Approfittando di una giornata con una visibilità incredibile, abbiamo fatto un volo sugli Appennini
Approfittando di una giornata con una visibilità incredibile, abbiamo fatto un volo sugli Appennini
Un piccolo video e qualche screen di un volo Modena-Zadar e ritorno con I-LUAN.
Attraversamento FIR a nord del punto Nikol, e discesa sotto l’area MOA “Speedy“ dell’adriatico. Peccato essere dovuti scendere a bassa quota, a parte il caldo, leggere 200+ Nodi di Ground è sempre un bell’andare…
Con Mirko,Attilio, Umberto ed Hans in volo sulla “LUANA” il Piper 31-325 dell’Aero Club di Modena
per una serie di touch and go addestrativi.
Dopo una falsa partenza dovuta ad un piccolo problema ad una spia che dava una falsa indicazione, per altro subito risolto da Umberto, Capo Istruttore della Scuola di Volo dell’Aero Club di Modena, siamo decollati per una serie di touch and go e di riattacate “single engine”.
Dapprima Mirko poi Attilio si sono impegati per un’oretta di “su e giù” addestrativi per prender sempre maggior dimestichezza col bimotore.
P.G.
L’inatteso arrivo di Roberto, protagonista dell’avventura a Portoroz di un paio di settimane fa, mi sono trovato a far parte di un bellissimo volo sul Lago di Garda, a bordo dell’I-EMHW, il Piper 28R Arrow, dell’Aero Club, seguito da un touch and go, sull’Aeroporto di Verona-Boscomantico, per poi rientrare al campo di Modena.
La squadra era completata da Mirko, anch’egli della “compagine slovena” e da Loris, altro protagonista di raid “avioculinari”
La rotta prevedeva il decollo da Modena, sorvolo dell’incrocio autostradale di Campogalliano, Carpi, Luzzara, Mantova, su fino a Peschiera del Garda, punto d’inizio del tour panoramico del lago che, in senso orario ci avrebbe portato da Sirmione a Salò, su su fino a fino a Malcesine e giù verso Torri del Benaco per poi virare a sinistra verso il secondo scalo veronese per un touch and go.
Di li verso Soave (VR) poi Montagnana, rientro su Carpi , Campogalliano ed in fine l’Aeroporto di Modena.
Un paio di orette di volo per lo più accompagnate da una noiosa turbolenza data da cumulaglia di calore.
Unico momento di relax sul lago dove abbiamo potuto ammirare lo splendido scenario che ogni volta ci regala emozioni nuove.
Rientrati al campo abbiamo mangiato all’Ostaria Gente dell’Aria, ristorante dell’Aeroporto.
Il pomeriggio è proseguito poi in tranquillità con vari movimenti di aerei elicotteri ed ultraleggeri attorno e sul campo di Modena.
Attorno alle 17,30 mi vedo nuovamente catapultato a mia insaputa in un altro volo, stavolta sul Piper 31-325C/R I-LUAN, bimotore dell’Aero Club di Modena, con il quale, insieme ad Hans, Attilio, Valler, Roberto, istruttore della Scuola di Volo, Mirko e Loris, quest’ultimo “ammutinatosi” per impegni famigliari, abbiamo fatto rotta verso il Monte Cimone ed il Libro Aperto, per poi rientrare sulla città di Modena e da li atterrare all’Aeroporto di Marzaglia.
Come si dice, “si chiude una porta e si apre un portone…”
…In questo caso di portoni se ne sono aperti due….e belli grossi… 🙂
Che dire…
Una giornata meravigliosa..
P.G.
Stamattina abbiamo avuto la visita, l’unica date le meteo, del Robinson R22 Beta II I-HEFQ (c/n 4352) della Scuola di Volo di Carpi-Budrione, per alcuni “touch and go” addestrativi.
Il piccolo velivolo ha fatto anche presto a lasciare il campo visto il vento, seppur frontale, a 20 nodi che lo faceva sembrare un moscerino nella bufera…
Dopo pranzo, sotto una fastidiosa ma lieve pioggerellina il nostro Mirko Nanni, coadiuvato dal Comandante Catellani, Capo Istruttore della Scuola di Volo dell’Aero Club di Modena, zavorrato dal Presidente del sopra citato sodalizio e dal sottoscritto, ha avviato i motori del Piper PA-31-325 Navajo C/R I-LUAN (c/n 31-7512027), per un volo addestrativo sul campo con “touch and go”, emergenze “one engine out” e riattaccate…
Poco dopo il decollo dalla pista 29 abbiamo subito capito che le condimeteo non erano proprio delle migliori, diciamocela tutta, facevano proprio schifo…
A 1500ft ciuffetti grigiastri si confondevano con la nuvolaglia bassa e densa, la pioggerellina da noiosa è diventata un vero e proprio rovescio con raffiche di vento che sferzavano il bimotore soprattutto nelle manovre a bassa velocità quali avvicinamento finale e riattaccata “single engine” .
La visibilità intanto nell’intero circuito era sempre più scarsa con nuvolaglia ad “altezza naso” al chè il Comandante Catellani dopo tre “touch and go” ha deciso di fermare l’attività.
Beh che dire, se il cielo non era di “pongo” poco ci mancava….
P.G.
Il Cessna AT-17 Bobcat (o C-78) era un aereo da addestramento bimotore ad ala bassa prodotto dall’azienda statunitense Cessna Aircraft Company durante la seconda guerra mondiale.
