passeggeri

23 Settembre 2015

«C’è un mago a bordo?». Oppure: «Avrei bisogno di un bancomat», fino a «Possiamo abbassare il finestrino dell’aereo?»

Aerei, le domande più stupide dei passeggeri agli equipaggi

«Potete chiedere all’equipaggio di volare più bassi? Mia moglie ha paura dell’altitudine». Oppure:  «Scusate, cosa c’è nel panino prosciutto e formaggio?». Scene da ordinaria amministrazione a bordo degli aerei della compagnia inglese Jet2 che, lo riporta il Daily Mail, ha deciso di raccogliere le domande più assurde, o se vogliamo, le più “stupide”, che fanno i passeggeri quando volano.

Aerei

AEREI E PASSEGGERI: LE DOMANDE PIU’ STUPIDE

Ogni giorno migliaia di persone prendono un aereo, in ogni parte del mondo. Ogni passeggero, una volta a bordo, desidera che ogni sua necessità venga risolta con cortesia e celerità. Anche quando tali necessità risultano quantomeno pretestuose o “buffe”. E certo le domande raccolte dagli equipaggi di Jet 2 sono tutto fuorché logiche: «Ho dimenticato una cosa, possiamo tornare indietro». «Dove siamo?». «Il pilota ha detto che arriveremo in anticipo. Ma l’orario è quello spagnolo o inglese?». «Sapete gli ultimi risultati di cricket?».

 

LEGGI ANCHE: La pericolosa “moda” dei ragazzini che puntano il laser sui piloti degli aerei in fase di atterraggio

 

AEREI E PASSEGGERI: QUELLO CHE VOLEVA ABBASSARE I FINESTRINI

Un portavoce della compagnia aerea ha spiegato che il mettere insieme le domande più assurde ricevute a bordo ha scatenato più di una risata anche se al momento l’approccio richiedeva serietà e comprensione: «A bordo dobbiamo sempre cercare di essere professionali ma a volte è bello scherzare con passeggeri che hanno detto una cosa ridicola senza rendersi conto subito della portata della loro sciocchezza. La mia domanda preferita è quella del tipo che voleva abbassare il finestrino dell’aereo. Credo non abbia idea di cosa potrebbe accadere se fosse possibile».

 

AEREI E PASSEGGERI: A BORDO AVETE UN BANCOMAT?

I passeggeri della Jet 2 non sono gli unici a fare domande stupide. Cabincrew.com ha raccolto altre riflessioni a dir poco buffe, se non proprio ridicole. Un passeggero saputo del comandante assentatosi per andare in bagno ha sbottato: «allora chi guida sto coso?». Un altro voleva un bancomat, dei genitori chiedevano un mago per allietare il volo dei figli annoiati, uno si lamentava del fatto che non ci fosse segnale telefonico per telefonare o usare Internet, un passeggero su un volo decollato da Nizza voleva vedere Monaco dall’alto e una signora australiana si è lamentata della scarsa bellezza degli assistenti di volo. (Photocredit copertina Getty Images,Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)

 

www.giornalettismo.com/


15 Giugno 2015

L’Airbus A330, partito da Malpensa, fermato sulla pista del Jfk. Secondo i media Usa a bordo sostanze pericolose. Due ore di stop, ispezionato tutto l’aereo e allarme rientrato.

<br /><br /><br /><br /><br />

Decine di agenti della polizia, vigili del fuoco, cani per tracciare eventuali esplosivi a bordo e ambulanze. Quando è atterrato allo scalo JFK di New York – dopo essere partito da Milano Malpensa – l’Airbus A330-200 di Alitalia s’è ritrovato circondato da misure di sicurezza imponenti. I passeggeri sono stati fatti scendere in fretta ed è stato chiesto di non portarsi i bagagli.

