns destinazione finale, accompagnati anche da altre persone che ci seguiranno per il viaggio.
Dopo circa due ore come da copione, arriva il fronte, le temperature crollano e acqua come se non ci fosse un domani!
Siamo anche costretti a saltare la cena (dopo aver praticamente saltato il pranzo) perché arriviamo nel paesino alle 22:00 di sera dove tutto e dico tutto è chiuso e in hotel nemmeno un sacchetto di patatine. Quella notte devo aver sognato un risotto ai funghi.
Il Mercoledì’ lo passiamo in fabbrica tra riunioni e verifiche e la sera, dopo il ristorante (finalmente… anche perché il pranzo in fabbrica del mercoledì’ non è che proprio fosse di quelli da ricordare) do’ uno sguardo all’evoluzione della meteo per iniziare a costruire la migliore strategia per il rientro. Giovedì’ ancora perturbato in miglioramento dal pomeriggio, e venerdì’ il tempo sembra buono proprio come da previsione, segno questo che i movimenti dei fronti e delle masse d’aria stanno rispettando la loro “tabella di marcia”. Quando non è cosi’ generalmente vuol dire che l’instabilità è talmente alta che anche la previsione a 4 ore può’ non essere corretta.
Ancora non sappiamo esattamente quando finiremo le ns attività anche se il grosso lo abbiamo risolto nella giornata di mercoledì’ per cui non è da escludere che già giovedì di primo pomeriggio potremmo essere liberi (o di rientrare se la meteo lo permetterà o di gironzolare per Budapest e rientrare il venerdì’). Sin dalla partenza vedendo la meteo avevo detto a tutti i passeggeri e anche a casa che saremmo rientrati venerdì’, giusto per evitare “pressioni” sulle tempistiche.
Infatti me ne guardo bene dal manifestare la possibilità di rientro al giovedì’ pomeriggio anche perché la meteo al momento è davvero pessima.
Giovedì’ mattina ci svegliamo sotto pioggia battente, cieling a 1500 piedi. Io mi sveglio un po’ prima per fare comunque il mio briefing meteo giornaliero in vista del ritorno. Sembra che già da metà pomeriggio le condizioni migliorino, per diventare buone nella tarda serata/mattina successiva. Recupero diligentemente tutte le info previsionali le scarico, le studio e le tengo per verificare gli sviluppi una volta terminata la ns riunione del giovedì’.
Verso le 12:00 terminiamo del tutto i lavori, nel frattempo la pioggia è cessata, si inizia a percepire il miglioramento il clieling è intorno ai 3000 piedi ma è diventato broken con qualche goccia di pioggia qua e la.
Le info meteo sono migliorate ma lungo la rotta ci sono ancora aree di tempo non buono anche se in miglioramento.
Decido pero’ di fare outing e dico ai miei passeggeri che potremmo decollare verso le 15:00 per avvicinarci all’Italia e passare la serata al Balaton oppure di rimanere a Budapest e partire diretti l’indomani.
Non ho ancora parlato di rientro non essendo certo di poter aggirare o superare i residui del fronte (anche se è una ipotesi che non ho scartato a priori). Si decide per il Balaton. Comunico che prima delle 15:30 non saremmo partiti perché avrei avuto bisogno di fare attività mie e avrei cosi’ avuto modo di studiare bene la situazione e vedere gli aggiornamenti.

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Inizio a studiare la rotta di rientro e l’evoluzione meteo. Decido quindi di andare in VFR, quota minima passando sotto (non fa più’ caldo ci sono 18 gradi quindi per il confort dei passeggeri anche 2000 piedi vanno bene), non voglio fare inserimenti IFR in nube e se il cieling lo permette potrei arrivare fino a casa altrimenti il Balaton e la serata al Sound Festival. Mando via il piano di volo, destinazione Modena, con 3 alternati, Tokol (il punto di partenza), Sarmellek, Maribor (dall’adriatico in avanti non avrei avuto nessun problema).
Fino a Maribor siamo in pianura, il tempo va via via migliorando, e con 6 ore di autonomia nei serbatoi ho diversi scenari da poter attivare: se incontro brutto tempo subito posso rientrare al Tokol dove nel frattempo è venuto il sole, se arrivo al Balaton quello sarà il mio punto di ritorno se arrivo a Maribor che è a ridosso delle montagne o si riesce a passare e arriviamo a casa oppure Balaton o Maribor. Quello che mi da fiducia è che dietro di me il tempo è buono e avrò’ sempre autonomia per tornare al punto di partenza.