Il AT-17 venne utilizzato per colmare il gap tra gli aerei da addestramento monomotore e i bimotori da combattimento. L’AT-17 montava due motori a pistoni Jacobs R-755-9 radiali. La versione civile derivata era il Model T-50.
Il AT-17 ebbe una versione militare della aereo civile Cessna T-50, che è stato fatto nel 1939; il primo volo e fatto nel 26 marzo 1939. In 1940 il United States Army Air Corps e fatto un ordine di T-50, usando il nome AT-8.
https://www.youtube.com/watch?v=TtE-NZINBX4
Un esemplare è esposto al Travis Air Museum presso la Travis Air Force Base vicino a Fairfield (California).
Descrizione |
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Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 4 |
Costruttore | Cessna |
Data primo volo | 1939 |
Data entrata in servizio | 1940 |
Utilizzatore principale | USAAF |
Altri utilizzatori | RCAF United States Navy |
Dimensioni e pesi |
|
Lunghezza | 9,98 m (32 ft 9 in) |
Apertura alare | 12,78 m (41 ft 11 in) |
Altezza | 3,02 m (9 ft 11 in) |
Superficie alare | 27,41 m² (295,0 ft²) |
Peso a vuoto | 1588 kg (3500 lb) |
Peso carico | 2585 kg (5700 lb) |
Peso max al decollo | 2755 kg (6062 lb) |
Propulsione |
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Motore | 2 radiali Jacobs R-755-9 |
Potenza | 245 hp (183 kW) ciascuno |
Prestazioni |
|
Velocità max | 314 km/h (195 mph) |
Velocità di crociera | 282 km/h (175 mph, 152 kt) |
Autonomia | 1207 km (750 mi) |
Tangenza | 6705 m (22000 ft) |
(AGI) – Pescara, 7 ott. – Atterraggio di emergenza, all’aeroporto di Pescara, per un velivolo in transito, un bimotore ad elica francese, che ha segnalato la presenza di fumo a bordo. E’ stata attivata la procedura di emergenza e l’atterraggio – non previsto a Pescara – e’ avvenuto senza alcun problema. Per fronteggiare qualsiasi tipo di necessita’ i mezzi di soccorso si sono schierati nella zona dell’atterraggio, anche per accogliere i circa venti passeggeri, ma tutto e’ filato liscio. Le persone a bordo sono scese per consentire di effettuare tutti gli accertamenti necessari. All’aeroporto, oltre alle squadre in servizio in quegli spazi, sono arrivati anche i vigili del fuoco partiti dalla sede di viale Pindaro.
Fonte:www.agi.it
Il Piper PA-31 fu il primo bimotore executive della Piper, che, grazie alla sua capacità di 6-8 posti, fu configurato per l’impiego come aerotaxi e trasporto d’affari. Inizialmente venne soprannominato Inca, ma dal 1967 prese il nome di Navajo.
Dalla prima versione ne vennero sviluppate una con motori turbocompressi (PA-31T) e una con fusoliera pressurizzata; poco dopo, nel 1972 la produzione fu sospesa a favore del Navajo Chieftain che presentava una fusoliera più allungata e motori da 355 hp con eliche controrotanti. Un’ ulteriore versione denominata Cheyenne, volò nel 1973 e a differenza della versione precedenti adottava motori turboelica PT6A da 629 shp.
Nel 1980, dopo diverse migliorie si affermò il PA-42 Cheyenne III, che dotato di ala maggiorata, fusoliera allungata da 11 posti, impennaggio a “T” e turboelica PT6A da 730 shp fu sostituito dal Cheyenne IV, oggi Cheyenne 400, equipaggiato con turboeliche Garret da 1014 shp che gli permettono di raggiungere i 544 km/h.
Descrizione | |
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Tipo | aereo executive |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Piper Aircraft |
Data primo volo | 30 settembre 1964 |
Data entrata in servizio | 30 marzo 1967 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 9,94 m |
Apertura alare | 12,40 m |
Altezza | 3,96 m |
Superficie alare | 21,3 m² |
Peso a vuoto | 1 782 kg |
Peso max al decollo | 2 948 kg |
Passeggeri | 6 – 8 |
Propulsione | |
Motore | 2 Lycoming TIO-540-A |
Potenza | 310 hp ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 420 km/h |
VNE | 438 km/h |
Velocità di crociera | 383 km/h |
Autonomia | 1 875 km |
Tangenza | 8 015 m |
Fonte:http://it.wikipedia.org
L’aereo è precipitato nel parcheggio di un’area industriale a Sud della Florida, a pochi chilometri dall’aeroporto di Fort Lauderdale
New York, 16 marzo 2013 – Un piccolo aereo bimotore si è schiantato nel parcheggio di un’area industriale a sud della Florida, a pochi chilometri dall’aeroporto di Fort Lauderdale. Come ha fatto sapere in una nota la Federal Aviation Administration, l’agenzia federale che si occupa del traffico aereo, nell’incidente sono morte tre persone.
Lo schianto, avvenuto ieri alle 16.20 ora di New York (le 21.20 in Italia), ha provocato un incendio che ha coinvolto diverse automobili parcheggiate nell’area. Non è ancora chiaro se i morti fossero tutti a bordo dell’aereo e neppure il numero delle persone che si trovavano sul velivolo, che era decollato pochi minuti prima dal vicino aeroporto.
Fonte:http://qn.quotidiano.net