I controlli a bordo

Il velivolo è rimasto fermo sulla pista, senza nemmeno la possibilità di avvicinarsi alla struttura dell’aeroporto americano. Quasi due ore dopo i responsabili della sicurezza hanno dato il via libera. A bordo — secondo loro — non c’era alcun elemento di pericolo. «L’operazione è finita», è stato detto ai passeggeri. Che sono così potuti risalire a bordo per prendere le proprie cose. Non è chiaro però cosa abbia portato la polizia a bloccare l’aereo appena atterrato. Secondo alcune tv locali sul jet sarebbero saliti agenti con le tute contro le sostanze pericolose. Ma alcuni testimoni – via Twitter – hanno raccontato di presunte «minacce» contro la sicurezza del volo.La stessa compagnia aerea ha poi confermato, sempre via tweet: «Alitalia è stata informata da TSA (l’ente americano per la sicurezza del trasporti, ndr) di allarme bomba su volo AZ604 e sono scattate procedure emergenza previste».

Una catena di falsi allarmi

Da diversi giorni negli Usi i velivoli sono oggetto di telefonate minatorie. In molti casi gli agenti sono intervenuti bloccando il volo o dirottandolo in altri scali, magari meno affollati. Finora si è trattato di falsi allarmi. L’A330-200 di Alitalia era decollato alle 13.53 dalla pista di Malpensa, lo scalo di Milano. Dopo otto ore e dodici minuti – alle 16.05 locali (le 22.05 ora italiana) – ha toccato l’asfalto del JFK di New York.

Fonte:www.corriere.it


6 Aprile 2014

Genova – Una cinquantina di persone sono rimaste bloccate da questa mattina fino le 17.30 circa nell’aeroporto Cristoforo Colombo: dovevano tutte partire per Napoli con l’aereo della Volotea (previsto) in partenza alle 11.10.

L’ultimo annuncio di ritardo del volo: partenza programma alle 17.25 (foto Il Secolo XIX)

Poco prima del decollo del volo, che tempo fa ha sostituito quello di Alitalia dal capoluogo ligure a quello campano, i passeggeri sono stati però avvisati che le avverse condizioni meteo su Napoli avrebbero ritardato la partenza sino alle 12.30 (fotogallery).

All’avvicinarsi di mezzogiorno, però, è stato spiegato che a causa di un problema tecnico l’aereo che sarebbe dovuto volare fra Genova e Napoli era fermo a Palermo: dunque, partenza rimandata alle 15.

Nel primo pomeriggio, l’ennesima “spiegazione”: il secondo aereo della compagnia che avrebbe dovuto raggiungere il capoluogo ligure per portare i passeggeri sino a Napoli si sarebbe rotto, dunque la partenza è stata posticipata nuovamente, questa volta alle 17.25.

Ma sul sito di Volotea viene segnalato un altro orario: le 17.59 (fotogallery)

Fra i circa 50 passeggeri di Volotea serpeggia il nervosismo, anche perché in aeroporto non è presente personale della compagnia aerea, ed è difficile ottenere informazioni attendibili.

L’unica comunicazione da parte della compagnia è arrivata alle 13.40 via sms ai passeggeri: “Ci scusiamo per il disagio. Il nostro gruppo sta lavorando per garantire la partenza del suo volo V7 1733 il prima possibile. Continueremo a tenerla informata”.

«Di solito prendo il treno, ma questa volta mi sono detta: “meglio l’aereo”. Ma adesso basta, niente più voli e cancello del tutto questo scalo, non c’è nulla», spiega con rassegnazione Vanda Verzino seduta in attesa della partenza sulle sedie del Colombo.

Nella fila dietro Annamaria Russo tiene in braccio la figlia di 14 mesi che continua a muoversi impaziente. «Abbiamo cercato di distrarla come potevamo, anche con l’aiuto di altri passeggeri che si son messi a giocare con lei», spiega continuando a cullare la bambina. Il papà è andato a fare la spesa omogeneizzati e pannolini che avevamo nella valigia imbarcata. «Speriamo almeno ci rimborsino il biglietto».

