ghiaccio

27 Novembre 2015

Un problema invernale che ha a che fare con la fisica del volo.

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Il ghiaccio sulle ali di un aereo è molto pericoloso, perché modifica la superficie delle ali stesse, diminuendo la portanza. Per volare, un aereo sfrutta la differenza di pressione tra la parte superiore e quella inferiore delle ali; secondo il cosiddetto principio di Bernoulli, infatti, modellando le ali nella forma opportuna, la forza sulla superficie inferiore (chiamata appunto portanza e diretta dal basso verso l’alto) è maggiore, e l’aereo può sostenersi in volo.

 

La presenza di ghiaccio può disturbare il flusso d’aria determinando instabilità (un fenomeno chiamato buffeting) o in casi particolarmente gravi lo stallo del velivolo, cioè un repentino calo di portanza.

ACQUA CALDA. Secondo i dati della Ntsb (National transportation safety board), tra il 1993 e il 2005 nei soli Stati Uniti sono caduti 135 aerei per cause riconducibili al ghiaccio, con 171 vittime totali (molti degli apparecchi coinvolti erano aerei ultraleggeri o da turismo).

 

Per questo, quando la temperatura scende sotto lo zero, negli aeroporti si effettuano regolarmente le operazioni di “de-icing” (rimozione del ghiaccio dalle ali tramite acqua calda cui è aggiunto un fluido viscoso) e “anti-icing” (applicazione a freddo di un fluido che impedisce la formazione di ulteriore ghiaccio nel periodo che intercorre fra il de-icing e il decollo).

FONTE:www.focus.it/


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