Miracolo Enac: trovata una soluzione. Ora gli aerei sono dirottati al Magliocco

18 Dicembre 2013da PIERGIORGIO GOLDONI

Un agreement tecnico tra Enac e Aeronautica Militare.

Comiso – E’ stata una giornata di passione per gli aeroporti di Catania e Comiso. Quello di Catania bloccato dalla polvere lavica, quello di Comiso fermo perchè le procedure di gestione dello spazio aereo previste per Comiso sono le stesse di Catania (gestite entrambe dall’Aeronautica militare). Chiusi i quattro spazi aerei di Catania, non c’è nessuna possibilità di arrivare a Comiso. E il fatto che Comiso sia stato annunciato come l’alternato di Catania rischia di rivelarsi un bluff. E’ come avere il “salotto buono”, avere scelto il modello dal mobiliere e averlo portato a casa in pompa magna, dimenticando però di predisporre la stanza per accoglierlo.

Nessuno, qualche mese fa, al momento della firma della convenzione Enav, si era accorto che quelle procedure previste per l’atterraggio a Comiso passavano attraverso lo spazio aereo di Catania. Morale della favola: chiusi gli spazi aerei di Catania, nessuna possibilità, per gli aeromoboili, di raggiungere anche la zona di Comiso. E per un aeroporto nato e sbandierato come possibile ed indispensabile alternativa per Catania, sembra un assurdo e di certo suona come una beffa.

Scatta subito l’allarme e Ryanair decide di spostare il suo volo da Roima Ciampino a Comiso su Trapani. E’ una distanza notevole, alti costi per la compagnia, alti disagi per i passeggeri. ma nel frattempo, a Catania, Enac ed Aeronautica militare lavorano nel tentativo di trovare una soluzione. Che viene trovata. Accade grazie ad un “agreement” tecnico tra Aviazione civile (Enac) ed Aeronautica militare.

Viene individuata una procedura di avvicinamento a Comiso (nello spazio aereo numero 3, che è quello che interessa il Magliocco) che può essere utilizzata in modo che Comiso possa effettivamente fungere da “alternato” di Catania. E’ una novità assoluta, una soluzione importante, che apre finalmente una possibilità e squarcia il buio di una situazione di difficoltà che i gestori degli aeroporrti di catania e Comiso si sono trovati davanti all’improvviso.

Il via libera arriva poco dopo le 14. E già nelle prime ore del pomeriggio due aerei porovenienti da Roma Fiumicino (Aliatlia e Airone) vengono dirottati a Comiso. Ma sono gli unici della giornata: la procedura può essere attuata solo nelleore diurne. Domani, però, potrà essere riproposta. E un comunicato di sac, diffuso in serata, spiega che “sarebbe auspicabile la collaborazione di Enac e dello Stato maggiore dell’Aeronautica, al fine di dividere fisicamente lo spazio aereo di Comiso da quello di Fontanarossa e modificare l’Apt 15 con procedure dedicate per lo stesso aeroporto di Comiso”.

E’ l’ultimo atto di una giornata convulsa, iniziata con la dichiarazione dei vertici di Sac e Soaco (Mancini, Taverniti, Dibennardo) che chiedevano a gran voce alle istituzioni di trovare una soluzione per Comiso. Arricchita dalle dichiarazioni del deputato regionale Pippo Digiacomo e del sindaco di Comiso, Filippo Spataro, che avevano chiesto un maggiore impegno del socio privato dell’aeroporto (Sac – Itersac), che dovrebbe essere  il socio di now  how e che, secondo i due amministratori comisani , risultano ancora troppo leti nella fase di avvio di alcune procedure importanti.

Affema Spataro: “L’aeroporto di Comiso ha forse preso un po’ tutti di sorpresa per l’interesse, enorme, che sta suscitando, ma al di là del serio impegno delle forze in campo, che ha già prodotto qualche bel risultato, urge constatare che purtroppo ci si muove con una certa preoccupante lentezza, che, invero, non dovrebbe esserci vista la presenza maggioritaria in SOACO del socio catanese di know how. Davanti alle numerose e urgenti richieste ed esigenze del territorio ibleo, si riscontra una rilassatezza quantomeno curiosa da parte di chi invece, anche in ragione dell’esperienza, dovrebbe lavorare per sveltire le procedure riguardanti la struttura aeroportuale iblea.

Ci si riferisce a esempio alla redazione e pubblicazione dei bandi per gli esercizi commerciali interni all’aeroporto, per la security, per la pulizia e la manutenzione, e per l’handling. Lentezza anche nella organizzazione e gestione dei parcheggi. Lentezza nella pianificazione del servizio cargo. Temo che questo doppio incarico dell’ing. Taverniti, contemporaneamente presidente della SAC e amministratore delegato della SOACO, non stia producendo i risultati sperati. Occorre risolvere al più presto questa situazione, così da garantire all’aeroporto di Comiso, ancora in fase di start up, tutta l’attenzione che merita per fare sviluppare al massimo e senza distrazioni le sue poliedriche potenzialità”.

E Digiacomo aggiuntge: “Siamo ancora in attesa dei risultati della sinergia tra le due società che gestiscono l’aeroporto di Comiso, figlio di un grande e ambizioso progetto che vede nel territorio ibleo la convergenza di tante legittime aspettative di rilancio sociale ed economico. Ma non si può certo neanche ipotizzare che questo ambizioso progetto, ormai concreta realtà, sia subordinato a logiche che vanno in tutt’altra direzione da quella immaginata e voluta.

Noi siamo caparbi, e come siamo riusciti ad arrivare fin qui, riusciremo anche a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. È tempo che ognuno faccia la sua parte come si deve, a cominciare proprio dal socio di maggioranza e di conseguenza dal suo amministratore delegato che, per il bene dell’aeroporto di Comiso e di tutto il territorio provinciale, dovrebbe decidersi a essere più presente e più concreto. Auspico quindi, che già dopo le festività, si cominci a lavorare con più determinazione per fare in modo che l’aeroporto di Comiso scateni tutte le sue potenzialità”
 

Fonte:www.ilgiornalediragusa.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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