«Io abito qui vicino, potevo uscire e fare tutto in queste sei ore. Invece mi hanno detto di restare qui, che non potevamo andare via», spiega Annamaria Vigilante. «Non è un hub internazionale, potevano chiamarci al telefono e lasciarci impiegare il tempo in altro modo». Un disagio che ha colpito anche i giocatori della squadra di pallanuoto della Pro Recco diretti a Napoli per la partita con il Posillipo.

Alle 16.28, in aeroporto viene annunciato ai passeggeri di «recarsi alla sala d’imbarco» dove però le persone in attesa di partire per Napoli si trovano già da questa mattina. Alle 17.26 finalmente le procedure di imbarco e poco dopo la partenza.

Fonte:www.ilsecoloxix.it


2 Gennaio 2014

Da Giovanni D’Agata , Presidente dello “Sportello dei Dirittiriceviamo e pubblichiamo.

Alcune regole di sicurezza per aerei passeggeri nell’UE sono sotto la lente d’ingrandimento delle autorità europee.

A riferirlo Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti, che evidenzia come finalmente si sia preso atto che le norme internazionali vigenti sono troppo restrittive e danneggiano l’utenza i cui diritti appaiono troppo compromessi a fronte di regole di sicurezza la cui efficacia è rimasta tutta da provare.

Una cosa che sembra quasi certa è che per il trasporto di liquidi nel bagaglio a mano ci dovranno essere meno restrizioni già a partire dai primi mesi del 2014.

Già nel mese di dicembre, l’Agenzia per la sicurezza aerea (AESA) ha ampliato l’uso di smartphone, tablet, e-book e notebook a bordo.  In futuro, per i dispositivi non ci sarà più l’obbligo di essere sempre spenti durante il decollo e l’atterraggio.

Si potrà lasciare il dispositivo acceso in “modalità aerea”, cioè senza l’invio o la ricezione di segnali radio. L’ultima parola spetterà sempre la compagnia aerea.

Ma non sono queste le ultime novità previste. Telefonare non sarà più un tabù.

Il Commissario Europeo ai Trasporti Siim Kallas, ha invitato l’AESA a fornire nuove linee guida per l’uso di apparecchiature elettroniche in modalità di trasmissione già nei primi mesi del 2014

Fonte:www.ilpuntoamezzogiorno.it


19 Ottobre 2013

Sbarcati 16 viaggiatori: «pignoramento» per via di 100 mila euro non pagati dalla compagnia proprietaria del velivolo.

Un Atr 72 simile a quello sottoposto a sequestro

Circa 100 mila euro di debito. Un provvedimento di sequestro cautelativo che dal Tribunale di Rimini , venerdì 18, è rimbalzato sulla pista dell’Aeroporto di Trapani. «Sigilli» apposti dalla polizia davanti a 16 sbigottiti passeggeri ad un velivolo della compagnia spagnola Helitt Lineas Aereas e noleggiato da Darwin Airlines per i collegamenti verso Pantelleria dalla cittadina siciliana. Conclusione: viaggiatori appiedati, trasferiti poi in pullman allo scalo di Palermo e poi ripartiti, piuttosto arrabbiati. con un altro volo.

NOTIFICA IN PISTA – Una tribolazione – di cui non è responsabile Darwin Airlines – che nasce dall’azione legale avviata contro gli spagnoli da una società scozzese che si occupa di manutenzione aerea e che attende ancora 100 mila euro per una prestazione mai pagata. Per questo dal tribunale civile di Rimini, dove si sta svolgendo la causa, è partito il provvedimento di sequestro cautelativo notificato da agenti di polizia e personale dell’Enac. Proprio all’ente nazionale dell’aviazione civile (che rappresenta il «governo» del volo commerciale) i rappresentanti di Helitt Lineas Aereas avevano assicurato una rapida soluzione del contenzioso. Così non è stato e per questo è arrivato il provvedimento cautelare che ha bloccato a terra l’Atr 72, velivolo bimotore ad elica che vale svariati milioni di euro.