Mandato via il piano di volo, briefing meteo e tutto quanto necessario, decido di fare un briefing ai passeggeri prima di andare in aeroporto. Il briefing suona più’ o meno cosi: abbiamo forse una opzione per arrivare fino a Modena se lungo la rotta il tempo migliora. Ho deciso quindi di arrivare al Balaton, poi se il tempo è buono proseguiamo per Maribor quindi Modena e guadagnamo un giorno, se ho dei dubbi, ritorniamo al Balaton come programmato. Voleremo a quota più’ bassa e avremo un po’ di turbolenza, non dovrebbe essere un problema, se non è confortevole ci fermiamo subito al Balaton (c’era in effetti un bel vento che stava spazzando le nubi e qualche saltellio ci sarebbe stato). I passeggeri prendono di buon grado la novità e ci dirigiamo cosi’ al Tokol.
Una volta in aeroporto prepariamo il nostro Arrow per la partenza, Bagaglio, CG nei limiti e peso nei limiti, rabbocchiamo olio e siamo pronti per togliere i tacchi. Prima di partire atterra uno splendido Mooney Ovation che arriva dalla Spagna. Ha viaggiato a 150 di livello con ossigeno e il pilota una volta saputo che andiamo in Italia ci tiene a dirmi che a Livello 120 ha fatto ghiaccio. Lo rassicuro dicendogli che andremo via in VFR che non saliremo oltre i 6000 piedi e che se il cieling ce lo permetterà entreremo in Adriatico poi a Modena altrimenti ci fermeremo a Sarmellek.
Prima di partire entro nella parte vecchia dell’edificio ex militare giusto per utilizzare la toilette e mi fermo diverse volte ad ammirare locali disabitati vecchie cartine e foto appesa qua e là di un tempo ormai passato. Sembra tutto congelato a 20 anni fa…
Una volta a bordo, rulliamo ripercorrendo il lunghissimo sentiero in mezzo agli alberi che ci porta in testata pista e decolliamo mettendo subito prua a Ovest. Abbiamo un cieling intorno ai 2.500/3.000 piedi Broken e saliamo sino alla base delle nubi. Abbiamo 15 gradi di correzione di rotta sull’heading per colpa del vento che arriva anche a raffiche e ci fa fare qualche piccolo sobbalzo. Nulla di particolarmente pesante e dopo aver chiesto due o tre volte ai passeggeri se avessero problemi, proseguiamo per il Balaton. Lo attraversiamo nel centro e a tratti prendiamo qualche piovasco per poi sbucare sopra l’aeroporto di Sarmellek sulla sponda ovest del lago. Il cieling è ora a 4.000 piedi e anche noi ci portiamo leggermente più’ alti con destinazione Maribor. Qualche correzione di rotta per evitare condizioni meteo e vediamo l’aeroporto di Maribor dritto di prua ai piedi delle montagne. La situazione meteo pare discreta ora siamo scattered e impostiamo la salita a livello 070 per l’attraversamento.Riusciamo a vedere tutte le montagne e la base delle nubi è circa 2.000 piedi sopra con un broken/overcast di strati ma verso sud est è sempre pulito (la nostra via di fuga). La visibilità si riduce a tratti prendiamo qualche piccolo gruppo di strati ma siamo sempre con ground contact e con la via di fuga sempre a portata. Sfiliamo Lubiana sulla nostra destra, e ci troviamo sopra Postumia e poi sul promontorio di Pirano, ormai sul mare in contatto radio con Portoroze approach. Da qui a Modena il cielo diventa sereno e filiamo a 145 nodi di ground speed. Dopo 3 ore esatte appoggiamo le ruote di nuovo a Modena, in anticipo sulla tabella di marcia e con un volo stupendo sia all’andata che al ritorno. E cosa ancora più’ interessante abbiamo visto in Ungheria un mondo di aviazione generale e leggera in fermento e attivo (siamo rimasti poco per giudicare se fosse più’ o meno attivo che da noi ma vi posso dire che ne sono rimasto colpito).img_7506 img_7508 img_7509 img_7510 img_7513 img_7517 img_7520 img_7526

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