PASSEGGERI «RIPROTETTI» – I 16 passeggeri in attesa del decollo sulla rotta Trapani-Pantelleria (una tratta sociale di quelle garantite dallo Stato ) si erano già imbarcati. Dopo la notifica del sequestro consegnata al comandante sono stati fatti scendere e poi portati in corriera a Palermo dove poi sono partiti con un secondo aereo noleggiato da Darwin Airlines.

Fonte:www.corriere.it



Secondo uno studio di skyscanner.com, il 91% dei viaggiatori vieterebbe i sedili reclinabili. D’accordo anche gli assistenti di volo. E la psicologa: “Migliorerebbe la qualità del volo”

SIETE in aereo. Vi state godendo il viaggio. All’improvviso chi vi sta davanti reclina il sedile, dimezzando lo spazio a vostra disposizione. Non è una bella cosa. Nel migliore dei casi gli chiedete gentilmente di rimetterlo a posto. Nel peggiore, iniziate un’accesa discussione con chi ha leso il vostro diritto di viaggiare in pace. Sarete consolati nel sapere di non essere gli unici a non sopportare i sedili reclinabili e, soprattutto, chi li reclina. Nove viaggiatori su dieci, infatti, li vieterebbero o pensano che dovrebbero essere imposti degli orari per reclinarli. E’ quanto emerge da uno studio del sito Skyscanner, il portale gratuito che fornisce comparazioni istantanee tra milioni di voli.

Lo studio ha sentito mille passeggeri in tutto il mondo. I più estremisti, e sono 43 su cento, imporrebbero limiti temporali anche sui voli più lunghi. Un terzo dei viaggiatori ha dichiarato che il sedile reclinato gli ha causato disagio, il 3% sostiene addirittura di essersi fatto male al momento dell’inclinazione.

Chissà se le compagnie aeree ascolteranno la voce dei passeggeri. Di sicuro l’hanno ascoltata gli assistenti di volo. Loro, a dire il vero, questo tipo di lamentele le sentono spesso: il 60% del personale di volo intervistato da cabincrew.com ha dichiarato di aver assistito ad almeno una lite tra passeggeri per colpa dei discussi sedili.

La questione è meno banale di quanto possa sembrare. Secondo la psicologa Becky Spelman, i comportamenti dei passeggeri si ripercuotono sulla qualità del viaggio, per questo le compagnie aeree farebbero bene a non sottovalutare lo studio: “Un sedile reclinato può avere un impatto negativo sull’esperienza di volo di una persona. L’effetto provocato  –  sostiene Spelman – può portare a diverse emozioni negative come la rabbia, lo stress, l’ansia, la frustrazione e può infastidire il passeggero che sta dietro di loro. L’impatto emotivo  –  continua la psicologa – può causare tutta una serie di comportamenti da evitare, inclusi atteggiamenti violenti in cabina”.

Tutto sarebbe più semplice se i passeggeri chiedessero a chi gli sta dietro, il permesso di poter reclinare il proprio sedile. Ma secondo il sondaggio di Skyscanner, il 64% delle persone non lo ha mai fatto. Un terzo dei passeggeri poi, non si preoccupa neanche di arrecare disturbo agli altri, anche se sono donne incinta o anziani. Il 70% sostiene che reclinerebbe il sedile senza problemi anche se seduto davanti a una donna col pancione, otto passeggeri su dieci farebbero lo stesso se la persona dietro di loro fosse un anziano.

Insomma la categoria dei viaggiatori, secondo lo studio, va divisa tra ‘altruisti’ ed ‘egoisti’. Dice ancora la dottoressa Spelman: “Bisognerebbe

mettere in competizione ‘egoisti’ e altruisti’, impostando dei tempo per l’uso del sedile reclinabile. Le persone  –  sostiene la psicologa  –  sono condizionate a rispettare i limiti. Nonostante queste regole limitino i passeggeri su una scelta personale riferita alla loro comodità, la gente le segue e le accetta in quanto giuste. Questo – conclude – potrebbe portare ad una più piacevole esperienza di volo per la maggior parte dei passeggeri”.

Fonte:www.repubblica.it



Anche per volo Palermo-Bari

(ANSA) – PALERMO, 23 GIU – Sarebbe il guasto di due aeromobili la causa dei ritardi di una serie di voli della Blu Panorama. Dopo il ritardo di 10 ore del Fiumicino-Catania inizialmente previsto per ieri pomeriggio, il Fiumicino Palermo, che doveva arrivare alle 12 e 30, atterrerà alle 23.45. Il Palermo-Bari in partenza alle 13 partirà a mezzanotte e 15. Il Bari-Palermo che sarebbe dovuto atterrare alle 15.35 arriverà alle 20.40. Infine il Palermo-Fiumicino delle 16.05 slitta il decollo alle 21.10

Fonte:www.ansa.it



La partenza del volo della compagnia low cost Blue Panorama, prevista per le 13 di questo pomeriggio, è stata posticipata a mezzanotte e 15. A provocare il ritardo, che ha riguardato anche altri collegamenti, il guasto di un aeromobile

Bloccati per 11 ore in aeroporto in attesa della partenza. E’ quanto è accaduto oggi ai passeggeri del volo Palermo-Bari della Blue Panorama. Il decollo, previsto per le 13 di questo pomeriggio, è stato rinviato a mezzanotte e 15. Tutto a causa di un guasto ad un aeromobile, che da ieri sta causando ritardi a catena per molti voli della compagnia.

Ieri sera, con un comunicato, la compagnia si era scusata per i disservizi, causati da ‘eventi non dipendenti dalla sua volonta'” e aveva parlato di “una circostanza di natura tecnica che, dai necessari controlli previsti dalle rigide normative Europee per la sicurezza del volo, ha richiesto un’ispezione approfondita”. Oggi la compagnia è tornata sulla vicenda precisando che “inconvenienti tecnici come quello che ha interessato i voli in questione possono verificarsi su qualsiasi aereo, di qualsiasi compagnia e Paese del mondo”. “Blue Panorama Airlines – si afferma ancora nella nota – ha tempestivamente allertato gli scali di Roma Fiumicino e Catania dando istruzioni specifiche per l’assistenza ai passeggeri. Gli aeroporti si sono attivati di conseguenza secondo modalità e tempistiche di intervento del caso, offrendo in alternativa la possibilità di riprogrammare il proprio viaggio a tutti coloro che lo desiderassero, senza applicazione di alcun supplemento”. “La compagnia – spiega la nota – sta facendo il possibile affinché l’aeromobile torni a disposizione nel più breve tempo, ed ha allertato gli scali affinché predispongano anche in questo caso le misure di assistenza sopra confermate, cercando di limitare al massimo i disagi per la propria clientela”. “Nel ribadire che quanto verificatosi è dipeso da circostanze di forza maggiore del tutto indipendenti dalla propria volontà, – conclude – Blue Panorama Airlines S.p.A. rinnova il proprio dispiacere per l’accaduto e si augura che gli interventi predisposti vengano apprezzati dai passeggeri”.
La compagnia precisa che sarebbe solo uno il velivolo interessato dal guasto. “Questo – fanno sapere fonti interne a Blu Panorama – ha determinato una serie di ritardi a catena”.

Alcuni dei passeggeri diretti a Bari, per accelerare il rientro,  hanno scelto nel pomeriggio di imbarcarsi su volo Alitalia diretto a Roma, per poi prendere un altro aereo per Bari. Il tutto, ovviamente. sostenendo delle spese aggiuntive. Gli altri invece hanno preferito rimanere nell’aeroporto siciliano in attesa del volo che, salvo ulteriori imprevisti, partirà intorno a mezzanotte.

Fonte:www.baritoday.it



Tutti i guai di cui i viaggiatori si lamentano con maggiore frequenza

Sempre più utilizzati e diffusi, i viaggi in aereo, un po’ come per tutti i viaggi con mezzi non personali, hanno i loro pro e contro.
Tra i pro, come è ovvio pensare, c’è la brevità del viaggio, rispetto a treni o navi – e qualche volta anche il prezzo. Tra i contro, ci sono i passeggeri… Sì, proprio i passeggeri.

Ecco quanto emerso da un sondaggio condotto da TripAdvisor, sito di recensioni da parte degli utenti su luoghi, strutture, servizi e mezzi. Il sito internazionale è presente in molti Paesi: il sondaggio sul bello e il brutto dei voli aerei è stato promosso dal sito australiano.

Al primo posto tra le lamentele c’è l’abitudine, ritenuta sgarbata, di reclinare il sedile senza tener conto di chi sta dietro: questo pare sia infatti uno dei maggiori motivi di discussione tra i passeggeri. Segue, a ruota, la presenza di bambini a bordo, soprattutto quando sono vivaci e chiassosi. In particolare le lamentele si focalizzano sulla pessima abitudine, da parte di molti piccoli viaggiatori, di prendere a calci lo schienale della poltrona di chi è di fronte a loro; di parlare ad alta voce o gridare; non stare fermi; toccare tutto o fare scorribande per il corridoio. Molti degli intervistati hanno espresso la disponibilità a pagare di più pur di viaggiare senza la presenza di bambini a bordo, o di avere a disposizione aree “bambino-free”.
Vista la grande richiesta, ci sono già alcune compagnie aeree che hanno preso in considerazione il creare delle zone interdette ai baby viaggiatori, una sorta di “aree silenziose”, vietate ai piccoli.
Altro motivo di lamentela da parte dei solcatori dei cieli sono le persone malate che non si premurano di non tossire o starnutire in faccia o vicino agli altri passeggeri: la buona abitudine di portarsi una mano o un fazzoletto davanti alla bocca, non è così diffusa, e i virus si spargono per tutto l’aereo. Altra lamentela comune è contro le persone che impiegano troppo tempo nel sistemare i bagagli e contro quelle che occupano senza motivo il corridoio.
 
Il posto più richiesto, poi, non è quello vicino al finestrino – come si potrebbe pensare – ma quello che dà sul corridoio: potendo scegliere, lo vorrebbe il 57% degli intervistati. Quello vicino al finestrino lo sceglierebbe invece il 43%, mentre il posto centrale è decisamente poco apprezzato: lo sceglierebbe meno dell’1%.
 

Infine, un terzo degli intervistati, nonostante i progressi della tecnica e della tecnologia, ritiene che i servizi e i voli non siano migliorati negli ultimi cinque anni. A conclusione, i reclami dei viaggiatori del cielo si concentrano ancora sui disagi causati dai numerosi controlli e misure di sicurezza negli aeroporti, sui  ritardi nei voli e su alcune tariffe ancora troppo care. 

Luigi Mondo & Stefania Del Principe
 


La compagnia aerea spagnola Volotea regala un volo di andata e ritorno da Palermo a chi mercoledì si presenterà in piazza Ruggero Settimo, dalle 17 alle 18.30, in compagnia di due familiari di diverse generazioni.

“Palermo è ormai come una seconda casa per noi – ha spiegato Valeria Rebasti, Italian Commercial Country Manager di Volotea – da qui voliamo verso 13 destinazioni e il 20 marzo abbiamo deciso di inaugurare nello scalo palermitano il nostro nuovo hub. Con questa iniziativa diamo l’opportunità a chi ha un parente che vive all’estero o in una delle città italiane del nostro network di decollare pagando solo le spese aeroportuali”.

italpress

Fonte:http://palermo.blogsicilia.it


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.